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UE e Cina: economia e diplomazia tra modelli ideologici antitetici

In 3 sorsi – Il viaggio del vicepresidente della Commissione Europea Dombrovskis in Cina fa seguito alle dichiarazioni della Presidente von der Leyen durante il discorso sullo stato dell’UE (SOTEU23) dello scorso 13 settembre. La strategia europea prevede un graduale allontanamento dalla Cina quale fornitore di conduttori e terre rare, senza però compromettere le relazioni diplomatiche e gli scambi commerciali bilaterali con il suo principale partner asiatico.  

1. ECONOMIA E DIPLOMAZIA SULL’ASSE BRUXELLES-PECHINO

Dal punto di viste delle strategie economiche e di sviluppo, l’UE e la Cina si trovano agli antipodi tanto per ragioni ideologiche quanto per modus operandi. L’UE, in qualità di organizzazione ibrida con libera circolazione di merci e mercato unico, ha negli interscambi interni agli Stati membri uno dei propri punti di forza. Tuttavia, l’UE rimane altamente dipendente dalla Cina per ciò che concerne le catene del valore e le componenti chiave come semiconduttori, materie prime e terre rare. La Cina, dunque, si configura come uno dei principali fornitori mondiali di tali componenti, essenziali tanto per la fabbricazione di strumenti quotidiani quali autovetture e dispositivi elettronici quanto per le transizioni ecologica e digitale. Ne deriva uno scenario nel quale mettere in discussione l’interdipendenza dei due attori si rivelerebbe catastrofico tanto per i suddetti quanto per l’equilibrio economico mondiale. Ciononostante, le profonde differenze ideologiche su temi come i diritti umani, la cooperazione allo sviluppo, la guerra in Ucraina e l’ambiente obbligano Bruxelles e Pechino ad una rimodulazione delle proprie relazioni attraverso la diplomazia, fatta anche di compromessi e concessioni.

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2. I VERTICI DI UE E CINA A COLLOQUIO TRA PROMESSE E RICATTI

L’attuale strategia dell’UE non prevede l’interruzione degli scambi con la Cina (“de-coupling”), ma piuttosto il perseguimento una politica di “de-risking”, volta a diminuire la dipendenza energetica dalla Cina migliorando, nel frattempo, la cooperazione bilaterale in altri settori quali la sicurezza, l’interscambio di dati e la gestione della proprietà intellettuale. Contestualmente, la delegazione cinese presente al “High-level Economic Dialogue” (HED), guidata dal vicepremier He Lifeng ha ribadito alla controparte europea la propria volontà di aumentare la quantità di importazioni dai Paesi membri dell’UE, a patto però che Bruxelles non introduca misure protezioniste o indagini nei confronti del governo e delle imprese cinesi, come dichiarato dai vertici UE durante il SOTEU23 lo scorso 13 settembre. Un aumento delle esportazioni verso il mercato cinese consentirebbe all’UE di ridurre il deficit commerciale con la Cina, che attualmente si attesta su un valore negativo di circa 396 miliardi di euro, il più alto della storia secondo alcuni esperti.

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3. IL SUMMIT UE-CINA E LE PROSPETTIVE FUTURE

Il recente viaggio del vicepresidente e commissario europeo Dombrovskis in Cina ha senza dubbio prodotto dei progressi nello status delle relazioni tra UE e Cina. Sebbene gli incontri istituzionali siano stati caratterizzati da cautela e diffidenza, è altrettanto vero come siano serviti agli interlocutori per rendere note le proprie strategie e posizioni riguardo il futuro delle relazioni tra UE e Cina. Pur partendo da basi ideologiche e politiche antitetiche, la Cina e l’UE sono consapevoli della loro importanza reciproca e della necessità di cooperare per raggiungere traguardi comuni, in virtù del loro ruolo di attori primari all’interno del sistema internazionale. Per tali ragioni e per le criticità di varia natura che stanno investendo il pianeta, UE e Cina si sono impegnate a mantenere un dialogo franco ma costruttivo, anche attraverso l’istituzione di gruppi di lavoro bipartisan per risolvere le dispute legate alle barriere commerciali e alle catene valoriali in alcuni settori specifici.

Giorgio Fioravanti

Immagine di copertina: “Two businessman shaking hands in front of flags of European Union and China” by wuestenigel is licensed under CC BY

Dove si trova

Perchè è importante

  • Lo scorso 23 settembre il Vicepresidente della Commissione Europea con delega al Commercio Internazionale, il lettone Valdis Dombrovskis, si è recato in Cina per un viaggio diplomatico incentrato sulle relazioni economiche e commerciali bilaterali tra l’Unione Europea e la Repubblica Popolare Cinese.
  • Il viaggio, con destinazioni Pechino e Shanghai, si inserisce nel quadro di rimodulazione delle relazioni economiche dell’UE con la superpotenza asiatica, il secondo partner economico e commerciale dell’organizzazione.
  • Tra gli obiettivi della missione quello di diminuire le tensioni tra i due attori favorendo al contempo la cooperazione all’interno di un sistema internazionale in continua evoluzione.

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Giorgio Fioravanti
Giorgio Fioravanti

Classe 1997, aspirante diplomatico, nato e cresciuto a Rieti dove ho frequentato il Liceo Classico. La mia carriera universitaria si è svolta interamente a Trento, dove mi sono laureato in European and International Studies. Dopo la laurea ho frequentato con successo un Master in Studi Diplomatici presso la sede di Roma della SIOI. Il posto piĂą curioso in cui ho vissuto è senza dubbio Gibilterra, dove ho anche svolto un periodo di ricerca tesi all’estero. Tra le mie passioni piĂą grandi, naturalmente, la geopolitica ed il caffè.

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