- L’OPEC+ raccoglie i principali produttori vecchi e nuovi del petrolio mondiale
- Russia e Arabia Saudita sono gli aghi della bilancia dell’attuale mercato dell’oro nero
- Mosca è sempre più attiva, specialmente in Medio Oriente e mira a conquistare la leadership della produzione petrolifera globale
Fin dalla sua fondazione, l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC) ha negoziato con le compagnie petrolifere aspetti relativi alla produzione di greggio, prezzi e concessioni. In questa istituzione, la leadership è sempre spettata all’Arabia Saudita, grazie alla ricchezza delle sue riserve e al conseguente potere negoziale. Tuttavia, quote importanti del mercato energetico si muovono fuori da questo cartello. Per questo, il formato allargato OPEC+ ha assunto sempre maggiore importanza, includendo diversi produttori “esterni”; tra questi, la Russia si è ritagliata un’influenza sempre più notevole, tanto da aspirare alla guida delle strategie petrolifere globali. La crescente concordia con Riyad e la presenza su diversi fronti, dal Sud America all’Africa, potrebbero rivelarsi ottimi strumenti per le ambizioni russe.
Mattia Baldoni