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Germania-Francia: dualismo europeo in semifinale

EuroCaffèLa seconda semifinale di Euro2016 vede scontrarsi Germania e Francia per raggiungere il Portogallo in finale. Oggi avversarie sul campo e insieme (non proprio volentieri) alla guida dell’UE, ma in passato hanno combattuto a piĂą riprese.  

NEI SECOLI NEMICHE – Dalla disgregazione del Sacro Romano Impero in poi, la Francia e (la non ancora) Germania sono state sui fronti opposti del campo di battaglia. Tralasciando il periodo in cui gli Stati tedeschi erano molteplici, l’inimicizia esplose dopo la rivoluzione del 1789. L’allora Prussia si schierò sempre nelle coalizioni internazionali volte a sconfiggere i francesi e ripristinare lo status quo. Il tutto continuò, con ancora piĂą forza, quando a Parigi si insediò Napoleone. Quest’ultimo inflisse importanti batoste ai prussiani su vari campi di battaglia, ma la vendetta arrivò nel 1814 e nel 1815. Nel primo caso si tratta della battaglia di Lipsia, dove la Grande Armata (Grande ArmĂ©e) fu sconfitta dalle preponderanti forze della Sesta coalizione. Il secondo caso è la piĂą famosa Waterloo, dove l’esercito prussiano comandato da von BlĂĽcher sfuggì all’inseguimento del maresciallo Grouchy e piombò sul fianco dello schieramento napoleonico contribuendo in maniera decisiva alla sua sconfitta. Cinquantacinque anni dopo, sul campo di battaglia di Sedan, i francesi di Napoleone III dovettero soccombere alla Prussia che, poco dopo, sarebbe diventata la Germania del Kaiser (imperatore, da Caesar, Cesare) Guglielmo e del cancelliere von Bismarck. Passarono altri 34 anni e i due Paesi si ritrovarono ancora a combattersi. Era il fronte della Marna. Era la Prima Guerra Mondiale. La Francia, tra i Paesi vincitori, fu quella che pretese le condizioni piĂą dure da imporre ai tedeschi per la pace e occupò i bacini carboniferi della Ruhr e della Saar. Proprio Parigi fu la prima vittima illustre di Hitler, quando le armate francesi e il corpo di spedizione britannico furono ingannati con una manovra a tenaglia dei tedeschi, che li tennero fermi sul fronte belga per colpirli alle spalle passando per le Ardenne. Per restituire l’umiliazione della Prima Guerra Mondiale, il dittatore tedesco pretese che gli accordi per la resa fossero firmati nello stesso vagone ferroviario in cui fu trattato l’armistizio nel 1918, a Compiègne.
Terminata la Seconda Guerra Mondiale e venutisi a trovare nello stesso schieramento (quello anti-sovietico), il clima di diffidenza dei francesi verso i tedeschi non mutò, ma questo non impedì di porre le basi dell’integrazione europea, dove Francia e Germania Ovest furono tra i promotori.

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Fig. 1 – Il generale Cambronne della Guardia risponde «Merde!» all’intimazione inglese di arrendersi

IL DUOPOLIO (IMPERFETTO) DELL’UE – All’interno della ComunitĂ  Europea, poi Unione, i rapporti tra Parigi e Berlino (fino al 1990 Bonn) non sono stati semplici. Proprio la paura di un riarmo tedesco da parte francese fu tra le cause del fallimento del progetto di un esercito unico europeo. Nel corso del tempo si è creato un asse tra le due capitali che ha raggiunto il culmine nei primi anni Duemila. Un esempio fu l’opposizione alla strategia del presidente USA Bush jr. della guerra preventiva e alla successiva invasione dell’Iraq. All’epoca il rapporto era piuttosto equilibrato. Poi ha cominciato a pendere dalla parte tedesca, complice la crisi economica che ha fatto ergere Berlino a Paese “virtuoso” in grado di dettare l’agenda europea in questo settore. Il duopolio è proseguito (ricordate i sorrisetti su Berlusconi?), ma da parte francese è stato sempre piĂą sofferto. Non c’è niente da fare, la grandeur non le permette di sottostare ai tedeschi, in nessun modo e in nessun ambito. Non è da sottovalutare. La forza del Fronte Nazionale di Marine Le Pen poggia anche su questo.

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Fig. 2 – Manuel Neuer, portirere della Germania

GERMANIA-FRANCIA – Parliamoci chiaro: con tutto il rispetto per il Portogallo, è questa la vera finale. Un classico tra due squadre blasonate e tra le favorite della vigilia. Certo, va ricordato che la Francia non ha faticato molto nel cammino. Ha affrontato finora la Romania, l’Albania, la Svizzera, l’Irlanda e l’Islanda. Non certo avversari di primo piano. Anche il percorso tedesco non è stato particolarmente difficile, a parte lo scontro con l’Italia nei quarti che tutti sappiamo com’è finito. La squadra di Löw ha oggettivamente l’organico migliore, ma fare un pronostico è difficile anche perchĂ© i transalpini sono i padroni di casa. Non resta che goderci la partita con un retrogusto amaro: con un rigore segnato in piĂą avremmo potuto esserci noi qui.

Emiliano Battisti

[box type=”shadow” align=”” class=”” width=””] Un chicco in piĂą

Germania
Miglior piazzamento Europei: vittoria (1972, 1980, 1996)

Francia
Miglior piazzamento Europei: vittoria (1984, 2000)

Precedenti
Giocate: 27
Vittorie Germania: 9
Pareggi: 6
Vittorie Francia: 12 [/box]

 

Foto: NazionaleCalcio

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Emiliano Battisti
Emiliano Battisti

Consulente per la comunicazione per un’azienda spaziale e Project Officer and Communications per OSDIFE, sono Segretario Generale e Direttore della comunicazione dell’APS Il Caffè Geopolitico e Coordinatore dei desk Nord America e Spazio. Ho pubblicato il libro “Storie Spaziali”.

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