Miscela Dark – Gli avvenimenti principali riguardanti la galassia jihadista in queste due settimane.
AFGHANISTAN
- Circa 21 militanti talebani sono stati uccisi e numerosi villaggi sono stati riconquistati dalle forze di sicurezza afghane durante operazioni di controterrorismo nella provincia afgana di Ghazni. Nove militanti, compreso il comandante Qazi Hasan, sono stati uccisi nel villaggio di Hasan Abad, nella periferia di Ghazni. Altri 12 sono stati uccisi nei distretti di Gilan, Qarabagh e Khawja Omari.
- Circa 12 talebani e 6 combattenti dello Stato Islamico nel Khorasan (ISK) sono morti in scontri sanguinosi tra i due gruppi nella provincia afgana di Nangarhar. I gruppi si contendono il controllo della provincia dell’Afghanistan orientale. I combattimenti si sono intensificati significativamente a partire dall’anno scorso.
- 17 militanti talebani, tra cui un comandante locale, sono stati uccisi e altri 13 feriti nel distretto di Dasht-e-Qala, nella parte settentrionale dell’Afghanistan, in una massiccia offensiva delle forze di sicurezza afghane.
SRI LANKA
- Una serie di 8 attacchi esplosivi suicidi hanno colpito 3 chiese, 4 hotel di lusso e un complesso residenziale, la mattina di Pasqua, uccidendo circa 260 persone e ferendone oltre 400 a Batticaloa, Colombo, Dehiwala-Mount Lavinia, Dematagoda, Kotahena e Negombo. Gli attacchi coordinati hanno colpito i turisti e la comunità cristiana, minoranza del Paese. Le Autorità hanno riferito che l’attentato è stato condotto da un gruppo militante islamista cingalese, il National Thowheeth Jama’ath (NTJ). Funzionari dello Sri Lanka hanno affermato che l’NTJ abbia ricevuto un aiuto esterno. Gli attacchi sono stati rivendicati dallo Stato Islamico (IS) tramite l’agenzia di stampa Amaq, affermando che gli esecutori degli attentati erano combattenti del Califfato. Probabile che il piccolo gruppo cingalese abbia ricevuto supporto logistico e negli armamenti dall’IS. L’attacco potrebbe essere stato una rappresaglia per l’uccisione di 50 musulmani, il mese scorso, nelle moschee in Nuova Zelanda. Il coinvolgimento di un’organizzazione esterna internazionale spiegherebbe come un piccolo gruppo estremista a stampo nazionale come l’NTJ sia riuscito a compiere un attacco di così vaste dimensioni.
- Le Autorità dello Sri Lanka hanno fatto irruzione in un sospetto covo di terroristi producendo uno scontro a fuoco contro militanti vicini allo Stato Islamico e legati all’attentato del giorno di Pasqua. Diversi terroristi sono stati uccisi, oltre a donne e bambini. L’agenzia dello Stato Islamico, Amaq News, ha affermato invece che 4 terroristi si sono fatti esplodere con i loro giubbotti, causando la morte di 17 poliziotti.
REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO
- Lo Stato Islamico ha rivendicato il suo primo attacco nella Repubblica Democratica del Congo, colpendo un’area già devastata da violenze, scontri e dall’epidemia del virus ebola. L’assalto è avvenuto nella provincia del Kivu Nord, a Bovata, vicino alla città di Beni, contro una caserma dell’esercito congolese, e ha causato la morte di otto soldati. L’attacco è stato attribuito alle Forze Democratiche Alleate (ADF), una milizia islamista ribelle che combatte da due decenni sia i Governi congolesi che quelli ugandesi. L’ADF negli ultimi anni si è avvicinato molto all’ideologia dello Stato Islamico, modificando anche il nome del gruppo in Madinat al Tawhid wal Muwahedeen (MTM), “La città del monoteismo e dei guerrieri sacri”. In un raid militare condotto dall’esercito congolese in un campo dell’ADF/MTM nel febbraio 2018, nei città di Beni, furono rinvenuti una notevole quantità di materiali e libri pubblicati dallo Stato Islamico.
IRAQ
- Venti jihadisti dello Stato Islamico (IS) sono stati uccisi in incursioni aeree dell’aviazione irachena nella provincia petrolifera di Kirkuk, nel distretto di Daquq.
- Forze anti-terrorismo irachene hanno arrestato quattro jihadisti dello Stato Islamico a Baghdad mentre cercavano di raggiungere la provincia di Anbar per consegnare delle schede SIM ad altri terroristi. I quattro militanti, inclusa una donna, sono stati arrestati con 600 schede SIM per cellulari nascoste all’interno di taniche di olio e tubi di silicone.
BAHREIN
- Le Autorità della Direzione Generale di Investigazione Criminale del Bahrein hanno fatto imprigionare 138 persone, revocando loro la cittadinanza, per aver tentato di formare un gruppo terroristico con legami con le Guardie rivoluzionarie iraniane. Delle 138 persone arrestate, 69 hanno ricevuto ergastoli per attività connesse al terrorismo. Secondo il rapporto della Direzione Generale avevano tentato di formare una cellula terroristica all’interno del Regno con l’infiltrazione di elementi delle Guardie rivoluzionarie iraniane, che avrebbe fornito supporto logistico al gruppo che avrebbe avuto il nome di Bahrein Hezbollah.
NIGERIA
- Un’operazione militare di controterrorismo congiunta di forze nigeriane e del Ciad è stata condotta contro militanti di Boko Haram nello Stato del Borno. Lo scontro con Boko Haram è avvenuta nei villaggi di Wulgo, Tumbuma, Chikun Gudu e Bukar Maryam, portando all’uccisione di 27 terroristi. Dopo l’attacco sono stati recuperati una vasta quantità di armi, munizioni e materiale, tra cui motocicli, un Land Cruiser Buffalo, una Nissan GT, due cannoni antiaerei, fucili d’assalto AK, un fucile Heckler & Koch G3, un fucile Galil, un fucile da cecchino M21 e quattro tubi lanciagranate.
- Cinquantadue militanti di Boko Haram sono stati uccisi in uno scontro con la Multinational Joint Task Force (MJTF), a Cross Kauwa.
- Militanti dello Stato Islamico Provincia dell’Africa Occidentale (ISWAP), hanno attaccato la base militare di Mararrabar Kimba, nello Stato del Borno, nel nord del Paese, uccidendo 5 soldati e rubando un grande quantitativo di armi.
TUNISIA
- Militanti del Battaglione Uqba bin Nafi (KUBN), appartenenti ad al-Qā’ida nel Maghreb Islamico (AQIM), hanno rivendicato la responsabilità di due attacchi con ordigni esplosivi improvvisati (IED) nella regione del Monte Chaambi, vicino al confine con l’Algeria. Inoltre, il gruppo jihadista ha rivendicato un attacco secondario quando i soldati tunisini sono arrivati sul luogo dell’attentato.
SOMALIA
- Le forze del comando africano degli Stati (AFRICOM) hanno compiuto un raid aereo nell’area di Xiriiro, un villaggio nel nord del Puntland, regione semi-indipendente della Somalia settentrionale, uccidendo Abdulhakim Dhuqub, un importante membro dello Stato Islamico in Somalia (ISS). Dhuqub era responsabile delle operazioni terroristiche del gruppo, progettava attacchi e otteneva risorse.
ITALIA
- La Digos ha arrestato 2 uomini che si erano radicalizzati all’Islam e si preparavano per combattere per lo Stato Islamico. I due uomini secondo fonti della Polizia italiana, «si sono addestrati per mesi per compiere attentati terroristici, allenandosi all’uso delle armi, al sabotaggio dei servizi pubblici essenziali e per raggiungere una preparazione fisica e militare idonea a combattere a fianco dei miliziani dell’ISIS. […] Sono accusati, a vario titolo di reati di istigazione a delinquere. In particolare divulgavano attraverso i social network materiale dell’estremismo jihadista e soprattutto dello Stato Islamico, […] istruzioni, mappe, vessilli, testi di discorsi estremisti con il simbolo dell’ISIS, foto e video con scene e canti di guerra, immagini di guerriglieri, video di esplosioni e di combattimenti. Sulla Rete i due studiavano anche tecniche di guerriglia e scaricavano notizie su come compiere azioni kamikaze». Gli investigatori hanno identificato il sospettato italiano, il venticinquenne Giuseppe Frittatta, dai suoi post sui social media che includevano propaganda estremista e foto di se stesso che impugna un coltello reclamando «la morte di tutti gli occidentali». Il diciottenne marocchino, Ossama Gafhir, è accusato, invece, di aver condotto Frittatta verso l’estremismo.
PAKISTAN
- Le forze di polizia e quelle di controterrorismo pakistane hanno condotto un’incursione in un nascondiglio di militanti jihadisti nella città nord-occidentale di Peshawar. Dopo aver circondato la casa dove essi si trovavano, in piena notte, hanno chiesto ai militanti di arrendersi. I jihadisti hanno invece aperto il fuoco contro le forze di sicurezza, innescando una sparatoria di 15 ore in cui un agente di polizia e cinque militanti sono stati uccisi.
SIRIA
- Combattenti dello Stato Islamico hanno teso un agguato alle forze dell’esercito siriano nel deserto della provincia di Homs uccidendo 27 soldati, tra cui quattro ufficiali.
- Militanti di Hayat Taḥrīr al-Sham (HTS) hanno lanciato diversi attacchi su posizioni dell’esercito governativo siriano nella provincia settentrionale di Aleppo, nel nord del Paese. Circa 20 soldati filo-governativi sono stati uccisi nell’attacco.
IRAQ
- Un ufficiale dell’intelligence irachena ha affermato in un’intervista in cui è voluto restare anonimo con Iraqi News che il leader dello Stato Islamico Abu Bakr al-Baghdadi ha cercato di tornare in Iraq: «Al-Baghdadi ha cercato di entrare in Iraq per settimane, ma non poteva a causa delle rigide misure di sicurezza applicate al confine iracheno-siriano, […] si nasconde attualmente a Jabal Abu Rajmin, nella città siriana di Palmira, sostenuta da alcuni stretti aiuti, per lo più di nazionalità saudita, tunisina e irachena». Al-Baghdadi è apparso nuovamente in video qualche giorno fa dopo cinque anni di assenza.
BURKINA FASO
- Sei civili sono stati uccisi in un attacco jihadista, presumibilmente condotto da militanti vicini allo Stato Islamico, a una chiesa cristiana nel villaggio di Silgadji, nel nord del Paese, vicino al confine con il Mali.
ARABIA SAUDITA
- I servizi di sicurezza sauditi hanno arrestato 13 persone legate allo Stato Islamico (IS) che pianificavano un attentato nella città di al-Zulfi a circa 250 chilometri a nord-ovest di Riyadh. Tre poliziotti sono stati feriti in una sparatoria e quattro militanti sono stati uccisi durante le operazioni. Nell’operazione sono stati sequestrati giubbotti esplosivi, bombe fatte in casa, fucili kalashnikov.
MALI
- Militanti jihadisti armati, probabilmente legati ad al-Qā’ida (non vi è stata ancora una rivendicazione ufficiale) hanno attaccato una piccola base dell’esercito maliano nel distretto di Guire. Hanno bruciato il campo, rubato l’equipaggiamento militare e ucciso 11 soldati.
CAMERUN
- Boko Haram ha condotto un violento attacco contro civili nell’area di Tchakamari, uccidendo 11 civili, tra cui bambini e anziani, e poi incendiando l’intero villaggio.
JIHADIMEDIA
- Islamic State (IS): rilasciata una dichiarazione in cui è stata proclamata la nascita di una nuova provincia, la Wilayat Wasat Ifriqiyah, Provincia dell’Africa Centrale.
- Islamic State (IS): per la prima volta dopo quasi cinque anni è riapparso in un video di circa 18 minuti il leader dello Stato Islamico. L’ultimo video risaliva agli inizi del luglio 2014. Al-Baghdadi nel video è seduto e parla con tre dei suoi uomini, che hanno il volto coperto, riferendosi specificamente agli eventi attuali, inclusa la perdita di Baghouz e gli attacchi nello Sri Lanka. Nel video, inoltre, loda anche Abu Walid al-Sahrawi, il leader della branca dello Stato Islamico nel Sahara, e incentiva i suoi uomini a portare a termine operazioni in Africa, in primis Mali e Burkina Faso.
- Ansar Ghazwat-ul-Hind: il gruppo terroristico islamista vicino ad al-Qā’ida che opera nella regione del Kashmir, ha rilasciato, tramite i media del gruppo Al-Hurr, un messaggio audio di circa 15 minuti del suo comandante, Zakir Musa. Musa ha illustrato gli obiettivi del gruppo nel Kashmir, focalizzati sull’attuazione della Shari’a attraverso il terrore. Ansar Ghazwat-ul-Hind non ha pubblicamente giurato fedeltà ad al-Qā’ida o ai suoi leader, ma numerose prove suggeriscono che il gruppo è strettamente legato alle operazioni di al-Qāʿida nel Subcontinente Indiano (AQIS).
Daniele Garofalo