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La Spagna dal 1° luglio al vertice della UE

In 3 sorsiQuale saranno il programma e il ruolo della Spagna, che si appresta a ricoprire la Presidenza del Consiglio dell’UE? Quali temi e obiettivi saranno perseguiti durante il secondo semestre del 2023?

1. TURBOLENZA INTERNA

Dal 1° luglio 2023 la Spagna assumerà la Presidenza del Consiglio dell’UE per il secondo semestre dell’anno, succedendo alla Svezia. Madrid guiderà il Consiglio per la quinta volta (l’ultima fu nel 2010) in un contesto internazionale estremamente incerto ma cruciale, sia per gli interessi europei sia per quelli spagnoli, a causa della guerra in Ucraina, della pressione inflazionistica, della transizione energetica e della crisi migratoria. La Presidenza assume una chiave ancor più rilevante in quanto a giugno 2024 ci saranno le elezioni europee.
Lo scenario politico interno rappresenta una variabile da monitorare ai fini del raggiungimento degli obiettivi, in quanto la disoccupazione (attualmente al 12,7%), il tasso di inflazione al 4% e il significativo rallentamento della crescita del PIL reale (dal 5,5% su base annua del 2022 all’1,9% del 2023) aumentano la già forte pressione sulle forze di Governo. Il premier Sánchez ha annunciato le dimissioni e indetto nuove elezioni dopo che il Partido Popular di Alberto Núñez Feijóo ha vinto in larga parte del territorio nazionale. Il voto anticipato del prossimo 23 luglio potrebbe influire sul processo decisionale della futura Presidenza del Consiglio dell’UE. Tuttavia il premier ha sminuito le potenziali conseguenze del voto anticipato, dichiarando che “non è la prima volta che si tengono elezioni durante la Presidenza di turno”.

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Fig. 1 – Il Primo Ministro spagnolo Pedro Sánchez

2. I QUATTRO GRANDI TEMI SUL TAVOLO

Durante la Presidenza, Madrid cercherà di perseguire diversi obiettivi chiave per affrontare le sfide attuali del difficile contesto politico ed economico, tra cui i cambiamenti geopolitici, tecnologici e ambientali, provando al contempo a ridurre la dipendenza dell’UE da Paesi terzi in settori strategici. Di fatto la guida spagnola si pone l’obiettivo di intervenire primariamente in 4 macro-ambiti.
Sotto il profilo economico, si proverà a favorire misure a sostegno della ripresa economica e dell’occupazione, con interventi inclusivi e sostenibili. Gli investimenti potrebbero coinvolgere settori determinanti per il futuro quali l’innovazione, la transizione verso un’economia verde e il sostegno alle PMI.
Le politiche migratorie potrebbero essere al centro dell’agenda, anche in considerazione della posizione geografica come Paese di ingresso per i migranti, basata su principi di solidarietà e condivisione tra gli Stati membri.
La terza tematica riguarda il cambiamento climatico e le politiche a favore dell’ambiente, con l’impegno spagnolo per l’implementazione del Green Deal europeo e di politiche a contrasto del cambiamento climatico. Di conseguenza potrebbero essere promossi investimenti in energie rinnovabili, efficienza energetica e transizione verso un’economia più sostenibile.
Da ultimo Madrid guiderà la Presidenza del Consiglio dell’UE, cercando di proiettare la propria influenza sul piano internazionale, con particolare riferimento all’America Latina. In particolare durante il vertice UE-CELAC, che si terrà a Bruxelles del 17 e 18 luglio, Madrid cercherà di riprendere gli accordi commerciali in sospeso con Mercosur, Cile e Messico.

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Fig. 2 – Charles Michel e Ursula von der Leyen, Presidenti del Consiglio e della Commissione Europea

3. LE SFIDE EUROPEE VISTE DA MADRID: ECONOMIA VERDE E DIGITALE

Tra le maggiori sfide che la Presidenza spagnola dovrà affrontare ci sono la reindustrializzazione, la transizione verde, il rafforzamento dell’unità dell’Unione e lo sviluppo tecnologico, primo tra tutti l’intelligenza artificiale. Durante la presentazione della Presidenza, il premier Sánchez ha dichiarato che l’obiettivo è di promuovere la digitalizzazione e la transizione ecologica dell’Europa. La Spagna cercherà di portare uno sviluppo economico prospero, ma anche equo, rafforzando l’unità europea con nuovi strumenti e accordi e, soprattutto, nuovi investimenti per attrarre imprese e capitali da Paesi terzi . La sfida economica di grande rilievo per il futuro riguarda la tassazione minima delle società europee come misura di contrasto all’evasione, senza dimenticare il fondamentale passaggio relativo alla revisione delle regole fiscali del Patto di stabilità, del Quadro Finanziario Pluriennale (QFP 2021-2027) e del sostegno economico (e militare) europeo all’Ucraina.

Riccardo Cima

Prime Minister Sanna Marin ja Spanish Prime Minister Sánchez met in Helsinki 3.3.2023” by FinnishGovernment is licensed under CC BY

Dove si trova

Perchè è importante

  • Sánchez rassicura che il voto anticipato del prossimo 23 luglio non inciderà sul programma della futura Presidenza spagnola del Consiglio dell’UE.
  • Reindustrializzazione, transizione verde, politiche di immigrazione e maggiore unità europea sono le 4 priorità di Madrid.
  • Lo sviluppo economico che Madrid vorrebbe perseguire – prospero ed equo – passa dalla revisione del Patto di Stabilità, del Quadro Finanziario Pluriennale e dal sostegno europeo all’Ucraina.

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