Ristretto – Le elezioni regionali in Baviera vedono il forte calo della CSU, al 37,5% nella sua roccaforte (ma dovrebbe comunque essere il perno del prossimo governo regionale), e dell’SPD, quinto partito e sotto il 10%.
I centristi e l’estrema destra di AfD guadagnano invece voti e seggi, ma il vero exploit viene messo a segno dai Verdi, che, con circa il 18%, sono secondo partito. Il voto ha riflessi nazionali e, in una certa misura, europei. Infatti la CSU, attualmente al governo a Berlino insieme alla “sorella” CDU e all’SPD, aveva impostato la propria campagna elettorale su una più netta distinzione tra i due partiti che compongono il centrodestra tedesco, soprattutto sul tema dell’immigrazione. Il leader della CSU e Ministro degli Interni tedesco, Horst Seehofer, ha scelto la linea dura, anche a costo di scontrarsi con la cancelliera Angela Merkel. L’obiettivo è (o forse è meglio dire era) quello di non perdere voti a destra, soprattutto verso AfD. Questa strategia non ha tuttavia impedito un forte calo della CSU, che ha conseguito uno dei peggiori risultati dal dopoguerra. Il voto regionale in Baviera mostra comunque come la grande coalizione a Berlino stia indebolendo i suoi componenti (conservatori e socialdemocratici) nel resto del Paese, a vantaggio dei Verdi e dell’AfD.
Davide Lorenzini
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