- Sulle migrazioni si gioca ampia parte del dibattito politico in Europa. I numeri sono chiari, ma è necessario comprendere anche i fenomeni dietro alle cifre.
- Se i migranti non arrivano più in Italia via mare è perché non partono più? No, passano da altre vie o sono bloccati in Africa, soprattutto in Libia
- Nei prossimi anni le migrazioni dall’Africa aumenteranno: a incidere demografia, aumento della ricchezza, rischio sicurezza e crisi climatiche
L’immigrazione è ormai uno dei temi principali del dibattito pubblico occidentale. Difficilmente però si riflette sulle dinamiche, sulle radici del fenomeno e sul contesto internazionale. Anche ricorrere ai soli numeri, per quanto importante, non è sufficiente per riflettere sulla complessità di una sfida epocale. Negli ultimi due anni gli sbarchi in Italia, per esempio, si sono quasi azzerati, ma questo non significa che i migranti non partano più dai Paesi d’origine o non tentino di attraversare il Mediterraneo.
In Libia le persone bloccate sono almeno 640mila, spesso tenute in stato di prigionia e sfruttate dalla criminalità, ma anche in Niger ci sono concentrazioni di migranti che cercano il modo di transitare. Questo soprattutto per effetto dell’esternalizzazione delle frontiere europee e della volontà dei Governi dell’Unione di rinviare la gestione del fenomeno. Eppure questa non può essere la soluzione definitiva: nel futuro le migrazioni sono destinate ad aumentare in tutto il mondo, ma in particolare in Africa, tra tendenze demografiche esplosive, crisi della sicurezza ed emergenze climatiche.
Beniamino Franceschini