I libri del Caffè – La Russia, protagonista in queste settimane e in questi ultimi mesi, è figlia dei cambiamenti avvenuti con la fine della guerra fredda. Un libro su quegli anni potrebbe aiutare a capire quello che succede oggi.
George Bush e il suo consigliere per la sicurezza nazionale Brent Scowcroft sono stati protagonisti della transizione da un mondo bipolare ad uno unipolare, il volume è proprio intitolato A world transformed.
Gli anni della fine della guerra fredda e della transizione dall’Unione Sovietica verso la Russia moderna e il suo recupero all’interno dello scacchiere internazionale sono cruciali, e alcuni degli effetti di questa transizione sono ancora visibili, in queste settimane specialmente. La preferenza dei leader dell’Europa orientale per gli Stati Uniti, piuttosto che per le potenze europee occidentali, sale in superficie in più di un passaggio nel libro.
I legami stretti, in particolare, con la Polonia (grazie anche alla numerosa comunità polacca presente negli USA) e con l’Ungheria, per la quale Washington si impegnò in sede internazionale per la concessione di aiuti economici e prestiti agevolati ne sono l’esempio. Molte pagine sono spese per descrivere la nuova relazione tra gli Stati Uniti e la Russia, tra l’Amministrazione Bush e prima Gorbachev poi Yeltsin, rimarcando le differenze tra questi nell’approccio alle relazioni internazionali e interpersonali. L’ex presidente e il suo advisor riescono, nello stesso volume, a conciliare l’analisi delle tendenze geopolitiche e il racconto aneddotico, che rende la lettura piacevole.
Si occupano anche di Cina e di come l’umore di Deng Xiaoping condizionasse il risultato degli incontri bilaterali tra Pechino e Washington, della genesi e sviluppo dell’intervento nel Golfo e del rapporto personale del Presidente con le elite arabe. Sul New York Times definito il libro più importante scritto sulla fine della guerra fredda.
Davide Colombo