Dopo quasi tre anni di lavori, lo scorso luglio è stato inaugurato ed è giĂ in piena attivitĂ il gasdotto-oleodotto che collega il Myanmar alla Cina. La mega-struttura è stata progettata per trasportare circa 12 miliardi di metri cubi di gas all’anno. Qual è l’importanza dell’infrastruttura nella regione?
1. UNA NUOVA ROTTA PER LE IMPORTAZIONI CINESI – La cittĂ di Kyaukphyu è diventata il punto di raccolta e partenza del greggio proveniente dall’Africa e dal Medio Oriente. La costruzione dell’impianto ha suscitato in questi anni proteste da parte della popolazione locale, la quale ha piĂą volte denunciato i bassi risarcimenti per l’esproprio delle terre e ha chiesto alle varie societĂ cinesi attive in loco, soprattutto alla CNPC (China National Petroleum Corporation), costruttrice del gasdotto, di fornire piĂą occupazione. Quello che emerge dalla costruzione della mega-struttura è la portata strategica, poichĂ© essa consente a Pechino di intraprendere un percorso alternativo per lo stoccaggio delle risorse energetiche, senza dover transitare dai mari del Sudest asiatico, dipendendo quindi dallo stretto di Malacca (punto importante a livello economico e insidioso per il rischio di pirateria). Inoltre, tramite il Myanmar, la Cina sembra consolidare la “strategia dei due Oceani”, ovvero un punto di accesso nell’Oceano Indiano per contrastare la crescita economica di un’altra potenza emergente, l’India.
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2.CINA: PARTNER O INVESTITORE? – Alla fine degli anni Ottanta, quando il regime birmano era isolato per le sanzioni economiche imposte dall’Occidente, Pechino, tramite un trattato commerciale, ha legalizzato il commercio tra i due Stati, sviluppando un forte legame politico-economico e accrescendo la propria influenza. I due Paesi ormai da anni cooperano in diversi settori, soprattutto nell’estrazione e nell’esportazione di materie prime, come petrolio e gas (il Myanmar detiene alcune delle maggiori riserve di gas nell’area del Sudest asiatico). Inoltre la Cina nel tempo ha investito molto nella costruzione di infrastrutture: strade, ferrovie, ponti. Tutto questo ha consentito a Pechino di stabilire una sorta di “monopolio” e diventare il primo partner commerciale birmano.
3.CONVENIENZA RECIPROCA –  Quello che emerge dall’amicizia “fraterna” Paukphaw tra i due Paesi è la convenienza reciproca: da una parte il Myanmar ha bisogno degli investimenti cinesi e dell’appoggio di una grande potenza, dall’altra parte la Cina, tramite la strategia politica della “non ingerenza” negli affari interni (no strings attached policy), non interferisce nelle decisioni politiche del Myanmar e porta avanti una linea basata solo su rapporti economici, senza alcun vincolo e condizione.
Maria Salerno