In 3 sorsi – Trump vuole creare un’Amministrazione libera dai vincoli istituzionali tradizionali e le proposte per il suo nuovo gabinetto lo confermano. Una tendenza anti-establishment che, sfruttando un generale senso di sfiducia nei confronti delle istituzioni, fa proprie diverse ipotesi complottiste e antiscientifiche.
1. TRUMP CONTRO IL DEEP STATE
Le scelte di Trump rispecchiano la volontà di creare un’Amministrazione coesa e fedele al tycoon che possa implementare la sua politica volta alla decostruzione del presunto deep state, l’agglomerato di organismi, istituzioni, lobby e agenzie governative che a suo dire avrebbe vincolato il suo precedente mandato, impedendogli di raggiungere gli obiettivi promessi in campagna elettorale. Questa narrazione anti establishment viene spesso accompagnata da teorie complottiste e antiscientifiche, di cui la destra conservatrice si è fatta portavoce negli ultimi anni, come dimostrano la nomina di Robert F. Kennedy Jr. a Segretario della Salute e dei Servizi Umani e di Kash Patel a capo dell’FBI.
Fig. 1 – Robert F. Kennedy Jr. fotografato a Capitol Hill il 9 gennaio
2. IL COMPLOTTISMO DI ROBERT F. KENNEDY JR. E KASH PATEL
Kennedy è ex membro del Partito Democratico, sostiene teorie antiscientifiche come la relazione tra i vaccini e l’autismo e denuncia l’influenza che le lobby industriali esercitano sul Governo. A novembre ha rilasciato un’intervista in cui ha affermato che Trump gli ha affidato tre obiettivi da perseguire: eliminare la corruzione dalle agenzie governative come la FDA (Food and Drug Administration), assicurandosi che le politiche implementate dalle stesse siano basate su evidenze scientifiche, ponendo così fine alle malattie epidemiche che piagano la società statunitense. Particolarmente aspra è la critica alle industrie alimentare e farmaceutica, responsabili di patologie come l’obesità e il diabete. La campagna Make America Healthy Again (MAHA) mira a ridurre le sostanze chimiche negli alimenti e il consumo di cibi processati tramite l’implementazione di una regolamentazione più stringente. Altro obiettivo è la CIA, che, a suo dire, avrebbe avuto un ruolo nell’assassinio dello zio John F. Kennedy. Il progetto trumpiano anti-establishment emerge anche dalla scelta di porre Kash Patel a capo dell’FBI. Patel è noto per aver promosso la teoria del complotto “fedsurrection”, secondo cui la rivolta del 6 gennaio 2021 sarebbe da imputare ad agenti dell’FBI sotto copertura che hanno agito con lo scopo di screditare il movimento MAGA. Patel, in caso di conferma, sarebbe a capo di una delle agenzie federali più osteggiate dall’ex Presidente, definita dallo stesso Patel come uno strumento del deep state da “sventrare, stravolgere e utilizzare contro i nemici politici”.
Fig. 2 – Kash Patel fotografato insieme al Senatore John Cornyn a Washington, DC il 9 gennaio
3. COMPLOTTISMO COME SINTOMO DI SFIDUCIA
Le ipotesi del complotto rispondono a un senso di sfiducia nelle Istituzioni da parte dell’opinione pubblica, che percepisce il sistema politico distante, sottoposto agli interessi delle grandi industrie e controllato da burocrati non eletti democraticamente. Le rivendicazioni di Kennedy Jr. hanno riscontrato un discreto successo anche al di fuori dell’ambiente repubblicano: le denunce agli additivi chimici e all’eccessivo consumo di cibi processati si inseriscono all’interno di una campagna volta a migliorare l’accesso alle cure mediche e a garantire il diritto a un’alimentazione sana, una battaglia portata avanti anche da Bernie Sanders. Kennedy Jr. si è fatto portavoce degli interessi degli agricoltori che da anni denunciano i monopoli delle aziende di pesticidi e fertilizzanti, guadagnando il supporto politico di chi non si è sentito rappresentato e tutelato dalle Amministrazioni democratiche precedenti.
Sabrina Pellegrini
Immagine di copertina: “Trump cap” by conceptphoto.info is licensed under CC BY