In 3 sorsi – Il Presidente russo Vladimir Putin ha recentemente nominato Andrey Belousov nuovo Ministro della Difesa, sostituendo Sergei Shoigu dopo oltre un decennio di servizio. Questa mossa mira a migliorare l’efficienza militare e produttiva, garantendo al contempo la stabilità economica e politica della Russia.
1. CAMBIO ALLA DIFESA
Il 12 maggio Vladimir Putin ha nominato Andrey Belousov come nuovo Ministro della Difesa, sostituendo Sergei Shoigu dopo dodici anni di servizio. Shoigu è stato assegnato al Consiglio di Sicurezza della Russia, prendendo il posto di Nikolai Patrushev, uno degli associati più stretti di Putin. Questa decisione fa parte di un più ampio rimpasto di Governo avvenuto dopo l’inizio del quinto mandato presidenziale di Putin, inaugurato il 7 maggio. Belousov, con un solido background economico, è stato scelto per portare un approccio più tecnocratico alla gestione della difesa, in linea con la strategia economica del Governo russo.
Fig. 1 – Il Segretario del Consiglio di Sicurezza Sergei Shoigu (a sinistra) e il nuovo Ministro della Difesa russo Andrey Belousov partecipano a una riunione con Putin e i leader militari a Mosca, 15 maggio 2024
2. LE ALTRE NUOVE NOMINE
Oltre a Belousov, altre nomine chiave includono Denis Manturov, ex Ministro dell’Industria e del Commercio, come primo Vice Primo Ministro, e Boris Kovalchuk e Dmitry Patrushev, figure vicine a Putin, rispettivamente come capo della Camera dei Conti e Vice Primo Ministro. Questi ultimi sono considerati anche potenziali successori di Putin, rafforzando ulteriormente la sua influenza politica. Manturov, noto per il suo impegno nella produzione militare, rappresenta un elemento di continuità nella politica industriale militare della Russia.
Fig. 2 – Denis Manturov, nuovo Vice Primo Ministro
3. QUALI EFFETTI AVRANNO I NUOVI ARRIVI?
La nomina di Belousov è vista come un tentativo di aumentare la produzione militare e migliorare l’allineamento del complesso militare-industriale con l’economia russa. La sua esperienza come gestore economico, unita alla sua propensione per una politica industriale statalista, potrebbe portare a una gestione più efficiente del bilancio della difesa e a un ridimensionamento della corruzione. Sebbene questo cambiamento non influirà immediatamente sulla strategia russa in Ucraina, potrebbe portare a miglioramenti operativi a medio e lungo termine. Tuttavia, l’obiettivo di Putin rimane quello di mantenere il controllo politico interno, evitando destabilizzazioni tra i suoi alleati e sostenitori.
Redazione Il Caffè Geopolitico – Con ausilio di Intelligenza Artificiale
“Red Square, Moscow” by Emanuele Colombo is licensed under CC BY-NC-SA