In 3 sorsi – Negli ultimi anni il Ruanda e lo Zimbabwe sono diventati partner energetici. Lo scopo principale è quello di sviluppare le aree rurali dello Zimbabwe, dove la maggior parte della popolazione non ha accesso all’energia, tramite l’utilizzo di fonti rinnovabili, accelerando così il raggiungimento di alcuni obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
1. I MEMORANDUM DI INTESA DEL 2022
Nel 2022 i Governi di Ruanda e Zimbabwe hanno stipulato tre memorandum di intesa per rinforzare la collaborazione nel settore energetico. I due Paesi cooperano da alcuni anni per fortificare i rapporti economici, specialmente nel campo dell’energia; ad esempio il 3 dicembre 2020 avevano già firmato un primo accordo riguardante la condivisione delle competenze in ambito energetico. I nuovi accordi rappresentano un ulteriore passo avanti nelle relazioni tra i due Stati, prevedendo investimenti nel settore dell’energia volti a sostenere lo Zimbabwe nel suo percorso di sviluppo. La partnership principale è quella tra le aziende leader nei due Paesi, la Zimbabwe Electricity Supply Authority (ZESA) e il Rwanda Energy Group (REG), che tramite investimenti sia privati che pubblici stanno mettendo in atto piani che vanno dalla generazione alla trasmissione di energia, fino alla sua distribuzione. Circa 1 miliardo di dollari è da destinare a progetti volti a incrementare il livello di accesso all’energia, migliorando così la vita di migliaia di persone residenti nelle aree rurali.
Embed from Getty ImagesFig. 1 – Un bambino di Harare, capitale dello Zimbabwe, studia al lume di candela durante una delle interruzioni programmate di elettricitĂ per fronteggiare la crisi economica, nel 2019
2. ESPORTARE IL MODELLO RUANDESE IN ZIMBABWE
In seguito alla sanguinosa guerra civile e al genocidio avvenuti negli anni Novanta, il Ruanda ha compiuto importanti passi in avanti per quanto riguarda l’industrializzazione e lo sviluppo sostenibile, puntando particolarmente sull’agricoltura e sulle energie rinnovabili. Secondo il Rwanda Energy Group l’accesso all’elettricitĂ nel Paese è passato dal 10% al 77,7% in 12 anni, così l’azienda ha fissato l’obiettivo di raggiungere il 100% delle famiglie entro il 2024. Questi successi sono stati raggiunti anche grazie all’utilizzo di fonti rinnovabili, in particolare l’energia solare e quella idroelettrica.
Data la sua esperienza nel settore, il Governo ruandese ha deciso di aiutare lo Zimbabwe esportando il proprio modello e realizzando un ambizioso piano di sviluppo energetico, in linea con lo slogan del Presidente ruandese Kagame secondo cui nessuno deve essere lasciato indietro. Lo Zimbabwe, infatti, è un contesto caratterizzato da elevati livelli di povertà : circa la metà della popolazione vive in condizioni di povertà estrema. Investire nella produzione di energia solare in Zimbabwe significa quindi, per il Ruanda, contribuire a ridurre il divario di sviluppo esistente tra i due Stati; per lo Zimbabwe, invece, questo rappresenta una grande opportunità per modernizzare il Paese e far emergere il potenziale economico delle aree rurali, finora lasciato irrealizzato.
Fig. 2 – Il Presidente ruandese Paul Kagame durante il meeting dell’Assemblea dell’Unione Africa del 18-19 febbraio 2023
3. L’AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE
Questa serie di progetti, se ben implementati, potrebbero accelerare il raggiungimento dell’obiettivo numero 7 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, che punta ad “assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni”. Il compimento del settimo obiettivo sarebbe fondamentale per permettere il successivo conseguimento degli altri punti dell’Agenda come, ad esempio, porre fine ad ogni forma di povertà , assicurare la salute di tutti e un’istruzione di qualità . L’obiettivo di sviluppo numero 7 punta anche ad aumentare sostanzialmente la quota di energia rinnovabile. Perciò l’accordo energetico tra Zimbabwe e Ruanda consiste prevalentemente nell’utilizzo di energia solare per portare l’elettricità in tutto il territorio, con lo scopo di ridurre le emissioni di gas serra e mettere in atto progetti di agricoltura e sviluppo sostenibili. A distanza di un anno dall’accordo, i due Paesi hanno già raggiunto progressi significativi nel programma di elettrificazione rurale. Circa 10mila insediamenti rurali, infatti, sono stati elettrificati a livello nazionale utilizzando sia la rete che le tecnologie solari.
La condivisione delle competenze tra Ruanda e Zimbabwe è un esempio di come molti Paesi in Africa stiano cercando di sviluppare “soluzioni africane per problemi africani” e di rinforzare la cooperazione interna al Continente senza dipendere da investimenti e progetti esteri, dato che le decisioni prese in passato dai partner internazionali non si sono rivelate sempre sostenibili e adatte al contesto africano.
Benedetta Ardizzone
“Delegation from Zimbabwe visits Rwanda Green Fund” by RwandaGreenFund is licensed under CC BY-ND