Analisi – Madrid non è esente dai problemi che stanno colpendo il resto dell’UE. Ma un’economia dinamica e un ruolo geopolitico piĂą centrale stanno aumentando l’importanza internazionale del Paese.
L’ECONOMIA SPAGNOLA E LE RECENTI RIFORME
I dati economici spagnoli mostrano un tasso di disoccupazione al 12,5% e un’inflazione al 10,5% (per fare un confronto in Italia il tasso di disoccupazione è al 7,8% e l’inflazione all’8,4%). Nonostante ciò, secondo l’ultimo rapporto OCSE la Spagna è il Paese con il maggiore tasso di crescita del PIL tra i grandi europei con stime del 4,4% nel 2022 e 1,5% nel 2023 (contro una media dell’eurozona rispettivamente del 3,0% e dello 0,3%).
Recentemente il Governo spagnolo è stato molto attivo legislativamente, varando una serie di riforme tra cui la più importante è sicuramente quella che prevede l’incremento del salario minimo legale a €1.166,7 lordi mensili. Questa non è stata però esente da critiche. Il Banco de España ha pubblicato un report nel quale ha analizzato l’impatto che il precedente aumento del SMI (salario minimo) ha avuto sull’occupazione e ha concluso che aveva generato una perdita media di circa 139mila posti di lavoro. Il report si concentra però esclusivamente sugli effetti che un aumento del SMI ha nel mercato del lavoro, senza considerare tutti gli altri. In generale infatti un aumento del SMI permette di redistribuire il reddito verso i settori più poveri, sostiene il potere d’acquisto in contesti di elevata inflazione e aumenta la domanda aggregata, favorendo la crescita. D’altro canto però un SMI troppo elevato incrementa i costi delle imprese (che quindi non possono reinvestire i profitti creando occupazione), riduce la competitività delle esportazioni e delle imprese (spingendole a delocalizzare in Paesi con salari più bassi) e aumenta l’inflazione a lungo termine.
Il Governo spagnolo è stato anche molto attivo sul fronte dei diritti civili, rendendo dapprima la Spagna il settimo Paese al mondo a legalizzare l’eutanasia (nel giugno 2021) e in seguito emanando la “ley del solo sĂ es sĂ” (agosto 2022) che elimina la distinzione tra abuso e violenza sessuale, riconoscendo qualsiasi tipo di interazione come violenza sessista a meno di aver “espresso chiaramente la volontĂ della persona”.
Fig. 1 – La strada piĂą famosa della Spagna (Gran Via, Madrid)
IL NUOVO RUOLO GEOPOLITICO
Essendo un Paese di confine, la Spagna è soggetta agli stessi problemi di immigrazione illegale che affliggono gli Stati del Sud Europa. Nell’estate 2018 i Governi italiano (Conte I) e maltese respinsero più volte diverse navi ONG (tra cui le famose Aquarius e Open Arms) che trasportavano migranti salvati in mare. In un contesto di forte tensione geopolitica, il Governo spagnolo si distinse a livello internazionale per la sua solidarietà , offrendo in più occasioni attracco alle navi operanti nel Mediterraneo ed evitando diverse crisi umanitarie.
Ma i principali problemi migratori della Spagna si concentrano nella frontiera con il Marocco. Le exclavi spagnole di Ceuta e Melilla (città spagnole situate nel territorio marocchino) rappresentano l’unico confine terrestre tra Africa e Unione Europea e sono per questo un punto cruciale della politica estera comunitaria. Uno degli episodi più sanguinosi della storia del confine si è verificato nel giugno di quest’anno, quando più di 2mila migranti (per lo più provenienti dal Sudan) hanno provato a scavalcare le recinzioni fortificate che circondano la città di Melilla. La dura repressione messa in atto dalle Autorità marocchine, in collaborazione con quelle spagnole, causò svariati morti e la richiesta da parte di vari attori internazionali di un’indagine indipendente su quanto accaduto. Secondo Human Rights Watch infatti, circa 500 migranti riuscirono a entrare a Melilla, ma la maggior parte di essi fu respinta e rispedita in Marocco senza alcuna garanzia procedurale e senza alcuna possibilità di richiedere asilo. Questa pratica viola il diritto internazionale e quello della Unione Europea.
Nello stesso periodo un’altra rottura diplomatica si è verificata con l’Algeria, a seguito della formalizzazione da parte del Presidente spagnolo Sánchez dell’appoggio alla proposta marocchina di autonomia del Sahara Occidentale. L’Algeria ritiene inaccettabile il cambiamento della posizione storica della Spagna sulla sovranità del Sahara Occidentale (ex colonia spagnola) e ha deciso di sospendere le relazioni commerciali con Madrid. Ciò ha costretto la Spagna a ridurre la propria dipendenza dall’importazione di gas algerino (che da febbraio non è più il suo principale fornitore), rivolgendo le sue attenzioni principalmente verso Stati Uniti e Russia.
Proprio l’invasione Russa in Ucraina ha permesso di evidenziare ancora una volta il nuovo ruolo geopolitica della Spagna. Questa infatti è stata uno dei primi Paesi europei a reagire all’aumento del gas quando, soltanto qualche settimana dopo l’invasione, il Presidente spagnolo Sánchez si è accordato con quello portoghese Costa per richiedere all’UE l’introduzione di un tetto al prezzo del gas (price cap). Così, nel giugno 2022 la Commissione Europea ha approvato la proposta di Spagna e Portogallo, permettendo ai due Paesi iberici di derogare alle normative europee sugli aiuti di Stato con un pacchetto di €8,4 miliardi volto a ridurre i prezzi dell’elettricità .
Fig. 2 – Polizia spagnola pattuglia la fortificata recinzione che circonda l’exclave di Melilla
LA TERZA POTENZA EUROPEA
Le azioni appena descritte stanno permettendo alla Spagna di giocare un ruolo chiave in vari settori all’interno dell’UE. L’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea ha lasciato un vuoto di potere di cui l’Italia (principale indiziata ad affiancare Germania e Francia) non è stata in grado di approfittare, a causa della sua forte instabilità politica. La Spagna di Sánchez si è invece distinta cambiando la storica postura da Paese accondiscendente a Paese leader e portatore di nuovi temi nell’agenda Europea, tra cui la lotta per il cambiamento climatico e l’Assicurazione di Disoccupazione Europea. La crescente rilevanza spagnola è stata suggellata anche a livello mondiale dal Summit NATO 2022 tenutosi a giugno a Madrid, summit che ha stabilito le linee strategiche dell’organizzazione per i prossimi 10 anni e la strategia di difesa nel fianco est dell’alleanza (con anche l’invito formale di adesione per Finlandia e Svezia). Durante il meeting la Spagna si è fatta portatrice dei temi riguardanti la sicurezza regionale del sud Europa, con riferimento particolare alle migrazioni provenienti dall’Africa, ai gruppi islamisti nel Sahel e ai mercenari russi operanti nella regione.
Per concludere, la forte crescita economica e un atteggiamento più intraprendente sui temi geopolitici stanno facendo emergere la Spagna come nuovo attore chiave a livello internazionale. L’instabilità politica italiana potrebbe portare la Spagna ad affermarsi come terza potenza europea e a giocare un ruolo di importanza sempre maggiore a livello di decisioni nell’Unione Europea.
Danilo Bianco
“Pedro Sánchez: We must protect Europe, so Europe can protect its citizens” by European Parliament is licensed under CC BY