Le esportazioni cinesi, nonostante la crisi economica, resistono e conquistano fette sempre maggiori di mercato. Le statistiche in uscita nei prossimi giorni forniranno la spiegazione di questo trend
Immagine di copertina tratta da "Economist.com"
– Saranno pubblicate martedì 11 gennaio statistiche ufficiali in merito al commercio estero cinese. I dati dovrebbero rivelare che lo stock di esportazioni del mese di dicembre 2009 sono state più alte rispetto allo stesso mese del 2008, dopo un anno di declino misurato nell’ordine del 17%. Tuttavia Pechino risulta premiata rispetto alle altre potenze, dato che è riuscita a mitigare gli effetti della crisi economica. Il segreto principale risiede nell’estrema competitività delle proprie merci, legata ai bassi salari e al basso valore dello yuan, la valuta locale. Nemmeno il viaggio di Obama in Cina è servito per convincere le autorità locali ad apprezzare la moneta, il cui valore è giudicato da anni troppo basso dagli analisti internazionali.
– Sabato 16 gennaio l’Ucraina andrà alle urne per eleggere il suo nuovo Presidente. L’attuale leader, Viktor Yushenko, si farà da parte e i principali candidati alla successione sono la sua “erede” politica, Yulia Tymoshenko, esponente del partito “arancione” filoeuropeo, e Viktor Yanukovich, oppositore sconfitto nella precedente tornata elettorale e vicino alle posizioni russe. Il risultato è incerto, ma rispecchierà comunque un Paese diviso sostanzialmente in due: la parte occidentale tendenzialmente volenterosa di integrarsi nell’Unione Europea e di emanciparsi dalla dipendenza dalla Russia, e quella orientale più legata alle posizioni di Mosca.
– Si svolge domenica 17 in Cile l’atteso ballottaggio elettorale tra i candidati alla Presidenza: per la Concertación, coalizione di centrosinistra, si presenta Eduardo Frei, mentre per il centrodestra corre il miliardario Sebastián Piñera. Quest’ultimo, che ha vinto il primo turno con una solida maggioranza relativa (più del 40%), è favorito alla vittoria finale: pare infatti che i voti degli elettori di Marco Enríquez-Ominami, l’outsider del Partido Socialista che ha ottenuto il 20%, si divideranno tra i due candidati e non confluiranno tutti per il candidato di centrosinistra.
La Redazione
