Ristretto – Dopo l’approvazione in Senato dell’accordo con il FMI, l’Argentina sembra divisa, così come la maggioranza peronista del Frente de Todos: quale futuro è dunque alle porte?
Il 17 marzo, dopo un dibattito di nove ore, il Senato Argentino ha approvato l’accordo sul debito con il Fondo Monetario Internazionale (FMI). L’intesa prevede la messa in atto di manovre macroeconomiche per contrastare l’aumento dell’inflazione e rifinanziare il debito. Il prestito da 45 miliardi di dollari predisposto dal FMI dovrà essere restituito entro il 2034. Nonostante il Ministro dell’Economia, Martin Guzman, parli di un accordo “radicalmente differente” da quelli precedenti, in Avenida de Mayo si sono radunati centinaia di manifestanti, guidati da sindacati e sinistra, in disaccordo con la liquidazione dei debiti. La crepa delle proteste sembra celare una frattura più profonda che questo accordo ha aperto nella società argentina, ma anche nella maggioranza peronista. Simbolica, in tal senso, è stata la scelta della Presidente del Senato e vicepresidente della Repubblica, Cristina Kirchner, di lasciare l’aula durante la votazione dopo mesi di silenzio sull’accordo. Infatti, da lungo tempo, le tensioni tra il Presidente Alberto Fernández e Cristina Kirchner sembrano crescere intorno alla sempre più distante visione sul futuro argentino. Le scelte della Casa Rosada su temi come la lotta all’inflazione e al caro bollette intaccano, infatti, le rendite di potere della vicepresidente, basate su piani sociali a fondo perduto. I venti di lotta fratricida interna al peronismo sembrerebbero spingere Fernández verso l’opposizione, che nonostante il sostegno alla maggioranza nell’accordo con il FMI sembra però già proiettata alle presidenziali dell’anno venturo. L’Argentina si troverà dunque nelle prossime settimane a dover scegliere quale strada intraprendere per il futuro, sul quale, oltre all’ipoteca economica, peserà anche la nuova conformazione dell’ordine mondiale che una guerra “lontana” sembra profilare. In momenti di transizione così delicati a pagare le spese dei conflitti di potere, che si stanno configurando, saranno soprattutto donne e uomini argentini.
Marco Martino
“O Presidente Alberto Fernandez da Argentina e a vice Cristina Kirchner durante festa na capital depois da posse (Foto: Frente Todos/Fotos PĂşblicas)” by Brasil de Fato is marked with CC BY-NC-SA 2.0.