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Niger, debellata la “cecità dei fiumi”

In 3 SorsiIl Niger è stato finalmente riconosciuto dall’OMS il quinto Paese al mondo ad aver debellato l’oncocercosi grazie alla diffusione dell’ivermectina. Particolarmente diffusa nell’Africa subsahariana, questa malattia, meglio nota come la cecità dei fiumi, viene considerata la seconda causa di cecità al mondo dopo il tracoma.

1. IL PRIMATO DEL NIGER A LIVELLO AFRICANO

Il Niger è il primo Paese del continente africano ad aver finalmente sconfitto l’oncocercosi, meglio nota come “cecità dei fiumi“, una malattia parassitaria che ad oggi rappresenta la seconda causa di cecità al mondo dopo il tracoma. Particolarmente diffusa nell’Africa subsahariana, l’oncocercosi si trasmette tramite la puntura di una mosca nera infetta che si trova prevalentemente in prossimità dei fiumi.
Tra il 1976 e il 1989, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha avviato un programma di prevenzione, consentendo ai Paesi più colpiti come il Niger di irrorare insetticidi al fine di ridurre il più possibile la trasmissione della malattia.
In generale, l’oncocercosi ha fortemente ostacolato lo sviluppo delle comunità rurali maggiormente colpite, spingendo intere popolazioni ad abbandonare i villaggi nelle vicinanze dei corsi d’acqua. La devastazione va dunque ben oltre ai danni causati a chi ne è affetto: ogni anno infatti sempre più persone lasciano terre e bestiame per evitare di contrarre la malattia, con un danno economico che si ripercuote negativamente sulla produttività di villaggi che si trovano nelle aree più povere del mondo.

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Fig. 1 – La distribuzione dell’ivermectina contro l’oncorcercosi nel villaggio di Kouadioa-Allaikro, nella Costa d’Avorio

2. CHE COS’È L’ONCOCERCOSI

L’oncocercosi è una malattia infettiva causata dal parassita Onchocercas Volvulus e trasmessa dalla puntura della mosca Simulium. Questi insetti sono particolarmente diffusi soprattutto nelle zone pluviali e in prossimità dei corsi d’acqua, motivo per cui la malattia è generalmente nota come “cecità fluviale”. La puntura della mosca infetta rilascia delle larve che si depositano nella pelle e, con il passare del tempo, si trasformano in vermi adulti che si riproducono e si spostano attraverso il tessuto sottocutaneo, fino ad arrivare agli occhi e ai linfonodi, danneggiando irrimediabilmente la vista di chi ne è affetto. I principali sintomi di questa malattia sono prurito, irritazione e piaghe della pelle. Se diagnosticata in tempo, l’oncocercosi può essere curata attraverso la somministrazione di un farmaco a base di ivermectina, che permette di uccidere le larve.
Tuttavia, dal momento che il farmaco è inefficace nei confronti dei vermi adulti, i soggetti infetti dovranno sottoporsi a una terapia di almeno 20 anni per eliminare le nuove larve e ridurre il più possibile il rischio di infezione.

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Fig. 2 – Scambi commerciali sul fiume Niger in una zona di confine tra Benin e Niger

3. QUALI SONO LE PROSPETTIVE FUTURE?

Al fine di debellare e contenere la diffusione della malattia, nel 1995 l’OMS ha lanciato l’African Programme for Onchocerciasis Control (APOC), con l’obiettivo di istituire programmi nazionali sostenibili contro l’oncocercosi in oltre 16 Paesi dell’Africa subsahariana. Il programma prevede il trattamento di massa attraverso l’utilizzo del farmaco ivermectina, fornito dalla casa farmaceutica Merck.
Secondo le stime fornite dall’OMS, tra il 1995 e il 2017, l’APOC ha avuto un notevole impatto sulla popolazione africana, registrando oltre 100 milioni di persone sotto trattamento preventivo in più di 24 Paesi.
Ad oggi il Niger è il quinto Stato al mondo ad aver finalmente debellato l’oncocercosi. Grazie all’aiuto delle case farmaceutiche che hanno contribuito alla diffusione dei farmaci, e il sostegno delle numerose ONG, le popolazioni stanno lentamente tornando verso le valli dei fiumi senza più il timore di contrarre la malattia. Questo rappresenta un notevole passo avanti soprattutto per i danni economici che l’oncocercosi ha causato negli ultimi anni attraverso lo spopolamento e l’abbandono di interi terreni un tempo dedicati all’agricoltura e all’allevamento in quelle che oggi vengono considerate le zone più povere del mondo.

Alessia Tolu

Fisher women on the River Niger” by Julien Harneis is licensed under CC BY-SA

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Perchè è importante

  • Il Niger è il primo Paese africano a sconfiggere l’oncocercosi, o cecità fluviale, la seconda causa di cecità al mondo dopo il tracoma.
  • Debellare l’oncocercosi significa anche ridurre l’abbandono di villaggi, terreni e attività produttive a ridosso dei corsi d’acqua.

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Alessia Tolu
Alessia Tolu
Classe 1992, vive a Milano. Si è laureata in Relazioni Internazionali presso l’Università degli studi di Cagliari e in seguito ha conseguito un master in comunicazione per le Relazioni Internazionali presso L’Università IULM di Milano. Specializzata in geopolitica e politica internazionale con un focus particolare sul contesto economico e sociale dell’Africa subsahariana e dei Paesi Islamici.

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