Caffè Ristretto – Sabato 22 maggio alle sette di sera il vulcano Nyiragongo ha eruttato, gettando nel terrore gli abitanti della vicina città di Goma, la capitale della provincia del Nord Kivu nella Repubblica Democratica del Congo.
Il vulcano attivo Nyiragongo situato a circa 20 chilometri dal Parco Nazionale del Virunga è una delle attrazioni turistiche del Paese, ma sabato sera si è risvegliato cogliendo di sorpresa i due milioni di cittadini di Goma, che terrorizzati hanno abbandonato le loro case prima ancora che le Autorità statali ordinassero l’evacuazione. Questa non è la prima eruzione del Nyiragongo. Nel 1976 il vulcano aveva causato più di 600 vittime e nel 2002 c’erano state 300mila persone sfollate e 200 decedute. Sapendo di vivere nei pressi del vulcano più pericoloso del mondo, i cittadini chiedono a gran voce spiegazioni ai funzionari statali e agli scienziati sul perché non sono stati preventivamente avvisati di una possibile esplosione. Alcuni membri dell’Osservatorio del Vulcano Goma (OVG) denunciano le difficoltà che stanno avendo nell’attività di monitoraggio da quando la Banca Mondiale ha tagliato i fondi per il programma, con l’accusa di corruzione e malagestione. Da domenica il fiume di lava si è fermato, risparmiando la parte est della città di Goma, e molti cittadini sono tornati alle loro case. Al momento il bilancio è di quindici vittime e 8mila sfollati nel vicino Ruanda. Le Autorità invitano alla calma e il generale Ndima, Governatore militare della Provincia, dichiara che la situazione è sotto controllo. La Missione ONU nella Repubblica Democratica del Congo (MONUSCO) e il Governo centrale stanno organizzando l’assistenza alla popolazione. Fortunatamente non si è registrato alcun fenomeno sismico in seguito all’eruzione, ma il contesto rimane incerto e preoccupante. Interi quartieri sono stati distrutti e persiste il blackout. Nel caos generale si sono verificati molti furti e tentativi di fuga da parte di detenuti. Inoltre si deve ricordare che il Presidente Tshisekedi ha di recente dichiarato lo stato d’assedio nelle province del Nord Kivu e dell’Ituri al fine di debellare i numerosi gruppi armati che operano sul territorio. La popolazione stremata invoca l’attenzione del Governo centrale e aiuti umanitari per affrontare la catastrofe.
Alessandra De Martini
“Nyiragongo volcano” by Ninara31 is licensed under CC BY