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Uruguay, il nuovo Presidente Yamandú Orsi inaugura il mandato

Ristretto Lo scorso 25 novembre il candidato del centrosinistra Orsi è diventato il nuovo Presidente dell’Uruguay, promettendo cambiamenti graduali nel Paese.

Lo scorso 25 novembre in Uruguay si sono tenute le elezioni presidenziali. Le urne, nel ballottaggio, hanno premiato il candidato dell’alleanza di centrosinistra Frente Amplio, Yamandú Orsi, che ha ottenuto circa il 49,8% dei voti, contro il 45,9% di Alvaro Delgado, candidato del Partito Nazionale, formazione che ha detenuto il potere negli ultimi cinque anni. Il giorno stesso del suo successo elettorale, il 25 novembre 2024, il nuovo Presidente Orsi si è presentato come il Presidente di tutti, esprimendo la volontà di costruire una società più integrata, nella quale nessuno deve rimanere indietro dal punto di vista dei diritti e delle opportunità.
Nato nel 1967 a Santa Rosa, nel Dipartimento di Canelones, nel sud dell’Uruguay, da una famiglia modesta di agricoltori, Orsi è il primo Presidente nella storia del Paese, dopo la transizione democratica, a non essere nato a Montevideo, la capitale. Iscritto alla Facoltà di Relazioni Internazionali nel 1986, poi abbandonata per dedicarsi all’insegnamento della storia nei Licei e nelle Scuole medie, Yamandú Orsi scopre la politica proprio a Montevideo, dove aderisce prima al Frente Amplio, fondato negli anni Settanta, per poi spostarsi nel Movimento di Partecipazione Popolare, guidato all’epoca dall’ex guerrigliero durante la dittatura militare, poi divenuto anche Presidente dell’Uruguay dal 2010 al 2015, José “Pepe” Mujica. Orsi è stato Governatore della propria regione di nascita, Canelones, dal 2015 al 2024, dimettendosi poi per potersi presentare alle elezioni. Il nuovo Presidente eletto succede al moderato e conservatore Luis Calle Pou, che non poteva presentarsi per un secondo mandato, visti i dettami costituzionali. Orsi ha ricordato come questi 40 anni siano il periodo più lungo di vita democratica nella storia del Paese e che intende coltivare “l’accumulazione positiva” che si è creata in questi decenni. Ha promesso di voler dialogare con l’opposizione per la ricerca di soluzioni soprattutto in campo economico, il che è anche necessario, dato che coalizione che lo sostiene non ha la maggioranza assoluta alla Camera. Restando sul tema dell’economia, il nuovo leader uruguayano ha promesso di non volersi discostare da quelle regole che ha hanno caratterizzato l’andamento macroeconomico dal ritorno alla democrazia, affermando al contempo di volersi dedicare alle fasce più povere.
Inoltre la campagna elettorale è stata dominata dal tema della sicurezza. L’Uruguay è infatti uno dei Paesi più sicuri della media latinoamericana, ma negli ultimi anni si è riscontato un aumento della criminalità, dovuto soprattutto al narcotraffico, contro cui Orsi ha promesso, nel giorno dell’insediamento il 1° marzo, una lotta frontale. Infine, nella parte conclusiva del suo discorso di inaugurazione, il nuovo capo di Stato ha anche dichiarato l’impegno per le ricerca dei desaparecidos del regime militare, affermando che “la democrazia godrà di maggiore salute quando tutte le famiglie uruguaiane sapranno dove sono i loro familiari scomparsi“. Alla luce di quanto emerso nella campagna elettorale e nel discorso di insediamento, il mandato di Orsi può rivelarsi un periodo grandi traguardi e cambiamenti nella società, ma all’insegna comunque del dialogo e della stabilità, con il fine ultimo di rafforzare la democrazia dell’Uruguay.

Marco Pantaloni

Uruguayan Flag | 170305-9919-jikatu” by jikatu is licensed under CC BY-SA

Dove si trova

Perchè è importante

  • Il 25 novembre scorso Yamandú Orsi è diventato il nuovo Presidente dell’Uruguay, sostenuto dalla coalizione di centrosinistra, sconfiggendo il candidato conservatore Delgado.
  • Il 1° marzo, nel discorso di insediamento, ha ribadito la volontà di avviare un programma di cambiamenti graduali, cercando il dialogo con le opposizioni. Fra i punti cardine ci sono la sicurezza, la lotta alle disuguaglianze e la ricerca della verità sui desaparecidos.

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Marco Pantaloni
Marco Pantaloni

Sono Marco, classe 1997, marchigiano di San Benedetto del Tronto. Il mio percorso accademico si è svolto interamente a Forlì, dove mi sono laureato in Scienze Internazionali e Diplomatiche. Tra il 2022 e il 2023 ho conseguito un master presso la Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale di Roma in Protezione Strategica del Sistema Paese. Fra le mie grandi passioni vi sono ovviamente la Storia e la Geopolitica.

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