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In America Latina le vaccinazioni procedono a ritmi diversi

In 3 sorsi – La campagna vaccinale fatica ad accelerare in molti Paesi dell’America Latina. Il piano COVAX dell’OMS è meno efficace del previsto, mentre gli Stati Uniti, solo recentemente, sono entrati in gioco nella partita geopolitica dei vaccini in questa regione.

1. MOLTI PAESI SONO ANCORA INDIETRO

I Paesi di tutto il mondo stanno continuando la proprio corsa per garantire la maggior copertura vaccinale nel minor tempo possibile, anche in virtĂą di mutazioni del virus sempre piĂą aggressive e contagiose. L’America Latina è stata una regione particolarmente colpita dalla pandemia: casa dell’8% della popolazione globale, in questo momento registra oltre il 30% di tutti i decessi per Covid-19. Per quanto riguarda la campagna vaccinale i Paesi della regione stanno procedendo senza un piano condiviso per tutta l’area. L’immunitĂ  di gregge, che secondo quanto indicato dall’OMS (Organizzazione Mondiale della SanitĂ ) si raggiunge quando all’incirca il 60-70% della popolazione è completamente vaccinata – anche se molti studiosi stimano che la percentuale debba essere superiore, – al momento è stata raggiunta solo in Cile e Uruguay. I dati evidenziano che i tassi di vaccinazione variano largamente nella regione: entrambi questi ultimi Paesi hanno vaccinato ormai quasi il 70% dei propri cittadini con entrambe le dosi, mentre, subito dopo, seguono El Salvador e la Repubblica Dominicana, con una percentuale tra il 30 e il 40% di vaccinati. Tutti gli altri sono intorno al 20% della popolazione completamente vaccinata, compresi i grandi Paesi come Argentina, Brasile e Messico, ben lontani dalle cifre europee. I Paesi piĂą in difficoltĂ  sono il Venezuela, Nicaragua, Honduras e Guatemala, che hanno vaccinato a malapena il 5% della popolazione con entrambe le dosi (dati aggiornati al 20 agosto 2021).

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Fig. 1 – Vaccinazioni a San Paolo, in Brasile. Il Paese ha registrato oltre 500mila morti a causa della pandemia

2. IL PIANO COVAX STA FUNZIONANDO?

Quasi tutti i Paesi della regione – l’unica eccezione è data da Cuba – hanno aderito all’iniziativa COVAX, il piano dell’OMS che mira a distribuire le dosi di vaccino in maniera equa anche tra quegli Stati che avrebbero maggior difficoltĂ  a reperirle. In realtĂ  il piano sta andando piĂą a rilento del previsto: la sua azione viene descritta come “una goccia nell’oceano”, dato che il divario nelle campagne vaccinali tra Paesi piĂą e meno sviluppati rimane abissale. Per quanto riguarda l’America Latina, COVAX si era posto l’obiettivo di distribuire 280 milioni di dosi entro la fine del 2021. Questa cifra sembra difficilmente raggiungibile e l’America Latina non può aspettare troppo a lungo. Per questo motivo è pronto un nuovo strumento che dovrebbe integrare il piano COVAX, promosso dall’Organizzazione panamericana della sanitĂ  (PAHO), la quale prevede di acquistare, attraverso un fondo di emergenza, milioni di vaccini contro il coronavirus da distribuire in America Latina e nei Caraibi a partire da questo autunno.

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Fig. 2 – Vaccini arrivati in Bolivia lo scorso luglio grazie al programma COVAX

3. E GLI STATI UNITI?

La dipendenza della regione dai vaccini cinesi e russi ha sollevato preoccupazioni negli Stati Uniti. Quest’ultimi, infatti, dopo una prima fase in cui si sono concentrati nel vaccinare i propri cittadini, un America first in chiave sanitaria, sono ora pronti a fare la propria parte nella distribuzione di vaccini in America Latina, anche per evitare che l’influenza di Mosca e Pechino cresca troppo. A partire da luglio gli Stati Uniti hanno iniziato a inviare milioni di dosi di vaccini in America Latina come parte dell’impegno preso dal Presidente Biden, secondo cui Washington dovrebbe svolgere un ruolo di primo piano nel porre fine alla pandemia in tutto il mondo. Biden ha affermato che saranno 4 i miliardi di dollari che gli Stati Uniti si impegneranno a fornire nei prossimi anni per favorire la distribuzione dei vaccini su scala globale. Al momento sono 36 milioni le dosi di vaccino donate dagli Stati Uniti ai Paesi dell’America Latina, di cui 20 milioni date al piano COVAX, mentre le restanti donate direttamente ai Paesi che rappresentano una priorità nella strategia americana. Pechino, Mosca e Washington stanno giocando, attraverso i vaccini, un’importante partita geopolitica, facendo leva sulle difficoltà dei Paesi della regione per cercare di espandere le proprie influenze.

Matteo Barbanera

Photo by neelam279 is licensed under CC BY-NC-SA

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Perchè è importante

  • Cile e Uruguay sono gli unici Paesi in America Latina con tassi di vaccinazione completa piuttosto elevati, intorno al 70%.
  • Molti Paesi della regione avevano fatto affidamento al piano COVAX, che però sta trovando molte difficoltĂ  nel ridistribuire i vaccini.
  • Gli Stati Uniti, per bocca del Presidente Biden, si sono detti pronti a fare la loro parte.

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Matteo Barbanera
Matteo Barbanera

Laurea magistrale in Relazioni Internazionali conseguita presso l’Università degli Studi di Perugia. Due Erasmus, entrambi in Germania. Un’esperienza di volontariato in Brasile. Sport, libri e tanti viaggi. Non sono bravo a scrivere le bio! Qui per parlare soprattutto di Sud America.

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