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Francia, effetto Le Pen: la virata del populismo di destra verso l’istituzionalizzazione del potere

In 3 SorsiLa condanna di Marine Le Pen per appropriazione indebita di fondi pubblici ha scosso la Francia in vista delle elezioni presidenziali del 2027 e segna un profondo cambiamento per il partito di estrema destra, Rassemblement National.

1. IL CASO DI APPROPRIAZIONE INDEBITA

Il Tribunale di Parigi ha deciso: con effetto immediato la leader di estrema destra, Marine Le Pen, sarà ineleggibile per i prossimi cinque anni e dovrà scontare una pena di quattro anni, due dei quali agli arresti domiciliari. Nello specifico, l’Autorità giudiziaria contesta il reato di appropriazione indebita, per un valore di 2,9 milioni di euro sottratti ai contribuenti europei. 
Tra il 2004 e il 2016, la leader e altri otto eurodeputati del suo partito avrebbero utilizzato fondi destinati agli assistenti parlamentari europei per finanziare attività politiche del Rassemblement National in Francia. Marine Le Pen dovrà inoltre pagare una multa di 100mila euro, mentre il RN dovrà risarcire con un’ammenda pari a due milioni di euro, di cui un milione senza condizionale. Durante la procedura giudiziaria, è stato confiscato anche un milione di euro all’ex Front National.
La notizia arriva in un momento delicato per il partito: secondo un sondaggio Ifop, Marine Le Pen risultava la favorita al primo turno delle presidenziali del 2027, dopo il successo del RN alle elezioni legislative anticipate di giugno, in cui aveva ottenuto il 32% dei consensi. In un intervista alla Tf1, la leader ha dichiarato di essere determinata a non farsi sfuggire la presidenza, anche se un possibile ricorso non verrà accolto prima del 2026.

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Fig. 1 – Marine Le Pen in piazza con i sostenitori dopo la sentenza di condanna

2. LE PEN LASCIA IL POSTO A UNA NUOVA LEADERSHIP

La condanna di Marine Le Pen oltre a rappresentare un ostacolo agli obiettivi politici del partito, ridisegna la configurazione interna del Rassemblement National. L’accusa, pur essendo un fatto giudiziario, ha a che fare con una verità strutturale della destra lepenista. La retorica anti-establishment su cui si era basato il discorso politico di Marine Le Pen è ora in contraddizione con la realtà processuale: la leader denunciava il sistema di cui ha beneficiato direttamente
Questa incongruenza ha innescato una crisi nella credibilità del partito, anche se non ha minato il consenso dell’elettorato. Secondo un sondaggio Odoxa-Backbone per Le Figaro, infatti, il 61% dei francesi e il 57% dei sostenitori del RN ritengono che la condanna della tre volte candidata alle presidenziali non rappresenti un reale ostacolo per le prossime elezioni. Grazie anche alla figura di Jordan Bardella, che in quanto possibile sostituto, gode di un alto indice di popolarità.
È il sintomo più evidente che il partito si sta orientando verso una leadership non più carismatica e personale come quella lepenista, ma verso una leadership più moderata nei toni che evolve a populismo 2.0, più accettabile perché istituzionalizzato.

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Fig. 2 – Jordan Bardella, ”delfino” di Le Pen

3. ‘JE SUIS MARINE’, ESCLAMANO I SOVRANISTI EUROPEI

In questo momento storico lo scandalo lepenista potrebbe diventare un elemento di preoccupazione anche per l’Europa. La Francia è l’unico Paese membro dell’UE con un seggio permanente al Consiglio di Sicurezza e con un arsenale nucleare. Una possibile crisi nella sua politica interna potrebbe rallentare il rafforzamento della politica estera comunitaria.
Il caso francese riguarda il continente anche sotto un altro profilo: la riconfigurazione del RN riflette un trend più ampio che riguarda tutti i principali movimenti di destra europei. Partiti come Vox in Spagna, l’Afd in Germania o la Lega in Italia stanno cambiando nella direzione in cui da movimenti anti-sistema, stanno intraprendendo la via di forze politiche più istituzionalizzate, per collaborare all’interno di un coalizione sovranista europea
“Je suis Marine” è diventato il coro di un’unica voce europea a sostegno della vicenda della leader del RN, segnale questo che la rete populista del Vecchio Continente è tutt’altro che indebolita e che la sentenza del Tribunale di Parigi potrebbe aprire le porte all’inizio della fine di un’epoca: un nuovo capitolo del populismo di destra, in grado di esercitare il proprio potere in maniera meno visibile, ma più incisiva.

Sara Alvieri

Marine Le Pen, Leader of the French National Front” by theglobalpanorama is licensed under CC BY-SA

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Perchè è importante

  • La condanna di Marine Le Pen oltre a rappresentare un ostacolo agli obiettivi politici del partito, ridisegna la configurazione interna del Rassemblement National.
  • In questo momento storico la questione Le Pen potrebbe diventare un elemento di preoccupazione anche per l’Europa: una possibile crisi in Francia potrebbe rallentare il rafforzamento della politica estera comunitaria.

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Sara Alvieri

Sono una studentessa appassionata di geopolitica e giornalismo, con una vena filosofica. Credo nella forza delle parole e nel potere di una comunicazione chiara ed efficace. La passione e la curiosità sono quello che mi spinge a cercare nuove prospettive e approfondire le dinamiche politiche, economiche e internazionali. Il mio obiettivo è capire la geopolitica per poterla rendere semplice a chi legge paroloni sui giornali, ma vuole capire il quadro generale di un mondo che cambia in continuazione…

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