Miscela Strategica – Il prossimo settembre Londra ospiterà l’edizione 2015 di DSEI, uno dei principali e più attesi eventi del settore difesa, al quale, per la prima volta, parteciperà anche Il Caffè.
Il cospicuo numero di eventi internazionali di settore fissati per il 2015 rende l’anno in corso particolarmente ricco per il comparto difesa e sicurezza.
Come già visto descrivendo l’edizione 2015 dell’International Paris Air Show tenutosi a Le Bourget, tali saloni – oltre a rappresentare un catalizzatore per accordi e compravendite tra i Paesi partecipanti – consentono di analizzare lo stato dell’arte dell’industria degli armamenti e di coglierne le principali tendenze ed evoluzioni.
PERCHÉ DSEI? – L’edizione 2015 di DSEI (Defence Security and Equipment International, precedentemente Defence Systems and Equipment International), che avrà luogo a Londra dal 15 al 18 settembre prossimi, è stata definita come la più grande di sempre: 1.500 espositori provenienti da 120 Paesi, più di quaranta padiglioni internazionali, esposizioni statiche e dimostrazioni dal vivo, il tutto all’interno di un percorso che mette insieme vari settori – terrestre, pilotaggio remoto, navale, aereo, sicurezza e forze speciali, innovazioni mediche e altre tecnologie.
La parte espositiva è completata da una serie di conferenze tenute da esperti del settore militare e di quello industriale e finalizzate a fare il punto sulle evoluzioni dottrinali e tecnologiche per le singole aree già citate. Innovazione per il 2015 è l’introduzione di un intero ciclo di seminari dedicato alle partnership globali (e focalizzato anche sui mercati emergenti), suddiviso in tre macroaree geografiche – Europa e Nord America; America Latina, Medio Oriente e Africa; Asia Pacifico – seguite da una sezione dedicata alle esportazioni.
Video 1 – Il Contrammiraglio Williams, intervistato a Le Bourget, presenta l’edizione 2015 di DSEI
OCCASIONE PER IL CAFFÈ – Luogo di incontro di piccole e medie imprese del settore, grandi gruppi industriali e delegazioni governative, DSEI rappresenta un evento chiave per il comparto difesa, ma anche una rilevante vetrina internazionale.
Per la prima volta Il Caffè parteciperà a una simile manifestazione, e cercherà di condividerne quanto più possibile con i propri lettori attraverso:
- i social media, con informazioni quasi in tempo reale sugli aspetti più rilevanti dell’evento;
- articoli in formato In 3 sorsi focalizzati sui contenuti principali delle diverse giornate – dai seminari alle dimostrazioni dal vivo, passando, quando possibili, per approfondimenti specifici.
La presenza a Londra verrà utilizzata per cogliere e descrivere lo stato dell’arte per le varie aree afferenti al settore difesa, ma anche per evidenziare gli elementi di tipo geopolitico che emergeranno durante il salone.
E, sempre per tenere alto lo spirito del Caffè e per portarne avanti gli scopi, si tenterà di ottimizzare la prima partecipazione ad un evento di settore per diffondere, sia a livello nazionale che a livello internazionale, il “brand Caffè” e la nostra passione per il “fare cultura degli esteri” e per la trattazione dei più rilevanti temi internazionali.

LA PICCOLA E MEDIA IMPRESA ITALIANA – Il salone accoglie sia “colossi” della difesa, sia aziende di dimensioni inferiori, che tuttavia esprimono grande vivacità imprenditoriale e competenza. Si parla spesso di piccola e media impresa italiana come uno dei motori del Paese, e ciò è vero anche per il settore difesa. Cosa hanno da dire le imprese di questa dimensione che espongono a Londra? Ma soprattutto, la loro produzione e il loro successo hanno lo stesso tipo di relazione diretta con gli scenari internazionali e la politica estera tipica della grande industria?
Il Caffè Geopolitico, approfittando della presenza in loco, ha deciso di sviluppare, con il consueto approccio analitico, la risposta a queste domande.
La crisi in Ucraina, le tensioni nel Baltico, l’instabilità nel Mediterraneo e i conflitti mediorientali, ma anche le sfide del terrorismo interno e internazionale, influenzano l’intero settore: maggiori ordinativi per alcuni prodotti piuttosto che per altri, ricerca e sviluppo di nuove soluzioni per Governi e organizzazioni internazionali per citare solo alcuni esempi. Le scelte di politica estera influenzano la produzione delle grandi imprese, le quali, a loro volta, cercano di proporre le loro soluzioni come le più rispondenti ai requisiti primari. In questo le aziende di dimensione più piccola hanno minore influenza. Eppure diverse realtà italiane riescono comunque a primeggiare perché magari propongono prodotti di nicchia altamente versatili oppure ad alto contenuto tecnologico di cui difficilmente si può fare a meno, mentre discorso a parte meriterebbero i subcontractors (maggiormente vincolate alle commesse dei “grandi”).
Il rapporto di dipendenza o indipendenza da queste dinamiche sarà l’oggetto della nostra ricerca, e vedremo di esplorarlo proprio partendo da un salone nel quale le piccole e medie imprese italiane sono presenti perché contano.
Giulia Tilenni
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Un chicco in più
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Foto: TT Electronics-IMS