Pechino sta dando priorità allo sviluppo dell’economia circolare della Cina, con la pianificazione di obiettivi di massimizzazione dell’utilizzo delle risorse e del ciclo di vita dei prodotti. Questi avranno conseguenze dirette per le aziende impegnate nel settore manifatturiero e creeranno nuove opportunità di mercato per le imprese green.
La Cina ha recentemente pubblicato un nuovo piano pluriennale per lo sviluppo dell’economia circolare del Paese con la speranza di aumentare l’efficienza delle risorse, stimolare l’innovazione e rispettare gli impegni climatici. Il 7 luglio 2021 la National Development and Reform Commission ha emesso il Development Plan for the Circular Economy nel 14° Periodo di Pianificazione Quinquennale (il “Piano”). Il Piano, che copre il più lungo periodo del 14° piano quinquennale 2021-25, mira a sviluppare l’economia circolare attraverso varie iniziative come la promozione del riciclaggio, della rigenerazione, la progettazione di prodotti verdi e le risorse rinnovabili.
Che cos’è un’economia circolare?
L’economia circolare è un modello economico che sottolinea l’importanza della massimizzazione dell’uso delle risorse e del ciclo di vita dei prodotti, con un’enfasi sull’integrazione di queste preoccupazioni nella fase di progettazione del prodotto. Questo si trova in contrasto con l’“economia lineare” nella quale le risorse vengono estratte per la realizzazione di prodotti monouso o di prodotti che, dopo l’utilizzo, vengono eliminati.
Obiettivi sostenibili della Cina
Lo sviluppo dell’economia circolare – ora priorità nazionale per il periodo 2021-25 – sarà importante, per la Cina, per ripulire l’ambiente, rispondere agli obiettivi internazionali sul clima ed incoraggiare l’innovazione green. L’economia circolare avrà un impatto virtuale su tutte le aziende in affari con la Cina, ma in particolar modo sui produttori che utilizzano risorse per la produzione, creando scarti. Il Piano prevede anche di aumentare le opportunità per le aziende impegnate in settori come il green tech, il trattamento dei rifiuti e le tecnologie legate al riciclo.
Obiettivi dell’economia circolare cinese per il 2025
Il Piano contiene una serie di obiettivi che la Cina deve raggiungere entro la fine del 14° Piano Quinquennale, nel 2025. Entro quel termine il Paese dovrebbe avere implementato totalmente il metodo di produzione circolare, avendo promosso ampiamente la tecnologia e la produzione green, e avendo migliorato in modo significativo l’utilizzo delle risorse. La Cina, inoltre, dovrebbe avere consolidato le basi della sua economia circolare, migliorato il suo sistema di riciclo delle risorse per coprire l’intero Paese ed aumentato l’uso delle energie rinnovabili. Il Piano definisce inoltre una serie di obiettivi numerici difficili da raggiungere per il governo entro il 2025. Essi includono:
- Aumento della produttivitĂ delle risorse del 20% rispetto ai livelli del 2020.
- Riduzione del consumo energetico e idrico, per unitĂ di PIL, rispettivamente del 13,5% e del 16% rispetto ai livelli del 2020.
- Raggiungimento di un tasso di utilizzo dell’86% degli steli di coltura, del 60% dei rifiuti solidi misti e del 60 per cento degli scarti dell’edilizia.
- Utilizzo di 60 milioni di tonnellate di carta da macero e di 320 milioni di tonnellate di rottami d’acciaio.
- Produzione di 20 milioni di tonnellate di metalli non ferrosi riciclati.
- Aumento a 5 trilioni di RMB (773 miliardi di dollari) del valore della produzione dell’industria del riciclaggio delle risorse.
Principali attività della Cina per la realizzazione di un’economia circolare
Al di lĂ degli obiettivi di sviluppo, il Piano elenca tre attivitĂ da svolgere nel corso del periodo. Questi interventi rappresentano in gran parte le direttive che le amminsitrazioni regionali dovranno interpretare ed attuare in base alla situazione locale. Le principali attivitĂ sono elencate di seguito.
Costruire un sistema industriale di riciclaggio delle risorse e migliorare l’efficienza di utilizzo delle risorse
- Promuovere la progettazione verde dei prodotti, compreso il miglioramento delle politiche di progettazione green, le linee guida e la classificazione;
- Rafforzare la produzione pulita, anche attraverso revisioni obbligatorie e volontarie, accelerare l’innovazione e il miglioramento della produzione pulita e stabilire incentivi e sanzioni;
- Promuovere l’economia circolare nei parchi industriali, compreso l’incoraggiamento di un maggiore utilizzo delle risorse, la costruzione di fabbriche green e la creazione di parchi dimostrativi eco-industriali;
- Rafforzare l’utilizzo globale delle risorse, anche promuovendo l’estrazione e l’utilizzo efficiente delle risorse, aumentando la ricerca e lo sviluppo nell’utilizzo di scarti vari, e usando materiali riutilizzabili in settori come il ripristino ecologico, i materiali da costruzione verde e l’ingegneria dei trasporti; e
- Promuovere il co-trattamento di rifiuti urbani anche migliorando i meccanismi politici e gli standard normativi, sviluppando metodi di pagamento orientati al mercato, il trattamento dei rifiuti e coordinando lo smaltimento dei rifiuti organici di basso valore.
Creazione di un sistema di riciclaggio di materiali di scarto e promuovere una societĂ orientata al riciclaggio
- Migliorare la rete di riciclaggio dei materiali di scarto, anche integrando gli impianti di riciclaggio nella pianificazione del territorio, standardizzando la creazione del sistema di reti di riciclaggio e migliorando le reti di riciclaggio rurali sulla base delle condizioni locali;
- Migliorare il livello di lavorazione ed utilizzo delle risorse rinnovabili, anche sviluppando un distretto del settore delle risorse rinnovabili, standardizzando il riciclaggio di prodotti vari, come per i prodotti elettronici ed i rottami di veicoli, ed aumentando la supervisione normativa ambientale;
- Standardizzare lo sviluppo del mercato dei prodotti di seconda mano, compreso il miglioramento delle leggi e dei regolamenti pertinenti, incoraggiando il commercio su internet ed aumentando la regolamentazione dei mercati offline; e
- Promuovere lo sviluppo del settore della rigenerazione, anche in settori come i ricambi auto, le macchine da costruzione, la robotica e altre.
Intensificare lo sviluppo dell’economia circolare agricola e stabilire una produzione agricola circolare
- Potenziare l’utilizzo di rifiuti forestali ed agricoli, inclusi prodotti come paglia, letame ed altri rifiuti forestali;
- Potenziare il riciclaggio di rifiuti agricoli, anche facendo partecipare gli agricoltori al riciclaggio, costruendo impianti di riciclaggio nei villaggi e creando impianti regionali di smaltimento e utilizzo dei rifiuti; e
- Promuovere un modello di sviluppo circolare per l’agricoltura anche attraverso la creazione di consorzi industriali di agricoltura ecologica, incoraggiando l’uso dell’energia pulita ed integrando processi agricoli eterogenei.
Altri progetti mirati in parallelo con il Piano
Oltre a queste importanti funzioni, il Piano descrive diversi progetti più limitati o mirati da portare a termine entro il 2025. Questi progetti sono generalmente più specifici settorialmente e riguardano settori come l’automobile, l’elettronica, l’e-commerce e la logistica. Il Piano impegna ad intervenire sui seguenti progetti:
- Creazione di un sistema di riciclaggio di materiali residui urbani
- Sviluppo parco di riciclaggio
- Utilizzo completo dei rifiuti solidi misti
- Utilizzo delle risorse degli scarti di costruzione
- Tecnologie chiave e innovazione delle attrezzature
- Sviluppo dell’alta qualità per il settore della rigenerazione
- Miglioramento del riciclaggio e dell’utilizzo di rifiuti elettrici e prodotti elettronici
- Gestione del ciclo di vita dei veicoli
- Controllo dell’inquinamento da plastica
- Promozione di imballaggi verdi per la spedizione e la logistica
- Riciclaggio di batterie usate
Oltre a questi interventi, il Piano prevede il rafforzamento dell’ambiente legale e regolamentare e l’applicazione delle politiche. Nello specifico, richiede di migliorare le leggi, i regolamenti e gli standard riguardanti l’economia circolare, la raccolta delle statistiche, il supporto finanziario e fiscale e il controllo settoriale.
Gli ambiziosi obiettivi della Cina per il clima
Il Piano rappresenta una componente importante della più ampia strategia cinese sul clima in quanto il governo reputa prioritario lo sviluppo di un ambiente più pulito dopo decenni di rapida crescita economica. A settembre 2020, il Presidente cinese Xi Jinping ha annunciato che la Cina toccherà il picco delle emissioni di carbone prima del 2030 e diventerà carbon neutral prima del 2060. Raggiungere questi obiettivi richiederà una trasformazione a livello di società e di economia, considerato che la Cina, nel 2019, ha emesso il 27% dei gas serra del mondo e ha la maggior capacità di carbone installata rispetto a tutto il resto del mondo. I politici cinesi sperano che il Piano contribuirà a questa trasformazione, insieme ad altre politiche di cambiamento climatico ed ambientale, compreso il 14° Piano Quinquennale. Detto ciò, nonostante il Piano presenti un’ampia serie di priorità per lo sviluppo dell’economia circolare, la formazione delle politiche interne per raggiungere questi obiettivi rimarrà a carico delle amministrazioni regionali. Di conseguenza, gli investitori esteri dovranno mantenersi aggiornati sui prossimi annunci politici delle giurisdizioni in cui operano, nel corso della messa in opera, da parte dei governi locali, degli interventi previsti dal Piano.
a cura di Jacopo Genovese
Questo articolo è stato pubblicato per la prima volta da China Briefing, edito da Dezan Shira & Associates, Partner del Caffè Geopolitico per l’Asia. Lo studio assiste gli investitori stranieri in tutta l’Asia e ha uffici in Cina, Hong Kong, Vietnam, Singapore, Indonesia, Thailandia, Malesia, Filippine, Russia e India. Si prega di contattare [email protected] o di visitare il sito web all’indirizzo www.dezshira.com.