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Le relazioni tra Filippine e Stati Uniti ricominciano da Marcos Jr.

In 3 sorsiLa recente elezione di Marcos Jr. ha permesso la ripresa di rapporti strategici tra Stati Uniti e Filippine. Manila si trova quindi a ricercare un compromesso tra la risoluzione di dispute territoriali, e il mantenimento di buoni rapporti sia con Washington sia con Pechino.

1. MARCOS JR. E BIDEN PONGONO LE BASI A NEW YORK

Il 22 settembre, a pochi mesi dall’insediamento al Governo, il Presidente delle Filippine Ferdinand “Bongbong” Marcos Jr. ha incontrato a New York l’omonimo statunitense Joe Biden. Il vertice, avvenuto in concomitanza con le sessioni dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, rappresenta un nuovo inizio per le relazioni bilaterali tra i due Paesi: l’obiettivo primario è stato quello di mettere da parte i dissidi passati e rafforzare le relazioni in materia di sicurezza, in risposta alla crescente potenza cinese in Asia orientale. Prima dell’incontro bilaterale, si è tenuta una conferenza sui temi e le criticitĂ  da affrontare, in cui Biden ha affermato che il rapporto duraturo tra Stati Uniti e Filippine, sebbene sia in passato incorso in momenti difficili, è di fondamentale importanza in materia di ricostruzione post-pandemica, energie rinnovabili e sicurezza. In particolare il tema sicurezza si riferisce alle controversie legate alla libera navigazione e al sorvolo delle acque internazionali nel Mar Cinese Meridionale che negli ultimi tempi sono state motivo di forti preoccupazioni per la regione Asia-Pacifico.

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Fig. 1 – Il Presidente delle Filippine Ferdinand Marcos Jr. e quello degli Stati Uniti Joe Biden durante il loro incontro a New York, 22 settembre 2022

2. RISCHIO ESCALATION TRA FILIPPINE, USA E CINA

Il 3 ottobre le Forze Armate di Stati Uniti e Filippine hanno annunciato l’inizio delle esercitazioni navali congiunte Kamandag, acronimo filippino di “cooperazione dei guerrieri del mare.” Le esercitazioni, a cui per la prima volta ha partecipato anche personale militare giapponese e sudcoreano, mirano a rafforzare la cooperazione nella conduzione di operazioni tattiche combinate, sia in risposta a disastri e per assistenza umanitaria, sia per il miglioramento della capacitĂ  reattiva durante operazioni speciali e di difesa costiera. La posizione cinese nei confronti di Taiwan allarma le nazioni che circondano il Mar Cinese Meridionale, con Pechino che rivendica la sovranitĂ  su quasi tutto il mare, mentre Filippine, Vietnam, Malesia e Brunei, i Paesi ASEAN coinvolti nella disputa, si oppongono alla revisione degli attuali confini. In relazione al crescente clima di tensione che si respira nella regione, queste esercitazioni congiunte potrebbero finire per essere un ulteriore elemento destabilizzante. Recentemente la Corea del Nord, alleato della Cina, ha infatti lanciato numerosi missili, in risposta al dispiegamento nell’area della portaerei statunitense Ronald Reagan e alle esercitazioni militari congiunte tra Corea del Sud e Stati Uniti. Pyongyang percepisce tali mosse come “estremamente provocatorie e minacciose”, denunciando il loro impatto negativo per la situazione regionale.

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Fig. 2 – Manifestazione a Manila per commemorare il sesto anniversario della sentenza della Corte permanente di arbitrato dell’Aja che ha rigettato le pretese territoriali della Cina nel Mar Cinese Meridionale, 12 luglio 2022

3. SVOLTA A FAVORE DEGLI STATI UNITI?

La storica alleanza tra Filippine e Stati Uniti, l’ultima nazione ad aver colonizzato l’arcipelago prima della sua indipendenza, sembra essere tornata nell’agenda presidenziale grazie alla recente elezione di Marcos Jr. L’ostilitĂ  nei confronti di Washington, perdurata durante il mandato dell’ormai ex Presidente Duterte, sta venendo meno, ma senza mettere in discussione i vantaggiosi rapporti economici con la Cina. Prima di assumere l’incarico, Marcos ha infatti descritto la relazione tra Filippine e Cina in termini paragonabili a quella tra Filippine e Stati Uniti. Le Filippine sono un alleato chiave, in particolar modo nel caso in cui Washington decidesse di intervenire militarmente a difesa di Taiwan, ipotesi confermata da Biden nel tentativo di chiarire la posizione statunitense sull’isola ancora ambigua. L’arcipelago filippino fungerebbe quindi da base strategica. Tuttavia il Paese sarebbe coinvolto in un conflitto che si distanzia dai suoi interessi primari e dalle proprie dispute territoriali. L’approccio di Marcos Jr. volto a conciliare la vicinanza cinese e l’alleanza statunitense segnala quindi avversione nello schierare il Paese totalmente a favore di una sola potenza: il fine ultimo di Manila è quello di raggiungere una politica estera indipendente, per il mantenimento di rapporti pacifici con i vicini e i partner, evitando di essere trascinati in controversie tra superpotenze.

Alessia Sauda

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Perchè è importante

  • A fine settembre il Presidente delle Filippine Ferdinand Marcos Jr. si è incontrato con quello degli Stati Uniti Joe Biden a New York, con l’obiettivo di rilanciare le relazioni bilaterali dopo le turbolenze dell’era Duterte.
  • Poco dopo i due Paesi hanno annunciato le esercitazioni navali congiunte Kamandag, che si svolgono in un contesto regionale molto teso a causa anche dei recenti lanci missilistici nordcoreani.
  • Nonostante l’incontro con Biden, Marcos Jr. vuole evitare un allineamento troppo forte con Washington e preservare i vantaggiosi rapporti economici costruiti con la Cina negli anni scorsi.

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Alessia Sauda
Alessia Sauda

Classe 1995, laureata in Lingue Orientali a Ca’ Foscari e International Studies and Diplomacy alla School of Oriental and African Studies, Londra. Da sempre appassionata di geopolitica e Asia, ho trascorso parte dei miei studi universitari in Corea del Sud. Al momento studio Relazioni Internazionali e collaboro con una ONG che si occupa di tutela dei diritti dell’infanzia nelle Filippine e in India.

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