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Il Summit B5+1 a guida americana per la cooperazione economica e lo sviluppo nell’Asia Centrale

Caffè lungoA metà marzo si è svolto il primo Forum B5+1 con lo scopo di promuovere l’integrazione economica in Asia Centrale, concentrandosi sulla semplificazione e l’armonizzazione delle normative e delle politiche economiche in alcuni settori chiave. Gli Stati Uniti hanno un ruolo base di facilitatore tra Governi e settore privato, offrendo diverse raccomandazioni. Nonostante gli ostacoli, l’iniziativa potrebbe favorire una maggiore cooperazione regionale e attrarre investimenti occidentali, con l’obiettivo di stimolare la crescita economica sostenibile nella regione.

L’INAUGURAZIONE DELLA PIATTAFORMA B5+1

I rappresentanti dei Governi di Kazakistan, Kirghizistan, Turkmenistan, Tagikistan, Uzbekistan e degli Stati Uniti si sono riuniti, insieme a numerosi rappresentanti del settore privato, nel primo Forum B5+1 ad Almaty, in Kazakistan, dal 13 al 15 marzo 2024. L’evento era stato annunciato dal Presidente americano Joe Biden in occasione del Summit C5+1, la piattaforma diplomatica che ha riunito gli stessi Paesi lo scorso settembre. Gli Stati Uniti hanno concepito il concetto del B5+1 come un’estensione del dialogo politico tra Washington e i Paesi dell’Asia Centrale. La “B” sta per “business”: all’interno del quadro di cooperazione politica istituito dal C5+1 si va a delineare un piano per l’integrazione economica e commerciale all’interno della regione, cercando di rafforzare i rapporti commerciali con Washington, che guida l’intera piattaforma. Durante il Forum B5+1, i partecipanti hanno discusso le opportunità economiche per l’Asia Centrale e per le imprese americane. Con il supporto del Dipartimento di Stato americano, il Centro per le Imprese Private Internazionali (CIPE) continuerà a gestire le attività della piattaforma per promuovere la crescita economica sostenibile e inclusiva in Asia Centrale. Nello specifico, l’organo ha offerto diverse raccomandazioni per migliorare l’ambiente imprenditoriale e per promuovere l’integrazione economica regionale, il mercato competitivo e gli investimenti stranieri.

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Fig. 1 – L’allora Segretario di Stato USA John Kerry insieme ai Ministri degli Esteri dei Paesi dell’Asia Centrale durante il Summit C5+1 del 2016

L’INTEGRAZIONE ECONOMICA IN ASIA CENTRALE

Il Forum B5+1 ha riunito i leader del settore pubblico e privato dei Paesi coinvolti: hanno partecipato più di 250 imprenditori, investitori, legislatori ed esperti per discutere le sfide e le opportunità delle attività commerciali in Asia Centrale. I partecipanti hanno espresso il comune intento di “semplificare il commercio, il transito e gli investimenti” e “armonizzare le normative delle industrie chiave”, non solo nel settore energetico ed estrattivo, ma soprattutto nei cinque settori prioritari del Forum: commercio e logistica, agroindustria, e-commerce, turismo ed energia rinnovabile. Tra i primi obiettivi c’è la creazione di una camera di commercio regionale che promuova l’integrazione economica regionale. Un’altra priorità del B5+1 è l’istituzione di un meccanismo di arbitraggio per risolvere le dispute commerciali che funga da punto di riferimento unico a livello regionale. È stato inoltre raccomandato di sviluppare una documentazione contrattuale comune digitale per permettere ai beni trasportati su strada di muoversi agilmente tra i confini, dato che al momento molte procedure doganali non sono ancora digitalizzate. Un’altra raccomandazione riguarda l’abolizione dell’obbligo di visto per i conducenti di mezzi pesanti impegnati in attività di importazione o esportazione. Per promuovere il turismo è stato richiesto ai Governi di adottare una tipologia di visto analogo al sistema Schengen per permettere ai turisti di muoversi liberamente all’interno dei cinque Paesi.
In linea generale, vari speaker si sono espressi durante il Summit per mostrare il sostegno verso una maggiore unità regionale, combinata a un forte input sia pubblico che privato per superare il parziale isolamento commerciale della regione, garantire la sovranità e attrarre gli investitori. Il risultato del B5+1 dovrebbe essere un singolo mercato efficiente e ben regolato, che possa aprire le porte agli investimenti occidentali.

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Fig. 2 – Una fabbrica di locomotive in Kazakistan

SFIDE E OPPORTUNITÀ PER L’ASIA CENTRALE

Nonostante il B5+1 sembri un inizio incoraggiante, ci sono molte sfide da affrontare: in una regione dove i metodi autoritari tendono a plasmare spesso le politiche governative, resta incerto quanto i Governi siano disposti a cedere il passo al settore privato. La tradizione politica autoritaria sembra limitare l’abilità del settore privato di esercitare pressione verso un ambiente operativo più prevedibile, equo ed efficiente. Allo stesso tempo, i Governi centroasiatici non hanno una grande tradizione di cooperazione in ambito politico ed economico: gli sforzi passati di integrare le economie della regione sono rimasti fermi, ma ci sono buoni presupposti per una maggiore cooperazione nel quadro B5+1. Alcuni osservatori, come l’esperto Frederick Starr, affermano che lo spirito di cooperazione osservato in Asia Centrale non è mai stato così alto come in occasione del B5+1: durante il Summit, i Paesi della regione hanno dimostrato un grande entusiasmo nell’iniziativa, probabilmente spinti dal comportamento belligerante della Russia e dalla sempre maggiore influenza di Pechino che rischia di isolare sempre di più l’Asia Centrale dal punto di vista economico. Allo stesso tempo, i rappresentanti americani ammettono che questa iniziativa sia anche volta a rafforzare l’influenza di Washington sulla regione, ma con un approccio “bottom-up”, che parta quindi dalle imprese locali centroasiatiche e non dall’iniziativa straniera. Il successo di questa nuova visione dipende dalla capacità della diplomazia americana di incoraggiare le imprese e i dirigenti locali a lavorare in modo più efficiente con gli ufficiali governativi nella costruzione di sistemi economici regolamentati e integrati.

Irene Quaglia

Baiterek Tower” by Francisco Anzola is licensed under CC BY

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Perchè è importante

  • Si è tenuto il primo Forum B5+1 ad Almaty, in Kazakistan, con l’obiettivo di promuovere l’integrazione economica e commerciale in Asia Centrale.
  • Il Forum ha evidenziato la volontà di semplificare il commercio e l’investimento in settori chiave come commercio, agroindustria, e-commerce, turismo ed energia rinnovabile.
  • Nonostante l’entusiasmo mostrato durante l’evento, la regione deve affrontare alcune sfide, come la tradizione autoritaria e la scarsa cooperazione politica ed economica.

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Irene Quaglia
Irene Quaglia

Bolognese, classe ’99. Laureata in “International Relations and Diplomatic Affairs” presso l’Università di Bologna. Da allora mi sono appassionata di lingua e storia russa, in particolare dell’Unione Sovietica. Attualmente sto frequentando la laurea magistrale in “Development and International Cooperation Sciences” presso l’università La Sapienza di Roma e sto collaborando con una Onlus che si occupa dei Paesi in via di sviluppo.

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