In 3 sorsi – Nel 2020 la pandemia di Covid-19 si è abbattuta sul Giappone. Nonostante un numero relativamente basso di morti, il Paese è stato costretto a posticipare le Olimpiadi e a combattere una delle peggiori crisi economiche degli ultimi anni.
1. I NUMERI DELLA PANDEMIA IN GIAPPONE
Per la prima volta dal 2009 il PIL giapponese ha subito una contrazione, scendendo del 4,8% a fine 2020 a causa dell’attuale pandemia di Covid-19. Nonostante il numero dei morti dall’inizio della pandemia sia fortunatamente basso (ad oggi circa 7.100), il Governo di Tokyo non intende abbassare la guardia. Il momento peggiore è stato sicuramente quello trascorso durante la passata primavera, quando l’allora Primo Ministro Shinzo Abe dichiarò lo stato di emergenza, provocando un brusco calo del PIL del 7,8%. Per cercare di arginare con successo la diffusione del virus, il Governo chiuse temporaneamente alcuni luoghi pubblici, come ad esempio le scuole, per poi gradualmente attenuare le forme di contenimento, e senza di fatto porre mai nessun tipo di lockdown totale, come molti altri Paesi.
Embed from Getty ImagesFig. 1 – Una donna protesta contro le Olimpiadi di Tokyo 2020, 12 febbraio 2021. Molti giapponesi sono contrari allo svolgersi dei Giochi la prossima estate
2. I DUBBI DEL GOVERNO E LA RIPRESA ECONOMICA
Nonostante la situazione fosse sotto controllo rispetto a diversi Paesi occidentali, come visto in precedenza, era molto importante per il Governo di Tokyo non aggravare una delle crisi peggiori nella storia giapponese recente. L’esecutivo guidato prima da Abe e poi da Suga ha quindi adottato rilevanti misure economiche come l’iniziativa “Go to Travel”, lanciata a luglio, che di fatto garantiva lauti rimborsi a coloro che decidevano di viaggiare all’interno del Paese, così da stimolare la ripresa di uno dei settori globalmente più colpiti: il turismo. La somma stimata per questa iniziativa (11,1 miliardi di euro) sembra aver aiutato il settore a non contrarsi eccessivamente, stimolando i cittadini a godersi le bellezze del Paese nonostante il momento difficile. La misura ha però dovuto subire una brusca frenata in numerose città a causa di una ripresa dei contagi nella stagione autunnale. A questo provvedimento se ne aggiungono altri che, a detta del Ministero delle Finanze giapponese (che ha complessivamente stanziato 3mila miliardi di dollari sia per la crisi economica sia per quella finanziaria), sicuramente peseranno in maniera significativa sul bilancio del debito, ma che, d’altra parte, sono stati necessari per evitare licenziamenti di massa e ulteriori problemi.
Embed from Getty ImagesFig. 2 – Un’infermiera viene vaccinata in un ospedale di Chiba, 19 febbraio 2021. La campagna vaccinale in Giappone è appena cominciata e potrebbe durare sino ad autunno inoltrato
3. LE OLIMPIADI SI FARANNO?
Prudentemente, nel marzo 2020 il Governo giapponese ha deciso, dopo numerose esitazioni, di rimandare all’estate 2021 le Olimpiadi di Tokyo, che dovrebbero tenersi dal 23 luglio all’8 agosto. Questo impegno ovviamente – sia per la difficoltĂ nell’organizzazione che per l’attenzione mediatica connessa – ha creato grossi problemi al Governo, che ha investito ingenti somme di denaro per la realizzazione e la promozione dell’evento (tant’è che il Comitato organizzatore, nel rispetto della naturale scadenza temporale, ha deciso di mantenere il nome Tokyo 2020 e non trasformarlo in Tokyo 2021). Nonostante le voci che hanno a piĂą riprese affermato che le Olimpiadi sarebbero state nuovamente annullate o rimandate, il Presidente del Comitato organizzatore Yoshiro Mori (ora sostituito da Seiko Hashimoto) ha affermato che le Olimpiadi avranno luogo a prescindere dall’evoluzione della situazione pandemica. Questa opinione è però in forte contrasto con quella del Governatore della prefettura di Shimane, Tatsuya Maruyama, il quale ha fatto notare quanto possa essere rischioso inaugurare la manifestazione, al netto del fatto che il Giappone è stato uno degli ultimi grandi Paesi a iniziare le vaccinazioni anti-Covid, e che con grande probabilitĂ questo evento potrebbe essere un grosso rischio per la nazione e i suoi abitanti. D’altro canto il Comitato Olimpico Internazionale ha dichiarato, attraverso una nota sul proprio sito, che nessuna delle parti coinvolte, nĂ© il Governo giapponese, nĂ© il Comitato stesso, hanno intenzione di annullare o posticipare ulteriormente l’evento. SarĂ necessario osservare dunque con cura quali saranno le future decisioni del Governo nipponico in merito.
Niccolò Ellena
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