Il Primo Ministro dell’Estonia si è dimesso. Si va verso un nuovo Governo che potrebbe cambiare i rapporti del Paese verso la NATO e la Russia
Essendo stato battuto 63-28 durante un voto di fiducia in Parlamento, il Primo Ministro estone ha rassegnato le proprie dimissioni.
Il Governo Roivas (esponente del Partito riformista) si era insediato nel 2015 grazie all’appoggio dei Socialdemocratici e dei partiti Pro-Patria e Res Publica. Proprio i partiti di coalizione avevano recentemente chiesto le dimissioni del Premier, adducendo come motivazione il calo della fiducia sul programma di riforme economiche. Sebbene la politica interna sia stata alla base di questa dimissione, la politica estera – e nello specifico le relazioni con Mosca – avrà un’influenza sul nuovo Governo estone. I sei partiti presenti nel Paese baltico (che conta 1,3 milioni di abitanti), infatti, hanno iniziato le consultazioni per la formazione di un nuovo Governo. I Socialdemocratici – partito che sembra candidato a guidare il nuovo Esecutivo – hanno proposto la formazione di una coalizione con il Partito di centro, storicamente filorusso (e rappresentativo dei numerosi russofoni che vivono nel Paese, circa 300.000). Sebbene siano subito arrivate rassicurazioni rispetto al mantenimento dell’attuale postura del Paese rispetto alla NATO e al vicino russo, bisognerà vedere se il futuro Governo, in base alla sua composizione, rimarrà effettivamente di questo avviso.
Giulia TilenniÂ
Foto di copertina di Alexander Annenkov Rilasciata su Flickr con licenza Attribution License