In rete, negli ambiti jihadisti, negli ultimi giorni gira questo messaggio, che dovrebbe essere l’ultimo audio messaggio di Ayman al Zawahiri, leader in carica del nucleo centrale di al Qaeda. In attesa di verifiche circa l’attendibilitĂ , esso comunque solleva alcuni aspetti che sono effettivamente rilevanti per la dialettica del gruppo.
Il discorso è stato diffuso pochi giorno dopo il messaggio audio di al Baghdadi, sintomo del fatto che tra le due compagini jihadiste esiste una forte competizione anche sotto il punto di vista mediatico. Inoltre l’audio messaggio, pubblicato dal canale ufficiale del gruppo – As Sahab Media –, giunge in un contesto di incontri diplomatici che saranno determinanti per pianificare le prossime mosse sull’importante scacchiere siriano.
Questi i punti fondamentali del discorso intitolato “Noi vi combatteremo finchĂ© non ci saranno piĂą persecuzioni”:
- celebrazione degli attentati dell’11/09 acclamati come “momento spartiacque nel risveglio del Jihad mondiale” poichĂ© hanno focalizzato l’attenzione dell’Ummah sulla natura del suo vero nemico;
- elogio al defunto leader di al Qaeda, Osama bin Laden, riconosciuto come precursore sul cammino del Jihad e visionario nell’intendere il Jihad globale e non limitato geograficamente;
- elogio della figura del defunto mullah Omar, definito come “bandiera del Jihad”;
- aspra critica alle “Primavere Arabe”, il cui piĂą grande fallimento è stato il non riuscire ad instaurare la Sharia nei Paesi dove si sono verificate;
- invito finale a perseguire la via tracciata dal “principe” Osama bin Laden: colpire i “leader dei miscredenti” prima – gli USA – e nel mentre perseguire l’attacco ai “regimi clienti” di Washington.
Nell’audio messaggio non è stata menzionata la questione del Myanmar, ma cresce sensibilmente l’attenzione del gruppo sulla Cina e sul problema del Xinjiang.
Fig. 1 – Immagine di presentazione del video messaggio diffusa da As Sahab Media
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