In 3 sorsi – Il Presidente argentino Javier Milei ha dichiarato di voler abolire la norma sul femminicidio e di voler uscire dall’Organizzazione Mondiale della Sanità , ricalcando gli annunci di Donald Trump.
1. L’ANNUNCIO CONTROVERSO SUL FEMMINICIDIO
In occasione del World Economic Forum tenutosi a Davos, in Svizzera, dal 20 al 25 gennaio scorso, il Presidente argentino Javier Milei si è reso protagonista di ulteriori dichiarazioni che hanno fatto discutere. Durante il più importante evento economico mondiale, il leader sudamericano ha annunciato di voler abolire la norma del codice penale sul femminicidio. Ad oggi infatti in Argentina vige una legge varata nel 2012 dal Governo di Cristina Fernandez Kirchner che prevede pene più severe per chi uccide una donna in un contesto di violenza di genere. Il Presidente Milei ha criticato fortemente questa legge, colpevole secondo lui di mettere una parte della popolazione contro l’altra e di legalizzare il fatto che “la vita di una donna vale più di quella di un uomo”. A fargli da eco il Ministro della Giustizia Mariano Cuneo Libarona, che ha dichiarato di volere eliminare il concetto di femminicidio dal Codice Penale perché “questa Amministrazione difende l’uguaglianza davanti alla legge sancita dalla nostra Costituzione nazionale”, ribadendo che “nessuna vita vale più di un’altra”. Tuttavia, non è affatto sicuro che l’iniziativa del Governo vada in porto, in quanto la modifica del codice penale richiede l’approvazione del Parlamento, nel quale la maggioranza è del centro-sinistra, promotore della stessa legge. Nel frattempo, stando ai dati dell’Ufficio del difensore civico, dal 1° gennaio al 15 novembre 2024, nel Paese si sono verificati 252 femminicidi. A preoccupare una parte della popolazione è il fatto che questo annuncio arriva dopo la decisione del Governo di abolire il Ministero delle Donne, dei Generi e della Diversità , di ridurre i fondi per i servizi di assistenza alle vittime di violenza e di non ammettere il genere binario sui documenti, segnali di una vera e propria ostilità alle politiche di genere, su cui l’Argentina ha molto faticato nel corso degli anni per fare passi avanti.
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Fig. 1 – Il Presidente dell’Argentina Javier Milei si rivolge al pubblico durante il vertice annuale del World Economic Forum a Davos, il 23 gennaio 2025
2. L’USCITA DALL’OMS
Dopo l’annuncio sull’abolizione del femminicidio, Milei, tramite il suo ufficio di Presidenza, ha reso nota la decisione di voler uscire dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ricalcando l’analoga decisione presa dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump con un ordine esecutivo del 20 gennaio. Il 5 febbraio il Portavoce del Presidente, Manuel Adorni, ha comunicato la richiesta del Presidente Milei, recapitata al Ministero degli Esteri, di avviare le procedure per uscire dall’OMS, per via delle “profonde divergenze sulla gestione della salute durante la pandemia”, accusando l’Organizzazione del “lockdown più lungo della storia” e di “mancanza di indipendenza”, e aggiungendo che l’Argentina “non permetterà a un organismo sovranazionale di interferire con la propria sovranità ”. Va detto che l’uscita del Paese sudamericano avrà un impatto limitato sulle finanze dell’Organizzazione, dato che il suo contributo corrisponde allo 0,11% del budget, a differenza degli USA, che invece ne erano il principale finanziatore. Al di là di ciò, questa scelta denota una chiara presa di posizione dell’Argentina contro il concetto di multilateralismo. Allineandosi in maniera così marcata alla Casa Bianca, Milei prende le distanze da decenni di tentativi del Paese per accreditarsi presso le principali Organizzazioni internazionali.
Embed from Getty ImagesFig. 2 – Il Presidente dell’Argentina Javier Milei parla con il Primo Ministro dell’Italia Giorgia Meloni in occasione dell’ insediamento del Presidente eletto Donald Trump nella rotonda del Campidoglio, il 20 gennaio 2025
3. SULLE ORME DI TRUMP
Malgrado fin dal suo insediamento si sia sempre definito un liberista, almeno in campo economico, l’avversione di Milei verso le politiche di genere contrasta con il significato più autentico del liberalismo. Il leader argentino infatti, sulla scia del suo omologo americano, sembra riluttante verso qualunque forma di contrappeso anche mediatico o sociale, come dimostrato con la chiusura dell’Agenzia di notizie Telam, nonché verso qualunque forma di multilateralismo internazionale. Le suddette scelte di politica interna ed estera adottate con l’obiettivo “di cambiare la visione del mondo” avvicinano il Presidente Milei alle posizioni del Presidente americano Trump e della premier italiana Giorgia Meloni.
Marco Pantaloni
“Bandera Argentina” by Finizio is licensed under CC BY-ND