Le presidenziali in Uganda confermano Yoweri Museveni per la sesta volta, ma le opposizioni contestano il risultato. Il Governo ha bloccato l’accesso a internet, mentre le forze di sicurezza avrebbero circondato la casa del principale sfidante Bobi Wine.
Yoweri Museveni è prossimo alla vittoria delle elezioni del 14 gennaio in Uganda, con il 59% dei voti a fronte del 91% di schede scrutinate. Alla guida del Paese dal 1986, il Presidente sarebbe confermato per il sesto mandato, ma lo sfidante Bobi Wine (al 34,5%) e le opposizioni stanno denunciando brogli e violenze, in un clima già caratterizzato dall’oscuramento di internet e delle app di messaggistica alla vigilia delle consultazioni e da un asfissiante sorveglianza del voto da parte del Governo. L’abitazione dello stesso Wine sarebbe al momento circondata dalle forze di sicurezza, che starebbero vietando ogni contatto con la stampa. Il blackout di internet e il controllo governativo rende difficile anche per le agenzie stampa verificare la situazione, considerato che gli osservatori dell’Unione Africana e della Comunità dell’Africa orientale non hanno rilasciato dichiarazioni, mentre lo statunitense Tibor Nagy, sottosegretario di Stato per gli Affari Africani, ha parlato di «processo elettorale fondamentalmente viziato», citando casi di violenze, arresti indiscriminati e brogli. La Commissione elettorale annuncerà i risultati definitivi in serata.
Beniamino Franceschini
“President Yoweri Museveni of Uganda, speaking at the London Summit on Family Planning” by DFID – UK Department for International Development is licensed under CC BY-SA