In 3 sorsi – Il 26 marzo si terranno le votazioni per il rinnovo del Parlamento maltese. A poche settimane qual è la situazione politica del Paese?
1. IL CONTESTO POLITICO
Tipico esempio di bipolarismo, le elezioni di Malta vedranno fronteggiarsi il Partito nazionalista e il Partito laburista. Per quest’ultimo, accreditato dai sondaggi al primo posto con più del 45 % del consenso, in caso di vittoria sarebbe la terza legislatura consecutiva con la maggioranza assoluta al Parlamento. Nell’attuale legislatura, infatti, sui 65 membri dell’unica camera del Parlamento maltese, 37 seggi sono occupati da esponenti laburisti.
Divenuto Capo del Governo nel 2020, a seguito delle dimissione del collega Joseph Muscat per lo scandalo legato all’omicidio della giornalista Galizia, l’attuale Primo Ministro e leader del Partito laburista Robert Abela ha basato la campagna elettorale su temi come l’incremento degli investimenti nel settore green, la riduzione del carico fiscale per le imprese e le sovvenzioni per studenti e pensionati.
Il rivale Partito nazionalista guidato da Bernard Grech, seppure indicato nei sondaggi in crescita al 30%, non attraversa un buon momento. Dopo 25 anni di Governo i nazionalisti hanno perso il potere nel 2013 con continue lotte interne e cambi di leadership.
Fig. 1 – Robert Abela, Primo Ministro e leader del Partito laburista maltese
2. L’ IMPORTANZA DI MALTA
Situata a soli 80 chilometri dalle coste siciliane, l’isola di Malta è uno dei Paesi più piccoli al Mondo e più densamente popolati. Rinomata meta turistica, Malta non è importante solo dal punto di vista storico e strategico, ma anche da quello geopolitico. La sua vicinanza all’Europa e all’Africa la rende uno snodo al centro del Mar Mediterraneo, vitale per le rotte commerciali e centrale in merito alla questione immigrazione.
Nella gestione dei migranti che cercano di raggiungere l’Unione Europea sovente si sono verificati momenti di tensione tra Roma e La Valletta. Motivo che spinge a seguire con particolare attenzione le imminenti votazioni maltesi. Tema dei migranti che sarò affrontato da Papa Bergoglio, che proprio una settimana dopo le elezioni visiterà l’isola. Evento importante per la politica di La Valletta, visto che era da più di venti anni che un Pontefice non si recava in visita ufficiale a Malta.
Altro fattore di interesse per seguire le elezioni riguarderĂ infine la composizione anagrafica dell’elettorato. Infatti, a seguito di una recente riforma, saranno chiamati per la prima volta al voto i 16enni maltesi. Aspetto da non trascurare per l’esito finale, visto l’incremento numerico dell’elettorato.
Fig. 2 – Roberta Metsola (Partito nazionalista maltese) è la terza donna eletta Presidente del Parlamento Europeo
3. LE RELAZIONI CON L’ UNIONE EUROPEA
Con soli 400mila abitanti, Malta è una delle nazioni con il più alto grado di consenso nei confronti dell’appartenenza all’Unione. Nelle scorse votazioni europee del 2019, il 73% dei maltesi si è recato alle urne, contro la media UE del 50,7%.
All’interno del Parlamento Europeo sono 6 i deputati maltesi presenti – 4 del gruppo socialisti e democratici (S&D) e 6 del gruppo dei popolari (PPE). Gruppo dei popolari al cui interno troviamo Roberta Metsola (Partito nazionalista maltese), che a gennaio è stata eletta con 458 voti favorevoli Presidente del Parlamento Europeo, diventando così la più giovane nella storia dell’Istituzione a ricoprire questo ruolo.
Nonostante sia il Paese più piccolo dell’Unione Europea, nelle ultime settimane, in concomitanza con l’escalation bellica tra Russia e Ucraina, Malta è salita alla ribalta delle cronache per la questione dei cosiddetti passaporti d’oro. Infatti dal 2014, con il Governo Muscat, è possibile per gli investitori stranieri extracomunitari acquistare la cittadinanza maltese a fronte di un importante investimento finanziario nell’Isola. Con il Trattato di Maastricht acquisire la cittadinanza nazionale significa acquisire anche la cittadinanza europea, con una serie di diritti e doveri che vengono assicurati anche negli altri Stati membri.
A seguito delle pressioni della Commissione, Malta ha deciso di stoppare la concessione dei “passaporti d’oro”, assicurando comunque che nessuno degli oligarchi russi inseriti nelle liste delle sanzioni dell’UE abbia ottenuto la cittadinanza. Un tema, quello della cittadinanza “facile”, che sarà centrale negli ultimi giorni di campagna elettorale.
Le elezioni di Malta saranno quindi da seguire con molta attenzione. Nonostante la sua dimensione ridotta, La Valletta, per la sua posizione geografica, è uno degli attori fondamentali per alcune tematiche centrali nell’agenda politica comunitaria, tra cui l’immigrazione.
Luca Rosati
Immagine in evidenza: “La Valletta” by Gabriele Tudico is marked with CC BY-NC-SA 2.0