In 3 Sorsi – Il 1° marzo si è tenuto il primo discorso sullo Stato dell’Unione da parte del Presidente Biden di fronte al Congresso. Vediamo quali sono i contenuti e i toni, in un momento storico particolarmente delicato, segnato dalla guerra in Ucraina.
1. LA GUERRA IN UCRAINA AL CENTRO DEL DISCORSO
Applausi anche bipartisan e un attacco diretto verso l’aggressione russa all’Ucraina: così è iniziato il primo State of the Union di Biden, seguito dall’incitazione ad alzarsi tutti in piedi, alla presenza dell’Ambasciatrice ucraina Oksana Markarova per manifestare la propria vicinanza “Gli Stati Uniti d’America sono con i cittadini ucraini”. Biden sottolinea che l’attacco è stato premeditato e non provocato e che Putin pensasse – sbagliando – che l’Occidente e la NATO non avrebbero risposto. Il riferimento è poi alle analisi da parte dell’intelligence statunitense rispetto ai piani russi, che già avevano messo in allerta a proposito di un possibile intervento militare. Biden continua richiamando le sanzioni economiche – come quelle sulle banche russe – la chiusura dello spazio aereo a tutti i voli russi. “Gli Stati Uniti e i nostri alleati difenderanno ogni centimetro di territorio della NATO”.
Embed from Getty ImagesFig. 1 – Biden e il suo “State of the Union”
2. DALL’UNITÀ DELL’OCCIDENTE ALLA POLITICA INTERNA
La dialettica si concentra poi sulla contrapposizione dell’unità del mondo occidentale da una parte e sulla tirannia “su cui la libertà trionferà”. Biden si rivolge direttamente agli statunitensi dicendo che l’invasione del dittatore russo causerà pesanti costi in tutto il mondo. Nella seconda parte del discorso il Presidente USA si concentra sull’economia, richiamando un tasso di crescita del 5,7% dello scorso anno – e al contempo la consapevolezza delle perduranti difficoltà date dalla pandemia – e sull’approvazione dell’Infrastructure Investment and Jobs Act, ringraziando i repubblicani per l’appoggio. Biden passa in rassegna vari progetti, sia a livello infrastrutturale – ponti, reti autostradali, etc. – che a livello socio-economico. Il suo piano include:
- Taglio del costo dei medicinali da prescrizione;
- Riduzione dei costi dell’energia;
- Decremento dei costi dell’assistenza all’infanzia;
- Assistenza domiciliare ed abitazioni più convenienti.
Vengono poi evidenziati i temi del crimine e delle forze di polizia, sottolineando che la risposta alla violenza per le strade non è da rinvenire nello slogan “Defund the police”, per il quale Biden era stato criticato a seguito delle proteste del movimento Black Lives Matter, ma “finanziare la polizia con le risorse e la formazione di cui hanno bisogno per proteggere le nostre comunità”. Ancora, emerge la volontà di approvare leggi per regolare l’acquisto di armi – cosa che non si contrappone al Secondo Emendamento, per cui “il diritto dei cittadini di detenere e portare armi non può essere infranto”, secondo quanto specificato dal Presidente USA.
Embed from Getty ImagesFig. 2 – Biden, sullo sfondo i colori della bandiera ucraina
3. IL MESSAGGIO FINALE AGLI STATUNITENSI
Secondo un sondaggio della CNN, lo State of the Union è stato percepito positivamente dal 71% degli statunitensi che lo hanno seguito. È tuttavia da considerare che, generalmente, questo tipo di discorsi sono seguiti entusiasticamente da un pubblico già favorevole al Presidente. In ogni caso il messaggio di Biden ha cercato di essere di pacificazione: “Lo Stato dell’Unione è forte, perché voi, il popolo americano, siete forti”. Biden cerca di parlare così al cuore della nazione, in difesa della democrazia e anche dell’agenda interna, promuovendo una visione economica e sociale che aumenti la capacità produttiva e crei innovazione. D’altra parte sono da segnalare le reazioni repubblicane al discorso sullo Stato dell’Unione, come quella della Governatrice dell’Iowa, Kim Reynolds, che ha contestato il tasso di inflazione in seguito alle spese del Governo o, ancora, la debolezza USA in ambito internazionale. Steve Scalise, membro della Camera dei Rappresentanti, ha affermato “combatterò contro la sua [riferendosi a Biden, n.d.a] agenda fallimentare e di sinistra”, a sottolineare la profonda spaccatura all’interno degli USA. Dal canto loro i democratici hanno evidenziato che le contestazioni dei repubblicani sono tese ad attaccare Biden nell’anno delle elezioni midterm, di metà mandato, in cui verranno rinnovati la Camera, parte del Senato, i Governatori di 36 Stati e i rappresentanti di assemblee locali, in programma l’8 novembre 2022.
Marta Annalisa Savino
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