In 3 sorsi โ Il Paese รจ allo stremo, ma Maduro appare solido. Guaidรณ รจ in flessione, Trump ha finito le carte da giocare. Il regime venezuelano sfrutta la crisi per reprimere gli avversari interni e puntellare il proprio sistema di potere.
1. LA PARABOLA DISCENDENTE DI GUAIDรย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย
A un anno e mezzo di distanza dal tentativo di rovesciare il regime bolivariano, la missione dellโautoproclamato Presidente Juan Guaidรฒ, esponente del partito Voluntad Popular, ย รจ un insuccesso. Lโopposizione venezuelana, infatti, non รจ riuscita a fare breccia nel Governo di Nicolas Maduro, che anzi si รจ gradualmente rafforzato nonostante le tragiche condizioni – sociali, economiche e sanitarie โ in cui versa il Paese. ย Le ragioni della mancata transizione sono molteplici: frattura dellโopposizione, eccessiva dipendenza dalla Casa Bianca, incapacitร di offrire una visione alternativa al Chavismo, un fronte ideologicamente radicato e ampio nella sua composizione politica.
Maduro, forte del consenso dellโesercito e di una buona parte della popolazione, ha dimostrato resilienza, lasciando i suoi avversari a consumarsi nellโattesa. Una strategia che paga come dimostrato dall’accordo siglato con le opposizioni per ottenere gli aiuti umanitari dellโOrganizzazione Panamericana della Sanitร per contrastare la pandemia. Lโintesa rappresenta un atto di reciproca legittimazione e assesta un duro colpo a Guaidรณ: mina la sua credibilitร – bollava lโerede di Chavez come โun usurpatoreโ – e ridimensiona la sua leadership nell’opposizione. Lโaccordo, infatti, Maduro lo ha firmato con Luis Parra, che sei mesi fa ha rimpiazzato Guaidรณ come Presidente dellโAssemblea nazionale con un voto contestato. A tutto questo si aggiungono le grane giudiziarie: la Procura venezuelana ha aperto unโindagine sul Presidente ad interim per tradimento dopo la tentata invasione armata di aprile.
Fig. 1 – Il leader dell’opposizione Juan Guaidรณ poco prima di una conferenza stampa a Caracas
2. LA GIRAVOLTA DI TRUMP E IL FLOP USA
Tanti tentativi e pochi risultati spingono gli Stati Uniti a cambiare approccio nello scontro. La strategia della massima pressione per destituire il leader venezuelano non ha funzionato e Donald Trump apre al dialogo. In unโintervista del 21 giugno il Presidente USA si รจ detto disposto a incontrare Maduro e ha fatto trapelare insoddisfazione per lโoperato di Guaidรณ, salito ai riflettori a gennaio 2019 con il sostegno esplicito di Washington. Poco dopo ha corretto il tiro ribadendo di voler parlare con ilPresidente bolivariano solo per unโeventuale rinuncia alla carica.
La Casa Bianca ha attaccato il regime di Maduro in ogni modo, dallo strangolamento economico fino agli attacchi politici. Trump ha inasprito le sanzioni economiche, alimentato lโopposizione nel Paese, minacciato (e poi indirettamente tentato ad aprile) lโintervento militare nella regione, condannato le alte cariche del Paese per narcoterrorismo. A nulla รจ servito: il Presidente sudamericano sembra inscalfibile e le ultime dichiarazioni hanno finito per rafforzarlo, alimentando la narrazione anti-imperialista. Maduro, che ha superato indenne una delle annate piรน difficili dal 2013, anno della successione a Chavez, ha accettato il confronto americano chiedendo โuna base di mutuo rispettoโ.
Fig. 2 – Il Presidente Donald Trump parla alla comunitร venezuelana a Miami, in Florida
3. PAESE AL COLLASSO, MADURO ALLโINCASSO
Il Venezuela vive una profonda crisi umanitaria accentuata dal crollo del prezzo del petrolio e dall’impatto del coronavirus. Maduro ha approfittato dellโattenzione rivolta verso la pandemia per puntellare il sistema di potere in vista delle elezioni parlamentari di questโanno. Prima ha sfruttato il Tribunale supremo di giustizia, fedele al Governo, per estromettere dalle elezioni i direttivi di due partiti avversari, Voluntad Popular e Acciรณn Democrรกtica. Poi ha nominato i nuovi membri del Consiglio elettorale nazionale, scavalcando le prerogative costituzionali dellโAssemblea nazionale, in mano alle opposizioni. L’Unione Europea ha provato a far sentire la sua voce e il 29 giugno scorso ha annunciato sanzioni contro il Governo per la violazione dello Stato di diritto. Maduro ha risposto con durezza, definendo l’atto “colonialismo europeo” e intimando all’ambasciatore UE a Caracas di lasciare il Paese.
La pandemia fino a questo momento si รจ dimostrata un viatico per il regime. La repressione della dissidenza si รจ rivelata efficace. Le pressioni esterne si sono gradualmente affievolite. E il solido sostegno di Mosca e Pechino ha offerto temporanee boccate di ossigeno a unโeconomia allo stremo. In molte occasioni il regime venezuelano รจ sembrato sul punto di finire: questa volta, invece, lo scenario piรน probabile รจ che Maduro riesca a rimanere al potere potenziando il suo ferreo controllo sul Paese.
Luca Gasperoni