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La delicata situazione al confine tra USA e Messico

In 3 sorsi – Una nuova legge anti-migranti del Texas permette alla polizia statale di arrestare gli individui che entrano illegalmente negli Stati Uniti e avviare un processo di espulsione in Messico.

1. COSA DICE LA LEGGE DEL TEXAS

La questione migratoria tra Stati Uniti e Messico ha sempre messo a dura prova i Governi di entrambi i Paesi, i quali nel corso degli anni hanno dovuto affrontare il progressivo aumento dei flussi di persone che varcano il confine. Forse mai come questa volta però la situazione rischia davvero di esplodere. A seguito di un livello record di arresti alla frontiera registrati nel dicembre del 2023, il Governatore del Texas, Greg Abbott, ha approvato un disegno di legge, noto come Senate Bill 4 (SB4), che giudica l’ingresso illegale come un reato punibile con minimo sei mesi di carcere e consente alle Forze dell’Ordine statali di chiedere documenti ed effettuare arresti praticamente ovunque, ad eccezione di scuole, chiese, ospedali e centri sanitari. Dopo l’arresto, i migranti potrebbero venire espulsi in Messico, altrimenti per coloro che rifiutano tale procedimento è previsto un procedimento giudiziale. L’aspetto sicuramente più controverso della SB4 è quello in merito al fatto che la polizia statale applichi direttamente la legge. L’applicazione della norma sull’immigrazione spetta infatti al Governo federale, il quale, tramite le varie agenzie, è incaricato di gestire gli eventuali rimpatri. Per questo motivo una Corte d’Appello federale ha sospeso la legge, ripristinando un’ingiunzione emessa da un giudice di Austin. Il Texas ha però presentato ricorso, portando il caso alla Corte d’Appello del Quinto Circuito degli Stati Uniti, con sede a New Orleans.

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Fig. 1 – Le guardie nazionali del Texas bloccano l’accesso ai migranti lungo la sponda americana del fiume Rio Grande

2. LA POLITICA MIGRATORIA DEL MESSICO

La risposta del Presidente messicano Andrés Manuel López Obrador in merito alla nuova proposta di legge SB4 non si è fatta attendere. Durante il programma televisivo americano 60 Minutes, López Obrador ha ribadito infatti le proprie critiche al Governatore del Texas Greg Abbott per le sue politiche anti-migranti. Il Paese latino americano non sembra infatti accettare le ultime proposte degli USA in merito alla questione migratoria e chiede che si effettuino misure più concrete. “Vogliamo che le cause profonde siano affrontate, che siano prese in seria considerazione – ha commentato il Presidente messicano nel corso della trasmissione. – Gli Stati Uniti dovrebbero sostenere i Paesi poveri dell’America Latina e dei Caraibi, togliere le sanzioni al Venezuela, porre fine all’embargo cubano e legalizzare milioni di messicani rispettosi della legge”. Per cercare di contenere il flusso migratorio lo stesso Governo di López Obrador ha però dovuto aumentare gli arresti lungo il confine con gli USA. Secondo un rapporto, pubblicato il 9 marzo dall’organizzazione per i diritti umani WOLA, il Messico ha registrato 119.469 arresti di migranti irregolari nel mese di gennaio, il numero più alto della storia.

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Fig. 2 – Il Presidente del Messico Andrés Manuel López Obrador durante una delle sue quotidiane conferenze stampa

3. LA VIOLENZA AL CONFINE

Man mano che cresce il numero di persone che cercano di entrare negli Stati Uniti, in Messico si sta assistendo a un’ondata dilagante di violenze, che sembra sempre più difficile da arginare. Nello Stato meridionale del Chiapas, dove si trova anche il confine che collega il Messico con l’America Centrale, sono stati rapiti da una banda di criminali circa 100 ecuadoriani mentre stavano viaggiando verso nord. Altri attacchi si sono verificati a pochi chilometri dalla frontiera americana, per la precisione nello Stato di Sonora, dove sono state uccise almeno 4 persone. López Obrador ha riconosciuto di essere di fronte a una emergenza, quantomeno nello Stato del Chiapas, insistendo sul fatto che il suo Governo deve farsi carico della sicurezza dei migranti che attraversano il territorio nazionale. Il Presidente messicano è chiamato a dare delle risposte concrete in merito all’immigrazione e alla violenza delle bande criminali, anche in vista delle elezioni presidenziali di quest’anno.

Valerio Caccavale

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Perchè è importante

  • Il Texas ha proposto una legge che permette alla polizia statale di arrestare gli individui che entrano illegalmente negli Stati Uniti e avviare un processo di espulsione in Messico. La legge è stata per il momento sospesa da una Corte d’Appello federale.
  • Il Presidente messicano López Obrador ha criticato la proposta del Texas e le politiche anti-migranti del Governatore Greg Abbott. Anche il Messico però ha dovuto aumentare gli arresti al confine per contenere il flusso.
  • In Messico cresce l’ondata di violenze contro le persone che cercano di migrare verso gli Stati Uniti. Il Presidente messicano è chiamato a dare delle risposte anche in vista delle elezioni di quest’anno.

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Valerio Caccavale
Valerio Caccavale

Nato a Genova il 27 Novembre 2001. Frequenta la Facoltà di Scienze Politiche Internazionali di Genova. Tra un esame e l’altro scrive di politica e non solo. Ha collaborato con alcune testate giornalistiche sportive e di attualità. Segue e vive con passione le vicende internazionali con un occhio particolare per l’area dell’America Latina.

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