In 3 sorsi — Il ritiro delle truppe USA dal territorio afghano avrebbe conseguenze disastrose per tutti, in particolare per le donne. Scopriamo insieme perché le donne costituiscono il gruppo maggiormente penalizzato se si palesasse questo scenario.
1. LE DONNE E I TALEBANI
A partire dal 1994, anno dell’ascesa al potere da parte dei talebani, la condizione delle donne afghane peggiorò drasticamente e la loro azione nella vita pubblica fu fortemente limitata. Le donne vivevano tra le mura di casa e potevano uscire solo accompagnate da un membro maschile della famiglia. Silenziate le loro voci, i talebani privarono negli anni le donne dei diritti fondamentali di cui avevano goduto fino a quel momento. Nel 1919 infatti alle donne afghane fu concesso il diritto di voto e nel 1960 la ratifica della nuova Costituzione diede loro un ruolo chiave nella società nei settori politico, economico e sociale. La violenza che seguì la presa del potere da parte dei talebani ridusse l’azione delle donne, emarginandole.
Embed from Getty ImagesFig. 1 – La delegazione dei talebani ai colloqui di pace intra-afghani di Doha, settembre 2020
2. IL RITIRO USA E IL POTERE DEI TALEBANI
Il ritiro immediato di tutte le truppe USA dall’Afghanistan avrebbe conseguenze disastrose per le donne afghane perché si aprirebbe un pericoloso vuoto di potere a favore dei talebani. Visti gli attuali sviluppi degli accordi di Doha, non è difficile pensare che questo vuoto potrebbe essere riempito, di nuovo, dai talebani. Con l’uscita di scena degli USA, i talebani si scontrerebbero infatti con le forze di sicurezza afghane per accaparrarsi i vari poteri locali e il controllo di Kabul. Verrebbe in questo modo legittimata e diffusa la guerra santa di cui si fanno portatori, incrementando il numero dei loro seguaci e combattenti. Inoltre, i talebani approfitterebbero della dispersione di armi da parte dell’esercito afghano, che inevitabilmente finirebbe per ingrossare il mercato nero da cui il gruppo islamista attinge in modo massiccio già adesso.
Embed from Getty ImagesFig. 2 – Una donna di Kabul passa di fronte a un manifesto che contesta i colloqui di pace con i talebani, novembre 2020
3. L’IMPATTO SULLE DONNE
La ripresa del potere da parte dei talebani comporterebbe per le donne la perdita di tutti i diritti faticosamente acquisiti dopo il 2001, anno di caduta del regime. A seguito della caduta del regime infatti si sono registrati importanti sviluppi economici, politici e sociali a favore della popolazione femminile. La presenza delle donne in Parlamento è aumentata del 27%, più di 100mila donne sono riuscite a iscriversi all’università e 3,5 milioni di ragazze a scuola. Molte hanno ottenuto successi professionali nel campo della medicina, dell’insegnamento e della giurisprudenza. Oggi i fallimentari risvolti degli accordi di Doha, in particolare i continui attacchi terroristici e l’ulteriore deterioramento del potere governativo, e l’annuncio del Presidente Trump del ritiro USA dall’Afghanistan mettono a repentaglio questi progressi. Una volta che le truppe USA lasceranno il territorio afghano, la definizione e determinazione dei diritti delle donne avverrà nei tentativi di mediazione tra il Governo e i talebani, per ora privi di successo. Con l’eventuale ripresa del potere da parte dei talebani, si teme che le vecchie regole, istituite negli anni Novanta, possano tornare a essere implementate, rischiando di interrompere quell’importante processo di women empowering portato faticosamente avanti dalle donne afghane nei decenni passati.
Desiree Di Marco
“Women and children, Herat, Afghanistan” by Marius Arnesen is licensed under CC BY-SA