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L’Iran, Neda e la libertĂ 

La morte della giovane Neda negli scontri in Iran a seguito delle contestate elezioni, è stata ripresa online sotto forma della graphic novel che ha reso celebre il film Persepolis, un modo come un altro per raccontare le sofferenze e gli scontri del post-elezioni

  IL FILM – Persepolis non è soltanto un film sulla storia dell'Iran a partire dal 1978 sino agli anni novanta filtrato attraverso lo sguardo di una bambina e poi di una giovane donna, Marjane. E' soprattutto un film sulla libertà, e su come la mancanza di libertà possa incidere profondamente sulla vita di ogni singolo individuo intaccandone e modificandone irreparabilmente l'esistenza. Ambientato a Teheran, poi a Vienna, e dopo ancora Teheran, Persepolis è innanzitutto un film d'animazione, anche se guardandolo ci si dimentica quasi completamente di avere davanti agli occhi un cartone animato in bianco e nero. I suoi personaggi sono forse più vivi e reali di attori veri, ogni singola espressione ne rende la complessità e ne disegna il carattere. Centrali sono le figure femminili, non soltanto la protagonista ma anche, ad esempio, la figura della nonna, che non smette in tutto il film di dispensare consigli di vera e propria sopravvivenza nei confronti dei rapporti con l'altro sesso alla nipote. La nonna di Marjane e Marjane stessa, come anche sua madre, incarnano l'esempio di femminismo e rivendicazione dei propri diritti a dispetto della condizione femminile dettata dal regime iraniano che vuole la donna coperta dal velo, in nome di una morale religiosa imposta dall'autorità politica. La ribellione della piccola Marjane è incarnata dalla sua passione per le scarpe da ginnastica, le patite con il ketchup, e  la musica punk. La scelta di raccontare l'Iran attraverso gli occhi di una ragazza non appare causale, dato che è la donna a soffrire della condizione di maggiore vessazione e di privazioni della libertà in questo Paese 30 anni fa come oggi. Una libertà a cui però Marjane e la sua famiglia non vogliono rinunciare, ma questa lotta non è né indolore né scontata: la quotidianità è li ogni attimo a ricordare quanto sia difficile non avere paura del regime e mantenere la propria dignità in Università quanto al supermercato.

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  PREMIO A CANNES – Tratto dalla graphic novel di Marjane Satrapi, autrice di fumetti iraniana che attualmente vive a Parigi, Persepolis, vincitore del Premio della Giuria a Cannes 2007, è dotato della rara capacità di raccontare intricate e complesse vicende storiche dell'Iran – a partire dalla rivoluzione del 1979 che ha portato alla cacciata del regime oppressivo e connivente con l'Occidente dello Shah – attraverso lo sguardo della sua protagonista la cui vita viene indirettamente plasmata e travolta dalle vicende del suo Paese. La libertà forzatamente cercata all'estero (a Vienna) negli anni della guerra tra Iran e Iraq (tra il 1979 e il 1989), non è mai totale: Persepolis racconta la difficile condizione di esule impotente nei confronti della storia, che tutt'oggi la sua autrice condivide. Come affermato in un articolo comparso su Internazionale a metà luglio “per me l'Iran è casa mia, perchè anche se ho vissuto e vivo in Francia, e anche se dopo tanti anni mi sento in parte francese, per me la parola casa significa una cosa sola: Iran.”

Anna Longhini

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