Ristretto – Dopo l’assenso della Corte Costituzionale per la ricandidatura e un consenso che non accenna a diminuire, per Bukele la rielezione sembra solo una formalitĂ .
Il 28 novembre il Presidente in carica di El Salvador, Nayib Bukele, ha annunciato la sospensione dall’incarico per concentrarsi sulla campagna elettorale in vista delle elezioni presidenziali del 2024. Questa decisione non è una mossa isolata, ma arriva al culmine di una serie di passi compiuti dal giovane Presidente con un unico obiettivo: ottenere la riconferma. Nayib Bukele è divenuto Presidente di El Salvador nel 2019 a capo delle Gran Alianza para la Unidad Nacional. Evidente è stato il suo impegno contro la criminalitĂ organizzata, come dimostrato dalla costruzione di una nuova prigione, in grado di contenere fino a 40mila detenuti, caratterizzato perĂ² da arresti arbitrari e assenze di tutele legali per chi viene arrestato. A conferma della tendenza autoritaria nel Paese, c’è la volontĂ di Bukele di presentarsi per un secondo mandato nel 2024, malgrado la Costituzione salvadoregna lo vieti espressamente. Il primo passo è stato rimuovere, nel maggio del 2021, i giudici facenti parte della Corte Costituzionale, incluso il Procuratore Generale, che spesso si erano mossi con inchieste su alcuni Ministri e ordini giudiziari contro Bukele stesso. In seguito l’Assemblea Nazionale, la cui maggioranza sosteneva il Presidente in carica, ha nominato illegalmente i 5 nuovi magistrati componenti la Corte Costituzionale e un nuovo Procuratore Generale, affini a Bukele. Il 3 settembre 2021 la nuova Corte ha reinterpretato la Costituzione, affermando che è possibile candidarsi per un secondo mandato, purchĂ© non si sia esercitato l’incarico nel periodo immediatamente precedente le nuove elezioni, contraddicendo perĂ² l’articolo 152. Quest’ultimo vieta la rielezione di chiunque abbia ricoperto la Presidenza della Repubblica per piĂ¹ di 6 mesi consecutivi “nel periodo immediatamente precedente o negli ultimi 6 mesi prima dell’inizio del mandato presidenziale”. Da qui l’annuncio da parte del Presidente a ottobre 2023, seguito a quello del 2022, della propria ricandidatura alla corsa presidenziale, poi approvata dal Tribunale Elettorale. Questa lunga e discutibile strategia si è poi compiuta con la richiesta formale, avanzata da Bukele al Parlamento, di potersi dimettere dall’incarico di Presidente a partire dal 1° dicembre, al fine di dedicare le proprie energie alla campagna elettorale. Forte del consenso popolare e di un totale assoggettamento del potere giudiziario, la strada di Bukele verso la riconferma sembra essere in discesa, mentre quella della tenuta democratica del Paese sempre piĂ¹ in salita.
Marco Pantaloni
Immagine di copertina: “Ibrajim Bukele (04010510)” by IAEA Imagebank is licensed under CC BY