In 3 sorsi – L’Expo2020 rappresenta una grande opportunità per il Continente africano per intavolare nuove collaborazioni commerciali con gli altri Paesi della piattaforma internazionale. Accordi importanti sono stati firmati nei rispettivi padiglioni africani e durante il Global Business Forum Africa.
AFRICA PRESENTE!
Alla sua 170esima edizione, quest’anno l’Expo è un evento ancora più allettante del solito. Non solo perché costituisce un’opportunità di incontro per tutti i Paesi del mondo dopo il lungo periodo di digital work a causa della pandemia, ma anche perché è la prima volta che viene organizzato nella regione Medio Oriente-Nord Africa (MENA) e che tutti i Paesi africani sono presenti. L’Unione Africana (UA) infatti ha un proprio padiglione collocato nel Distretto delle opportunità dell’Esposizione, a testimonianza della voglia di rinascita del Continente. I Paesi africani desiderano mostrare i progressi raggiunti in ambito commerciale e tecnologico, la loro storia e soprattutto le tante opportunità di investimenti sul proprio territorio per i partner esteri. I rappresentanti sono concordi nel descrivere l’Africa come un continente in evoluzione, attivo nei dialoghi multilaterali e in cerca di nuove opportunità: una realtà variegata che differisce da quella stereotipata e onnipresente sui media che la vuole in crisi, sempre alla ricerca di finanziamenti e di aiuti umanitari. L’UA è inoltre protagonista di appuntamenti in altri stand, tra cui quello dell’Italia, che ha organizzato l’evento “Nuove Frontiere dell’Energia, Infrastrutture e Trasformazione digitale in Africa”, per rafforzare la collaborazione tra la Penisola, i Paesi del Golfo e l’UA nell’ambito tecnologico ed energetico. Il titolo dell’Expo quest’anno è “Connecting Minds, Creating Future” ed è in piena sintonia con le aspirazioni dell’Agenda 2063 africana, che prevede grandi innovazioni e riforme nel settore agricolo, sanitario, dei trasporti e della tecnologia. Tuttavia, come sottolineato da Giuseppe Mistretta, direttore agli Affari dell’Africa Subsahariana del Ministero degli Esteri italiano, bisogna rispettare i tempi del Continente nero, favorendo i progetti di sviluppo e non limitandosi a sfruttare le sue risorse.
Embed from Getty ImagesFig. 1 – Esibizione al Padiglione delle Opportunità
AFRICA UNION PAVILION
Un tripudio di musiche, vesti colorate ed eventi accoglie i visitatori del padiglione dell’Unione Africana a Dubai e subito si viene assorbiti dall’entusiasmo di questi Paesi che stanno crescendo e chiedono a gran voce un ruolo più significativo nella piattaforma internazionale. Il padiglione è diviso in tre zone. Nella prima viene raccontata la storia del Continente africano, ma non con le solite note scolastiche, bensì attraverso gli occhi dei fondatori dell’Organizzazione dell’Unione Africana. Nella seconda tappa vengono presentate le aspirazioni dei Paesi ed è spiegato come si è evoluta la loro cooperazione. Infine la terza zona è quella più divertente e interattiva poiché si entra nel vivo della cultura africana. Ogni Stato espone una propria peculiarità: ad esempio in Etiopia si può provare il super-grano, in Costa d’Avorio il celebre cacao, in Kenya le noci di croton, in Angola si ammirano i caratteristici disegni con la sabbia e nella Repubblica Democratica del Congo si balla trascinati dai ritmi locali. In questo clima di festa non mancano le discussioni di importanti affari, come nei casi dell’Uganda (che ha firmato accordi per 650milioni di dollari per lo sviluppo dell’economia), della Nigeria e dell’Egitto, che hanno trovato i finanziamenti per sviluppare delle iniziative nazionali nel settore dei trasporti e dell’educazione. Particolare rilievo viene dato alle donne, che stanno conquistando sempre più il mercato africano delle start up.
Embed from Getty ImagesFig. 2 – Un’immagine dal padiglione africano
IL GLOBAL BUSINESS FORUM AFRICA
Nella cornice dell’Esposizione si è svolta il 13 e 14 ottobre la sessione del Global Business Forum dedicata all’Africa. L’evento – che è stato anticipato dal meeting nell’area italiana su energia e tecnologia – si è tenuto nel Padiglione della Terra, la sezione più grande: è stato infatti necessario molto spazio per accogliere i numerosi partecipanti in piena sicurezza. Al Global Business Forum Africa erano presenti i leader africani al completo, più di tremila funzionari governativi e i rappresentanti commerciali di 91 Paesi per discutere delle nuove opportunità lavorative per i giovani africani nell’era post–pandemica, rafforzare i legami con la regione MENA e l’Unione Europea e sottolineare il successo che rappresenta l’African Continental Free Trade Agreement, entrato in vigore a inizio anno, che sancisce di fatto la nascita dell’area di libero scambio più grande al mondo. Durante il Forum il Dubai Chamber ha pubblicato un rapporto che espone tutte le possibilità di investimento nell’Africa Subsahariana per i Paesi del Consiglio del Golfo e che è utile anche ai Paesi occidentali.
Alessandra De Martini
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