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Stati Uniti e Germania: tra vecchi e nuovi dissapori

In 3 sorsi – La questione dei rapporti tra Stati Uniti e Unione Europea emerge con profonda attualità, in particolare con riferimento alla Germania della Cancelliera Merkel, soprattutto in merito alla sua politica commerciale. Vediamone i dettagli.
1. TENSIONI IN ATTO

I rapporti tra Stati Uniti e Germania sono da tempo tesi a causa della politica commerciale adottata da Berlino. In particolare, l’attuale Presidenza di Donald Trump ha intimato di ridurre l’enorme surplus commerciale detenuto da Berlino e, quindi, la grande differenza esistente tra esportazioni e importazioni. Il nocciolo della questione riguarda perciò l’impatto degli equilibri economici e non solo tra i vari Paesi dell’Unione Europea e i maggiori partners commerciali, tra cui gli Stati Uniti. Questi ultimi, in virtù dello slogan “America First” cui si accompagna la postura protezionistica, cifra distintiva della campagna elettorale e elemento rilevante della politica estera di Trump, hanno aspramente criticato la politica commerciale tedesca rispetto alla quale Washington ha registrato un deficit di 64 miliardi di dollari nel 2017. Ancora, secondo alcuni economisti, senza la Germania gli USA sarebbero in saldo positivo nei confronti dell’Europa. D’altra parte, la Cancelliera Merkel difende il surplus tedesco.

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Fig. 1 – I due leader a confronto 

2. IL VERTICE DELLA NATO

In occasione del summit biennale della NATO, svoltosi tra l’11 e il 12 luglio di quest’anno, non sono mancate le critiche del Presidente statunitense verso i partners europei. L’accusa principale era quella di non condividere il fardello delle spese militari dell’organizzazione. In particolare, si è scagliato verso le consistenti performances economiche della Germania invitandola a fare di piĂą nel settore della difesa, così come verso gli altri Paesi appartenenti alla NATO, al fine di destinarvi il prefissato 2% del PIL e di incrementare man mano tale cifra per arrivare al 4%. Le accuse verso Berlino non si sono fermate qui. “La Germania è totalmente controllata dalla Russia”: questa l’affermazione di Trump in merito alla dipendenza tedesca dal gas naturale russo e al progetto “Nord Stream 2”, di grande importanza a livello economico e geopolitico. In aggiunta, il Presidente ha dichiarato che, nonostante gli USA proteggano Paesi come Germania e Francia dalla Russia, questi siglino accordi sui gasdotti versando miliardi di dollari nelle casse russe, andando contro gli interessi statunitensi. D’altra parte, Merkel ha dichiarato di assumere le proprie scelte energetiche in totale autonomia. In tal modo ha inteso prendere le distanze dal discorso di Trump che sembra considerare, tra l’altro, la Germania un competitor sullo scenario internazionale.

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Fig. 2 – Merkel e Trump durante il summit NATO

3. L’UE IN QUANTO “SFIDANTE” STATUNITENSE

Guardando piĂą ad ampio spettro la vicenda tra Stati Uniti e Germania, bisogna considerare che quest’ultima risulta essere un Paese rilevante all’interno dell’Unione Europea. L’approccio e la retorica di Washington si spiegavano (e si spiegano) alla luce di un fattore importante:  si trattava di evitare che l’Unione Europea costituisse (e costituisca) un contrappeso agli Stati Uniti sul palcoscenico mondiale. In effetti, secondo la riflessione dello studioso Charles Kupchan, su The Atlantic “lo sfidante statunitense di breve periodo è l’UE”. Se da una parte Washington accoglieva con favore il progetto di integrazione europea, fondamentale per la stabilitĂ  del continente, dall’altra temeva che fosse possibile un’aggregazione di forze destinata a minare l’importanza commerciale globale statunitense. Quindi, alla luce di quest’ultimo punto si possono comprendere le iniziative USA, pur sempre nella cornice dell’Alleanza Atlantica, fattore non trascurabile che unisce le due sponde dell’Atlantico.

Marta Annalisa Savino

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Marta Annalisa Savino
Marta Annalisa Savino

Laureata magistrale in “Relazioni internazionali” presso l’UniversitĂ  degli Studi di Milano, appassionata di viaggi, scrittura, geopolitica e lingue: inglese, francese e spagnolo. Ne “Il CaffĂ© geopolitico” si occupa di Nord America e in particolare di Stati Uniti

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