In 3 sorsi – Un anno dopo l’irruzione nella propria ambasciata a Quito per il caso Jorge Glas, il Messico riconferma la rottura diplomatica con l’Ecuador.
1. L’INIZIO DELLE TENSIONI FRA IL MESSICO E L’ECUADOR
Dopo aver già scontato cinque anni di carcere per i reati di corruzione e associazione illecita nello scandalo Odebrecht nel 2016, l’ex vicepresidente dell’Ecuador Jorge Glas era stato nuovamente ritenuto colpevole dalla Procura nazionale per appropriazione indebita di fondi pubblici nel dicembre del 2023. Per sfuggire all’arresto il politico ecuadoriano si era rifugiato nell’ambasciata messicana a Quito, che aveva accettato la sua istanza di asilo politico. La protezione diplomatica è durata fino a venerdì 5 aprile 2024, quando la polizia ecuadoriana ha fatto irruzione nell’ambasciata per catturare Jorge Glas. Il Presidente Daniel Noboa aveva criticato le azioni del Messico giudicandole incompatibili con il diritto internazionale, che proibisce di concedere asilo a persone indagate. Successivamente, il Governo ecuadoriano aveva definito “persona non grata” l’ambasciatore messicano, costringendo la rappresentanza del Messico ad abbandonare il Paese, sotto scorta di delegazioni diplomatiche di altri Stati, due giorni dopo l’episodio.
Fig. 1 – Daniel Noboa si reca alle urne per le presidenziali del 2025.
2. L’ESCALATION DELLA CRISI DIPLOMATICA
L’11 aprile 2024 il Governo messicano ha presentato una mozione alla Corte Internazionale di Giustizia (CIG) per la risoluzione pacifica del contenzioso. Il Messico aveva richiesto alla Corte di esprimersi sulle seguenti materie: riconoscere che l’Ecuador ha minato la sovranità messicana; riconoscere delle infrazioni del diritto internazionale; escludere temporaneamente l’Ecuador dalle Nazioni Unite finché il Paese non ammetta le suddette violazioni. Il 29 aprile 2024 il Governo dell’Ecuador ha mandato una mozione analoga alla CIG, richiedendo non solo il riconoscimento delle infrazioni da parte del Messico, ma anche le dovute conseguenze giuridiche. A un anno di distanza dall’arresto di Jorge Glas, la rappresentanza messicana non è ancora ritornata a Quito. Inoltre, durante le elezioni di aprile in Ecuador, il Governo messicano ha apertamente sostenuto l’avversaria di Noboa, ritenuto responsabile dell’attacco alla sovranità messicana. Dopo la vittoria delle presidenziali da parte di Noboa, che ha ottenuto il 56%, il 13 aprile 2025 la Presidente del Messico, Claudia Sheinbaum, ha annunciato che sospenderà le relazioni diplomatiche con l’Ecuador per tutta la durata del mandato dello stesso Noboa, cioè fino al 2029. Un’ulteriore escalation della situazione è stata provocata dalle dichiarazioni di Sheinbaum sulla presunta irregolarità delle elezioni e la conseguente invalidità dei risultati. Le affermazioni della Presidente messicana si basavano sulle osservazioni presenti nel Report Preliminare sulle elezioni dell’Ecuador rilasciato dall’Organizzazione degli Stati Americani (OSA).
Fig. 2 – Proteste fuori dall’Ambasciata dell’Ecuador in Messico nell’aprile 2024
3. LA DIFFICILE SOLUZIONE TRA I DUE PAESI
Due settimane dopo la corsa presidenziale, l’OSA è ritornata sui propri passi riconoscendo la validità delle elezioni e dichiarando che non ci sono sufficienti prove per confermare l’esistenza delle irregolarità citate nel documento Preliminare. Quindi, la denuncia di possibili brogli elettorali, poi smentiti, si è aggiunta a tutti quegli elementi che hanno dato origine e alimentato la crisi diplomatica. Inoltre, il recente rifiuto da parte del Messico di un potenziale accordo sul libero scambio con l’Ecuador lascia intendere che il contenzioso verrà risolta solo tramite la Corte Internazionale di Giustizia, che ha fissato le tempistiche per trovare una possibile mediazione tra i due Paesi. Il Messico dovrà presentare la propria dichiarazione entro il 22 aprile 2025, mentre l’Ecuador avrà tempo fino al 22 gennaio 2026.
Juan Pablo Bautista Morales
“Ecuador Grunge Flag” by Grunge Love is licensed under CC BY