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Francia: la sfiducia a Barnier costringe Macron a una nuova scommessa

In 3 sorsiIl Parlamento francese ha sfiduciato il Primo Ministro Michel Barnier grazie ai 331 voti provenienti dall’estrema destra e dall’estrema sinistra. Il Presidente Macron si è detto intenzionato a dare ai francesi un “Governo per l’interesse generale”.

1. IL FALLIMENTO DI BARNIER

Dopo soli tre mesi effettivi di Governo è terminata l’esperienza dell’ex Commissario Europeo Michel Barnier come Primo Ministro francese. Si tratta dell’esecutivo con la durata piĂą breve dell’intera Quinta Repubblica, iniziata nel 1958. La nomina di Barnier lo scorso settembre, circa due mesi dopo il secondo turno delle elezioni parlamentari, era parsa fin da subito l’ennesima scommessa rischiosa del Presidente della Repubblica Emmanuel Macron. Con un profilo ormai piĂą da diplomatico europeo che da politico francese, Barnier, esponente del partito di centro-destra I Repubblicani, non è riuscito a convincere con il proprio programma le coalizioni che erano emerse vincitrici dalle elezioni. La coalizione di sinistra Nuovo Fronte Popolare ha sempre considerato la scelta del Presidente Macron come un tradimento della democrazia francese, vista l’appartenenza di Barnier a un partito arrivato quarto alle elezioni. Dalla parte opposta dello spettro politico, invece, il partito di estrema destra Rassemblement National, guidato dalla coppia Le Pen-Bardella, si era limitato a sospendere il giudizio sull’operato del nuovo Governo, in attesa di un passo falso che non ha tardato ad arrivare.

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Fig. 1 – Il Primo Ministro francese sfiduciato, Michel Barnier

2. GLI ESTREMI POLITICI FRANCESI SFIDUCIANO BARNIER

Nella giornata di mercoledì 4 dicembre si è tenuto nel Parlamento francese il voto di (s)fiducia nei confronti dell’ormai ex Primo Ministro Michel Barnier. La mozione presentata dalla coalizione di sinistra è stata votata anche dal partito che rappresenta il polo opposto dell’attuale politica francese, l’ultranazionalista Rassemblement National. Con un totale di 331 voti favorevoli alla mozione, estrema destra ed estrema sinistra (con l’aiuto dei socialisti) si sono unite per costringere Barnier alle dimissioni, come previsto dalla Costituzione. L’esecutivo di Barnier, sostenuto dai centristi di Macron e da I Repubblicani, non è riuscito nell’intento di far passare la controversa e delicata legge di bilancio e resterà ora in carica per occuparsi degli affari correnti in attesa della nomina del nuovo Governo.

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Fig. 2 – Il Parlamento francese

3. MACRON VUOLE UN GOVERNO ‘PER L’INTERESSE COMUNE’

Secondo la Costituzione, al Presidente della Repubblica non è consentito sciogliere le Camere prima di un anno dall’ultimo scioglimento, in questo caso lo scorso giugno. Il Presidente Macron dovrà dunque nominare un nuovo Primo Ministro a seguito delle consultazioni con le varie forze politiche. Al momento appare quasi impossibile un dialogo con le forze di estrema sinistra come La France Insoumise di Mélenchon, il Partito Comunista e i Verdi, profondamente contrarie all’agenda centrista di Macron e alle istanze radicali della destra. Discorso diverso invece per il Partito Socialista, alleato del Nuovo Fronte Popolare e guidato da Olivier Faure, che si è detto aperto a negoziare per evitare uno stallo potenzialmente catastrofico per il Paese. Possibile dunque un’apertura a un Governo sostenuto dai centristi macroniani, dal centro-destra e per l’appunto dai socialisti. Sul fronte opposto, i leader del Rassemblement National chiedono a gran voce di essere incaricati di formare un Governo stabile in grado di risollevare le sorti della Francia. Tuttavia, appare altrettanto improbabile che il Presidente Macron affidi l’incarico a un esponente della destra radicale, dopo che lo stesso blocco ha contribuito alla sfiducia di Barnier. La volontà presidenziale sembra essere quella di consegnare al popolo francese un “Governo di interesse generale” in grado di adottare le politiche più urgenti, isolando al contempo le forze antirepubblicane.

Giorgio Fioravanti

EPP Summit, 22 March 2018” by More pictures and videos: [email protected] is licensed under CC BY

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Perchè è importante

  • Per la seconda volta nella storia della Quinta Repubblica, un Primo Ministro è stato sfiduciato dalle opposizioni in Parlamento.
  • Estrema destra ed estrema sinistra si dimostrano pronte a tutto pur di governare la Francia, ma il Presidente della Repubblica Macron sembra intenzionato a escluderle nuovamente dalle consultazioni.

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Giorgio Fioravanti
Giorgio Fioravanti

Classe 1997, aspirante diplomatico, nato e cresciuto a Rieti dove ho frequentato il Liceo Classico. La mia carriera universitaria si è svolta interamente a Trento, dove mi sono laureato in European and International Studies. Dopo la laurea ho frequentato con successo un Master in Studi Diplomatici presso la sede di Roma della SIOI. Il posto piĂą curioso in cui ho vissuto è senza dubbio Gibilterra, dove ho anche svolto un periodo di ricerca tesi all’estero. Tra le mie passioni piĂą grandi, naturalmente, la geopolitica ed il caffè.

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