Editoriale– Con una serie di interviste a cadenza mensile, questa rubrica promossa dal Caffè Geopolitico andrĂ ad analizzare le dinamiche del processo di radicalizzazione, della realtĂ dei foreign fighters e dei returnees per riuscire a meglio comprendere la natura di questi fenomeni e quali siano gli strumenti a nostra disposizione per prevenirli.
Il terrorismo di matrice jihadista è, oggi piĂą che mai, una minaccia incombente non solo per l’area MENA e l’Africa sub-sahariana, ma anche per l’Occidente e il mondo nella sua totalitĂ . Quando si parla di terrorismo ci si dimentica spesso la sua natura di fenomeno umano e che, dietro le sue motivazioni politiche ed economiche, ci sono uomini e donne che abbracciano questo modus vivendi fino ad arrivare a compiere gesti estremi in nome del loro credo.
La radicalizzazione è un processo lento e complesso che avviene per motivazioni diverse a seconda del soggetto che sceglie di percorrere questa via. Oggi ci ritroviamo non solo a dover contrastare e prevenire questo fenomeno, ma anche a dover affrontare minacce e tendenze nuove, come quelle dei foreign fighters e dei returnees. Non soltanto coloro che decidono di sposare questa ideologia e partire, ma anche quelli che, una volta addestrati, ritornano. Il terrorismo di matrice islamica è in continuo cambiamento ed esige risposte nuove, nuove modalità di prevenzione che possono avvenire soltanto tramite la conoscenza profonda e concreta di queste dinamiche.
Lo scopo di questa rubrica è di far luce sugli aspetti più complessi e spinosi di queste tematiche, per riuscire a comprendere il jihadismo nella sua interezza e stimolare riflessioni partendo dall’elemento umano. Nelle interviste che andremo a proporre ascolteremo testimonianze e racconti di coloro che hanno studiato il terrorismo e che cercano continuamente di decifrarlo per riuscire a trovare una soluzione. Noi andremo ad ascoltarli al fine di comprendere le infinite sfaccettature di un fenomeno così complesso.
Il primo appuntamento della rubrica “Over Jihad” sarĂ il prossimo 22 marzo insieme al fotografo e reporter Gabriele Micalizzi.
Marta Madotto & Alessandro Natali