Ristretto – Jesús Santrich, storico leader delle Ex Farc, è stato ucciso in territorio venezuelano da un’operazione condotta dall’esercito colombiano lunedì 17 maggio.
Jesús Santrich, uno degli esponenti di spicco delle estinte Forze Armate Rivoluzionarie Colombiane (FARC) è stato ucciso in Venezuela nel corso di un’operazione militare messa in atto dall’esercito colombiano lunedì 17 maggio.
Da diverso tempo il Presidente colombiano Iván Duque sosteneva con convinzione che il Venezuela di Nicolas Maduro stesse offrendo protezione proprio agli esponenti della Segunda Marquetalia, il gruppo armato creato da Santrich e Iván Márquez in seguito al loro rifiuto verso gli accordi di pace stipulati nel 2016 fra le FARC e il Governo colombiano.
L’annuncio della morte del leader è arrivato da un comunicato emesso dai rappresentanti della Segunda Marquetalia, nel quale è stato dichiarato che l’imboscata si sarebbe verificata nel territorio della Serranía del Perijá, una zona tra El Chalet e il villaggio di Los Laureles, all’interno del territorio venezuelano, per ordine diretto dell’arrogante tiranno Iván Duque che “non si salverà dalla rabbia popolare che si è già scatenata”. Il comunicato termina con l’invito diretto a tutti i colombiani di non allentare la lotta fino a quando non sarà sorto un “nuovo Governo del popolo e per il popolo, senza corruzione o ladri dello Stato, come voleva il comandante caduto”.
Giulia Esposito
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