Il Caffè Geopolitico ha organizzato insieme agli amici dell'Associazione “Carla Crippa”, attiva in Bolivia con progetti di cooperazione, una serata per discutere degli equilibri economici, politici e sociali della regione sudamericana. L'incontro si è svolto lunedì 16 aprile a Seregno e ha avuto un buon riscontro in termini di partecipazione e di gradimento
IL DECENNIO DEL SUDAMERICA? – I prossimi anni vedranno un ulteriore mutamento dello scenario geopolitico globale: all'interno di questo processo, il Sudamerica potrà giocare un ruolo da protagonista? Se ne è parlato lunedì 16 aprile a Seregno, nel corso di una conferenza organizzata dal “Caffè Geopolitico” in collaborazione con l'Associazione “Carla Crippa”, che dal 1995 finanzia e sostiene diversi progetti in Bolivia, in particolare nei Dipartimenti di Cochabamba e Santa Cruz: progetti di potabilizzazione dell’acqua nelle comunità andine, un centro per bambini di strada ed uno per disabili, una falegnameria per ex detenuti, una scuola di restauro, borse di studio e tanti altri interventi.
Alberto Rossi e Davide Tentori, rispettivamente Presidente e Vicepresidente dell'Associazione Culturale “Il Caffè Geopolitico”, hanno fatto viaggiare idealmente per una sera gli spettatori in lungo e in largo per il continente sudamericano, tracciandone gli equilibri geopolitici attuali e formulando prospettive per gli anni che verranno.
Le parole di Eduardo Galeano, scrittore uruguaiano noto per il suo impegno sociale, che denunciano lo sfruttamento a cui la regione latinoamericana è stata soggetta per secoli, sono servite per introdurre la relazione e per sottolineare come, da alcuni anni, la tendenza si sia invertita. Il Sudamerica, oggi, è una regione in grande fermento non soltanto economico ma anche politico e sociale, che sta prendendo consapevolezza di sé e controllo sulle proprie enormi ricchezze naturali ed umane, seppur ancora tra mille problemi legati alla povertà e alla disuguaglianza. “Non solo Brasile”, dunque: oltre alla grande potenza globale (il Brasile è ormai la sesta economia mondiale), anche Argentina, Cile, Colombia potranno giocare un ruolo da protagonisti nei prossimi anni.
UN ESITO POSITIVO – La serata era anche un “esperimento” per il gruppo del “Caffè”, che per la prima volta si è misurato con un incontro pubblico gestito interamente in prima persona (la prima iniziativa di questo genere era stata la presentazione del libro “Repubblica Impopolare Cinese”, in collaborazione con la Fondazione Italia-Cina e con la partecipazione dell'autore, il giornalista Fabio Cavalera). Si può dire che l'esperimento…sia riuscito: non soltanto per il buon riscontro in termini di pubblico intervenuto, ma anche per i giudizi positivi raccolti da chi ha assistito. Gente che non è “addetta ai lavori” nel campo dell'analisi delle relazioni internazionali, ma che si è sentita coinvolta durante la conferenza. Del resto, la mission del Caffè Geopolitico è proprio questa: riuscire a parlare di esteri in maniera professionale ma poco accademica, con un linguaggio accessibile a tutti. Un altro piccolo mattoncino, dunque, nel progetto che stiamo costruendo. Grazie a tutti coloro che sono intervenuti lunedì sera e agli amici dell'Associazione “Carla Crippa”, con cui abbiamo instaurato un bel rapporto di collaborazione reciproca. La Redazione [email protected]