Dopo la pausa estiva, riprendono le pubblicazioni del “Caffè Geopolitico”, che si presenta sempre più internazionale. Numerose sono infatti le firme dei collaboratori che ci scrivono dall'estero, avvicinandoci alle vicende politiche ed economiche che avvengono a migliaia di chilometri di distanza da noi. Ma che spesso ci riguardano comunque da vicino.
SI RICOMINCIA – A dire il vero, non ci eravamo mai fermati del tutto. E' vero, le pubblicazioni del “Caffè Geopolitico” durante il mese di agosto sono state meno frequenti, ma anche la nostra redazione aveva bisogno di ricaricare le batterie. Ed ora eccoci qui, pronti a farvi “sorseggiare” tanti altri “Caffè” in arrivo da ogni parte del mondo.
LA RETE – “Da ogni parte del mondo” non è una frase fatta, ma nel nostro caso è la verità. Sì, perchè sono sempre di più i nostri collaboratori sparsi per il globo che ci inviano articoli come se fossero veri e propri corrispondenti dei giornali più importanti. Giornalisti improvvisati, forse? Nient'affatto: sono persone dal curriculum e dai percorsi differenti, studenti o lavoratori, tutti comunque molto preparati, informati e calati nella realtà di cui ci raccontano.
Quello che li accomuna è la passione per le relazioni internazionali e la convinzione che anche quello che accade dall'altra parte del mondo non può essere ignorato a casa nostra. E' proprio questa la motivazione principale che ha animato la nascita del “Caffè Geopolitico”, che con poco più di un anno di vita può già contare su un discreto numero di collaboratori dall'estero: un vero e proprio “network” oppure, per utilizzare la nostra tipica terminologia, una “multinazionale del Caffè”.
Anna Bulzomi da Shanghai, Andrea Cerami da Città del Messico, Gilles Cavaletto da Haiti, Vincenzo Placco da Tegucigalpa (Honduras), Michele Penna da Pechino, Valeria Giacomin da Hanoi (Vietnam), Manuela Travaglianti da Bujumbura (Burundi), Mirko Tricoli da Khartoum (Sudan): ecco alcune delle nostre “firme”, che contribuiscono a dare un grande valore aggiunto alle nostre pubblicazioni parlandoci da punti di osservazione privilegiati e aiutandoci quindi a vedere più da vicino le dinamiche politiche ed economiche in atto nei vari continenti.

La Redazione – Davide Tentori 10 Settembre 2010 [email protected]