In 3 sorsi – A seguito della disputa legale su aiuti di Stato illegittimi concessi alle compagnie aeree, è stata emanata la sentenza dell’Organizzazione Mondiale del Commercio per la quale l’Unione Europea potrĂ imporre dazi sulle importazioni americane. Con la nuova presidenza statunitense i due partner riusciranno a trovare un accordo?
1. LA DISPUTA AIRBUS-BOEING
Il 26 ottobre 2020 è giunta a Bruxelles la decisione presa da parte dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) per la quale l’Unione Europea può imporre dazi all’importazione per un valore di 4 miliardi di dollari sulle merci statunitensi. Questo provvedimento si riferisce alla disputa in corso da una decina di anni tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti, fondata sulle reciproche accuse di aver fatto ricorso ad aiuti di Stato per finanziare le rispettive aziende produttive di aeromobili, il consorzio Airbus e Boeing.
Nel 2004 arrivarono le prime critiche da parte degli Stati Uniti ad alcuni Stati membri europei. Nello specifico Francia e Spagna furono accusate di aver aiutato Airbus utilizzando sussidi pubblici per un ammontare di 22 miliardi di dollari: così facendo avrebbero violato le regole dell’Accordo GATT del 1994, che istituisce l’Organizzazione Mondiale del Commercio. La risposta europea ha dato vita al contenzioso legale che tuttora è in atto, dimostrando nel 2005 che anche la controparte americana aveva fatto lo stesso con la propria compagnia Boeing, concedendo sussidi per 23 miliardi di dollari.
Fig. 1 – L’oggetto della disputa: in alto un aereo Boeing e in basso il corrispettivo Airbus
2. LE DECISIONI DEL WTO
Il World Trade Organization si è occupato della questione come parte terza e garante degli interessi commerciali internazionali. Nel 2018 arrivò la prima sentenza secondo la quale gli Stati Uniti potevano imporre dazi doganali sulle merci europee per un valore di 7,5 miliardi di dollari. Sentenza che si è sposata perfettamente con la politica commerciale dell’Amministrazione Trump, finalizzata a penalizzare i principali partner economici al fine di ridurre il proprio deficit commerciale.
Lo scorso ottobre, tramite una sentenza lunga ben 137 pagine, il WTO ha concesso l’autorizzazione all’Unione Europea per impartire dazi agli Usa, alla condizione di non poter però superare il limite di 4 miliardi di dollari. La valutazione del WTO si è basata sugli “effetti sfavorevoli” che gli aiuti statunitensi avrebbero causato al costruttore europeo Airbus.
Fig. 2 – L’Organizzazione Mondiale del Commercio ha lo scopo di supervisionare gli accordi commerciali tra partner internazionali
3. SOLUZIONE NEGOZIATA?
Il Vicepresidente esecutivo per l’Economia della Commissione Europea, Valdis Dombrovskis, ha commentato la sentenza dicendo che “preferirebbe evitare di ricorrere a questa possibilitĂ : nessuna delle parti ha interesse ad applicare dazi supplementari” e che si aspetta “che gli Stati Uniti decidano di revocare i dazi introdotti l’anno scorso sulle esportazioni dell’Unione Europea”. La proposta dell’Unione Europea è quella di giungere a una soluzione negoziata per la quale entrambi i Paesi decidano di revocare i dazi, soprattutto per cercare di non aggravare la situazione di crisi economica causata dalla pandemia in cui attualmente versano, ma se così non fosse l’Unione ha dichiarato che si vedrĂ costretta a imporli.
Finora il Presidente Trump non ha mai voluto rinunciare alla possibilità di imporre dazi e di garantire il rispetto degli interessi americani. Ad oggi tuttavia bisogna considerare decisivo l’esito delle elezioni presidenziali americane del 3 novembre, che si sono concluse con la vittoria del candidato democratico Joe Biden. Secondo la dottrina Biden, che egli stesso ha presentato su Foreign Affairs, “gli Stati Uniti dovranno guidare di nuovo il mondo”, tornando a essere presenti nelle grandi Organizzazioni internazionali e opponendo all’approccio economicistico di Trump un maggiore interesse geopolitico. Ci si aspetta, quindi, una politica estera aperta al dialogo e alla diplomazia soprattutto nei confronti di un alleato storico e un partner commerciale come l’Unione Europea.
Nel frattempo l’UE ha già stilato la lista di prodotti americani che subirebbero l’imposizione di dazi addizionali all’importazione, tra cui è possibile trovare jeans, whiskey e altre bevande alcoliche, sneakers di noti marchi, burro di arachidi e ketchup, moto e aerei, prodotti chimici e tanti altri.
Alessandra Fiorani
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