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Relazioni Russia-Armenia: รจ il mandato dโ€™arresto a Putin lโ€™ago della bilancia?

In 3 sorsi โ€“ I rapporti tra Erevan e Mosca non sono mai stati cosรฌ tesi dal 2015, anno dellโ€™entrata dellโ€™Armenia nellโ€™Unione Economica Euroasiatica (UEE). Lโ€™Armenia, che vive ormai da tempo in una condizione di insoddisfazione ed incertezza nei confronti della Russia, ha lanciato diversi โ€œguanti di sfidaโ€ che stanno provocando lโ€™irritazione del Cremlino. Il futuro delle relazioni fra la Russia e lโ€™Armenia dipenderร  molto da quanto deciderร  questโ€™ultima in merito alla ratificazione dello statuto della Corte Penale Internazionale.

1. UNO SGUARDO ALLE ULTIME FASI DELLE RELAZIONI RUSSO-ARMENE

Le relazioni tra Russia e Armenia stanno seguendo una traiettoria discendente e potrebbero deteriorarsi ulteriormente nella seconda metร  dell’anno. Nel 2022, durante lโ€™ennesima fase critica del conflitto tra Armenia e Azerbaijan per il controllo del Nagorno-Karabakh, il mancato supporto dell’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (CSTO) alle incursioni azere sul territorio armeno ha contribuito a far crescere nella leadership del Paese un profondo senso di sfiducia nei confronti del Cremlino.

Nel frattempo, l’Unione Europea รจ intervenuta autorizzando una missione di monitoraggio in Armenia. Questa operazione ha avuto un impatto limitato in termini pratici, ma una notevole rilevanza simbolica per lโ€™Armenia, che lโ€™ha interpretata non solo come un segnale di maggiore interesse da parte di attori esterni verso le sue questioni, ma anche come un’opportunitร  di uscire dall’isolamento strategico causato dallโ€™allontanamento del suo partner ed alleato militare storico, al momento troppo impegnato sul fronte ucraino. La Russia, d’altra parte, non ha apprezzato l’accoglienza riservata dallโ€™Armenia alla missione UE e ha lanciato una serie di manovre coercitive ai danni di Erevan.

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Fig 1 – Nikol Pashinyan e Vladimir Putin durante un summit dell’Unione Economica Eurasiatica (UEE) nel 2018

2. EREVAN SFIDA MOSCA: TRA ESERCITAZIONI MILITARI E IL MANDATO DI ARRESTO A PUTIN

Due questioni cruciali stanno attualmente mettendo a rischio la salute delle relazioni bilaterali russo-armene. La prima riguarda la presunta decisione presa dall’Armenia di partecipare, dopo aver cancellato lโ€™impegno con la CSTO, all’esercitazione NATO “Defender 2023”, iniziata il 22 aprile. Partecipazione che รจ stata perรฒ smentita dalle autoritร  militari armene nelle settimane precedenti alla sua partenza.

La seconda si colloca sullo sfondo del recente mandato dโ€™arresto per Putin emesso dalla Corte Penale Internazionale dellโ€™Aja. I membri del partito del leader Armeno Nikol Pashinyan hanno infatti espresso lโ€™intenzione di ratificare lo Statuto di Roma. Lโ€™iniziativa renderebbe valida la sentenza elaborata dalla Corte Penale Internazionale, rendendo di fatto lโ€™Armenia un Paese non abilitato allโ€™asilo politico qualora Vladimir Putin dovesse essere costretto a lasciare la Russia. รˆ rappresentativa di questa svolta la dichiarazione del Parlamentare armeno Gagik Melkonyan, il quale ha invitato Putin a โ€œrimanere a casa suaโ€ se vuole evitare lโ€™arresto.

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Fig 2 – Putin qualche giorno fa durante un incontro al Gran Palazzo del Cremlino. Il Presidente russo ha ricevuto un mandato d’arresto lo scorso 17 marzo

3. LA REPLICA DI MOSCA E POTENZIALI SCENARI FUTURI

La risposta alle mosse armene di Mosca non ha tardato ad arrivare. Come ritorsione, il Governo russo ha preso provvedimenti di tipo proibizionistico, vietando le importazioni di prodotti lattiero-caseari provenienti dall’Armenia. La motivazione โ€œufficialeโ€ riguarderebbe il mancato rispetto degli standard igienico-sanitari. Tuttavia, la decisione, arrivata pochi giorni dopo che l’Armenia ha compiuto i primi passi verso la ratifica dello Statuto di Roma, รจ in realtร  associabile a una strategia di cui la Russia usufruisce per “punire” i Paesi che non rispettano la propria linea, giร  osservata in passato.

Alla luce dei recenti cambiamenti che vedono lโ€™Armenia piรน risoluta a concludere un trattato di pace con lโ€™Azerbaijan, la Russia si trova dunque a giocare una partita molto delicata nel Caucaso Meridionale. Ciรฒ nonostante, va tenuto conto di come lโ€™Armenia continuerร  ad essere fortemente dipendente dallโ€™economia e dal settore militare russo. Lโ€™imprescindibilitร  della Russia come partner soprattutto economico rende improbabile che si concretizzi la ratifica dello Statuto da parte armena. Inoltre, rappresentanti delle istituzioni armene hanno giร  dichiarato che non arresteranno il Presidente russo neanche in caso di ratifica.

In conclusione, sebbene Erevan abbia voluto reagire prontamente alla delusione per un supporto militare russo che non รจ mai arrivato, per il momento non sembra intenzionata a compiere quella mossa decisiva che potrebbe definitivamente rompere lโ€™equilibrio giร  precario sul quale le sue relazioni con la Russia si trovano. Le conseguenze di ulteriori embarghi e altre forme di coercizione sarebbero troppo importanti per la fragile economia armena.

Lorenzo Travelli

Armenian & Russian flags in Gyumri” by Alexanyan is licensed under CC BY-SA

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Perchรจ รจ importante

โ€ข Dal febbraio del 2022, la Russia ha perso il ruolo di principale partner militare dellโ€™Armenia, impegnata โ€œa tempo indeterminatoโ€ nel conflitto col vicino Azerbaijan.
โ€ข La leadership armena, delusa dallโ€™assenza di un vero e proprio supporto militare da parte di Mosca, ha accolto di buon grado il sostegno che i principali attori occidentali le hanno offerto.
โ€ข Le tensioni potrebbero protrarsi nellโ€™eventualitร  che lโ€™Armenia ratifichi lo Statuto di Roma, fondamento giuridico della Corte Penale Internazionale (CPI) che ha recentemente reso pubblico il mandato dโ€™arresto a Vladimir Putin.

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Lorenzo Travelli
Lorenzo Travelli

Nato nel 1995 a Firenze, laureato magistrale al MIREES (East European and Eurasian Studies) dell’Universitร  di Bologna. Da sempre attratto dalla storia e dalla geopolitica, la sua passione per i media digitali e la scrittura lo hanno condotto al mondo della comunicazione, ed oggi si occupa di copywriting e content marketing. Nel tempo libero continua perรฒ ad interessarsi di scenari internazionali, con un particolare focus allโ€™analisi della sua principale area di studi: lo spazio post-sovietico. La sua altra grande passione sono le lingue: parla fluentemente inglese, russo e spagnolo, e prevede di studiarne altre a breve.

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