Il 2019 è iniziato ormai da qualche settimana e si preannuncia un anno importante e ricco di cambiamenti nell’ambito delle relazioni internazionali. L’economia globale potrebbe entrare in una fase di rallentamento, provocando una possibile battuta di arresto negli Stati Uniti e in Unione Europea; negli USA, la Presidenza Trump ha ormai compiuto il giro di boa e vedremo se la politica della Casa Bianca avrà un approccio meno divisivo; la Cina cerca di rilanciare il proprio tasso di crescita puntando nel contempo a rafforzare la sua proiezione internazionale attraverso la Nuova Via della Seta; in Russia, Putin cercherà di mantenere saldo il proprio potere e di accrescere la propria presenza in Medio Oriente e nel Mediterraneo; l’America Latina vivrà una stagione di transizione, con il Brasile che ha appena virato a destra (estrema?) eleggendo un Presidente come Bolsonaro, mentre in Argentina Macri cercherà una difficile conferma alle elezioni di ottobre e il Venezuela vive una fase sempre più complessa con il braccio di ferro tra Maduro e l’opposizione guidata da Juan Guaidó.
E l’Italia? In un mondo che sta cambiando sempre più rapidamente (ritorno dei nazionalismi, crisi del multilateralismo, minore rilevanza dell’Occidente), e con un Governo composto da una coalizione inedita che non ha ancora messo del tutto a fuoco le proprie linee fondamentali di politica estera, è importante cercare di definire con precisione gli assi prioritari che il nostro Paese dovrebbe perseguire in nome del proprio “interesse nazionale”.
Per questo motivo, quest’anno “Il Caffè Geopolitico” ha deciso di offrirvi un outlook diverso dal solito. Alla luce degli elementi di natura geopolitica e delle tendenze globali in atto, il nucleo del nostro “Giro del Mondo” questa volta sarà incentrato sulle linee di politica estera ed economica che l’Italia a nostro modo di vedere dovrebbe perseguire, al fine di produrre un disegno coerente e strategico.
Il “Giro del Mondo 2019” si compone dunque di due parti principali: la prima è focalizzata sull’Italia, il suo interesse nazionale e il suo rapporto con l’UE, il Medio Oriente, l’Africa, le relazioni transatlantiche e la Cina. La seconda si inserisce nel solco più “tradizionale” delle edizioni passate e contiene invece una serie di schede geografiche che, attraverso un formato agile e rapido da leggere, vi offre una panoramica delle principali dinamiche geopolitiche da seguire in atto nelle diverse regioni mondiali. Il risultato, preso con una visione di insieme, vuole essere un quadro completo di come sarà il mondo quest’anno e di come l’Italia si dovrebbe muovere nell’ambito di questa “fotografia”.
Non resta dunque che augurarvi buona lettura e buon Giro del Mondo… ovviamente con il Caffè!
Davide Tentori