Ristretto – Nelle primarie democratiche del “Palmetto state” l’ex Vicepresidente Joe Biden ha registrato un ottimo risultato, segno del supporto di cui gode presso la comunitĂ afro-americana. Come sono andati gli altri candidati dem?
La quarta tappa delle primarie del partito Democratico statunitense hanno visto prevalere in maniera netta l’ex Vicepresidente Biden, con il 48,4%. “Thank you South Carolina. Together, we will win this nomination and beat Donald Trump” (Grazie South Carolina. Insieme, vinceremo la nomination e sconfiggeremo Donald Trump): questo il commento su Twitter dopo la vittoria. Biden conquista il South Carolina, confermando quanto previsto dai sondaggi fin qui considerati e ottenuto un cospicuo numero di delegati, pari a 31. A seguire, troviamo il senatore Sanders, con 10 delegati e il 19,9% dei voti: dopo essersi congratulato con Biden, in un tweet afferma di credere fortemente che gli americani – in occasione del Super Tuesday e dopo queste votazioni – lo supporteranno perchĂ© “we are more than a campaign. We are a movement” (siamo molto di piĂą di una campagna, siamo un movimento). Tom Steyer si è posizionato al terzo posto, con l’11,3% dei voti ma ha deciso di ritirarsi, dato il risultato al di sotto le aspettative. Proseguendo, Pete Buttigieg e Elizabeth Warren si trovano al di sotto della soglia del 15%, rispettivamente con l’8,2 e il 7,1 per cento. Anche Buttigieg ha abbandonato la corsa alla nomination democratica, non essendo riuscito a cementare sufficiente consenso per attirare l’elettorato afro-americano. Le altre candidate, Amy Klobuchar e Tulsi Gabbard, sono invece a poco piĂą del 3%. Da ricordare che nelle primarie del 2016, Hillary Clinton aveva vinto con il 73,4% mentre Bernie Sanders era arrivato al 26%. Come di consueto, il Presidente Trump ha twittato: “Congratulazioni sleepy Biden”. In seguito, ha aggiunto: “la vittoria alle primarie di Biden deve essere la fine della campagna di Mini Mike Bloomberg”. Da parte sua, The Donald ha tenuto un comizio elettorale in South Carolina sabato 29 febbraio nel corso del quale ha suggerito di votare per Sanders (dato che in queste votazioni tutti potevano votare, non solo gli iscritti al partito), considerandolo come “l’avversario piĂą debole”.
Da segnalare quindi il grande vantaggio ottenuto da Biden nello stato del Sud, dopo le sconfitte delle prime tre votazioni (Iowa, New Hampshire, Nevada): una prova importante alla vigilia dell’appuntamento elettorale di domani, in cui sopraggiungerà anche l’incognita rappresentata dal miliardario newyorkese Michael Bloomberg. Il focus ora è sulla tornata del Super Martedì.
Marta Annalisa Savino
Immagine “Joe Biden at McKinley Elementary School” by Phil Roeder is licensed under CC BY