In 3 sorsi – Le dimissioni di Justin Trudeau, dieci anni di leadership progressista, l’ascesa dei conservatori di Poilievre e le sfide politiche delle elezioni.
1. LE DIMISSIONI DI TRUDEAU
Il 6 gennaio il Primo Ministro canadese Justin Trudeau ha annunciato le proprie dimissioni, dopo aver mantenuto la carica per dieci anni. Eletto per la prima volta nel 2015, dopo dieci anni di Governo del Partito Conservatore, Trudeau venne ripetutamente elogiato per aver riportato il Paese al suo passato liberale. Negli ultimi anni ha perso la sua iniziale popolarità tra gli elettori a causa di diverse questioni, tra le quali l’impennata dei costi degli alloggi e l’aumento dell’immigrazione.
Per il successore di Trudeau il percorso sarà complicato: guiderà un Governo di minoranza, sostenuto dai partiti di opposizione, che sembrano pronti a farlo cadere all’inizio della nuova sessione parlamentare, aprendo la strada a elezioni anticipate.
Fig. 1- Il Primo Ministro canadese Justin Trudeau parla durante una conferenza stampa al Rideau Cottage di Ottawa, in Canada, il 6 gennaio
2. L’ERA TRUDEAU: TRA INCLUSIONE DEI DIRITTI E MULTILATERALISMO
Trudeau è stato il secondo leader più giovane del Canada e ha dominato la scena con le sue visioni progressiste su diversi temi, tra i quali il bilinguismo, il multiculturalismo e l’internazionalismo. Ha promosso l’inclusività e la diversità, evidenziando il suo impegno verso i diritti della comunità LGBTQ+ e delle popolazioni indigene. Tra le sue iniziative chiave, la creazione di un Gabinetto paritario, la legalizzazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso e diversi programmi contro la discriminazione.
È diventato noto anche sulla scena internazionale come un leader dinamico, ambientalista e sostenitore del multilateralismo. Trudeau ha guidato il Canada verso una maggiore cooperazione multilaterale, rafforzando i rapporti con gli Stati Uniti e l’Unione Europea, e promuovendo progetti di sviluppo sostenibile in Asia e Africa. Ha sostenuto il mantenimento della pace attraverso le Nazioni Unite, criticato i regimi autoritari, e si è fatto promotore dei diritti umani. Durante la Presidenza Trump, ha portato il Paese in netto contrasto con le politiche statunitensi.
Dalla pandemia del 2020 la popolarità di Trudeau ha iniziato a scemare: l’economia ne è uscita fortemente danneggiata, gli elettori non hanno gradito la gestione dell’immigrazione, e il partito ha iniziato a dividersi. Il gradimento basso ha riguardato sia il Primo Ministro, sia il Partito Liberale, che attualmente si trova sotto di circa 20 punti percentuali rispetto ai conservatori. Prima delle dimissioni, Trudeau ha affrontato settimane di crescente pressione dall’interno. Già a dicembre il vice Primo Ministro e Ministro delle Finanze si era dimesso criticando la leadership e la gestione del Paese. Le dimissioni hanno poi dato voce a numerosi parlamentari liberali, che avevano chiesto che Trudeau si facesse da parte per il bene del partito, lasciando a qualcun altro il compito di guidarlo nelle prossime elezioni generali.
Fig. 2 – Il Primo Ministro canadese Justin Trudeau cammina con il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden dopo avergli dato il benvenuto a Parliament Hill a Ottawa
3. IL SUCCESSORE SFIDERÀ POILIEVRE
Nel sistema politico canadese, il leader del partito di maggioranza (in questo caso il Partito Liberale) ricopre anche il ruolo di Primo Ministro, quindi, quando verrà scelto, il successore di Trudeau assumerà automaticamente questa carica fino alle elezioni generali previste per ottobre. In tale occasione dovrà affrontare Pierre Poilievre, il leader dei conservatori.
Poilievre è stato spesso paragonato a Trump per il suo stile populista e il suo atteggiamento polemico. Pur condividendo alcune strategie politiche, come la retorica “anti-woke” e la critica ai media, Poilievre si distingue però per una maggiore moderazione, in particolare sul tema dell’immigrazione. Inoltre, l’impopolarità di Trump in Canada e le sue promesse di annettere il Paese costringono Poilievre a prendere le distanze da tale paragone, in quanto sia liberali che conservatori si presentano come difensori della sovranità nazionale nelle imminenti elezioni.
Nel frattempo, la macchina di Musk si è messa in moto per influenzare le elezioni e sostenere Poilievre. Dopo le dimissioni di Trudeau è intervenuto ripetutamente sulla politica canadese su X, elogiando il leader dei conservatori e commentando con soddisfazione la caduta del Primo Ministro.
Clelia Casonato
Foto di copertina: “Justin Trudeau” by A Disappearing Act is licensed under CC BY-SA