Le recensioni del Caffè – Giornalista e saggista, fondatore nel 2009 dell’agenzia editoriale China files, Simone Pieranni conosce bene le lunghe e intricate vicende del potere del Partito comunista cinese. Con la sua ultima fatica, il saggio edito per Manifesto libri nel 2013 dal titolo “Il nuovo sogno cinese”, cerca di raccontare gli anni complicati del passaggio del testimone dall’amministrazione Hu-Wen a quella Xi-Li, avvenuto non senza turbolenze, misteri e manovre sotto banco.
La vicenda di Bo Xilai, uno dei “principini” e governatore della municipalitĂ di Chongqing, è l’esempio piĂą significativo del magma ribollente che scorre sotto la superficie politica cinese, forse il caso politico piĂą eclatante dalla repressione di venticinque anni fa in Piazza Tiananmen. Allo stesso tempo la lotta alla corruzione, sostenuta con vigore da Xi Jinping subito dopo la sua elezione, la volontĂ di colpire “le tigri e le mosche”, senza esclusione di colpi, e il coinvolgimento di Zhou Yongkang, ex membro del Comitato Centrale del Partito comunista cinese, hanno rappresentato una situazione interna al partito fluida, in mutamento.
Pieranni si sofferma in particolare sulle figure centrali della Cina del Diciottesimo Congresso del Partito comunista cinese, lo shibada, che hanno lavorato a un grande compromesso:il vecchio Jiang Zemin, il Presidente uscente Hu Jintao e il nuovo numero uno della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping. La transizione del 2012 è avvenuta grazie a questi tre uomini e le rispettive “correnti” interne al Partito, legate, come afferma l’autore, piĂą da legami di affinitĂ famigliari, storiche e di amicizia che da differenze politiche evidenti. Il confronto tra principini, populisti, membri del clan di Shanghai e della trasversale “cricca di Qinghua” ha partorito un Politburo che cercherĂ di garantire la stabilitĂ , la crescita economica e il mantenimento del ruolo centrale del Partito nel sistema politico cinese. La minaccia rappresentata dalla “nuova Sinistra”, uscita sconfitta con il processo a Bo Xilai, sembra allontanata, così come i possibili nemici interni di Xi Jinping.
Il nuovo Presidente, che ricopre le tre piĂą importanti cariche del paese, può così mettere in pratica e implementare lo slogan del “Sogno cinese“, e la Cina può riguadagnare secondo l’ottica dei suoi leader e della sua classe dirigente, il posto che le spetta nello scacchiere mondiale.  Tuttavia senza riforme e senza un preciso progetto che lo sostenga, il Sogno cinese rischia di trasformarsi in un incubo. Il cammino di Xi sarĂ ostacolato da problemi che sono cresciuti nei decenni scorsi, e che rischiano di esplodere in futuro se non affrontati in modo drastico e determinato. Problemi che Pieranni descrive nella seconda parte del saggio, prendendo in esame una lunga serie di tematiche che ha affrontato piĂą volte in passato in diversi articoli pubblicati per China files.
Partendo dalla tematica della censura del web, attraverso il Grande Firewall cinese o il Kung fu Net, fino ad arrivare al fenomeno dell’esercito dei 50 cents, Pieranni compie un’analisi delle possibili future spine nel fianco ai progetti di sviluppo e crescita dei dirigenti cinesi. Oltre al web, nel testo vengono descritti gli scioperi dei lavoratori dell’azienda Foxconn e della Sony, ma anche le proteste nelle piccole e medie aziende cinesi che non salgono alla ribalta delle cronache occidentali, il fenomeno dell’urbanizzazione, l’inquinamento delle acque e dell’aria, il problema dell’hukou, o permesso di soggiorno, il travaglio dei neolaureati che ogni anno affrontano il mondo del lavoro.
Lo slogan di “Sogno cinese” rischia di rimanere vuoto, indefinito e nebuloso se Xi Jinping non si impegnerĂ a fondo nell’affrontare le grandi contraddizioni che la “Terra di mezzo” cela al suo interno, spesso nascoste dai dati economici roboanti o dalle dichiarazioni di facciata dei leader. Come sottolinea Pieranni le sfide future di Xi Jinping e di tutti i membri del Comitato centrale del Partito comunista cinese sono enormi, così come è grande la speranza, in tutti i cinesi, che il Sogno cinese possa portare uno sviluppo sostenibile, una vita piĂą agiata e, lasciato alle spalle il secolo delle umiliazioni, la Cina posso dialogare con le altre potenze mondiali sullo stesso piano.
 Leggere quindi “Il nuovo sogno cinese” può introdurci nelle complessitĂ della “Terra di mezzo”, fornendoci una base da cui partire per conoscere piĂą a fondo il paese che sarĂ protagonista dei prossimi decenni. Un paese in transizione, membro di un sistema internazionale in mutamento, in un mondo che cambia a un ritmo forsennato.
 Marco Bonaglia